Tra i pericoli maggiori percepiti dai decision maker, attacchi informatici e frodi online

Protezione del brand

MarkMonitor ha recentemente realizzato una nuova ricerca da cui emerge che, nel prossimo anno, la maggior parte delle aziende cambierà le proprie strategie di protezione del brand, per far fronte sia alle nuove minacce alla sicurezza informatica che alle frodi.

Inoltre, il 72% delle organizzazioni ha affermato che l’attenzione è maggiormente alta nei confronti della protezione del brand a causa delle minacce online.

La ricerca ha coinvolto i decision maker nel marketing appartenenti a diversi settori industriali in cinque paesi.

Oltre la metà degli intervistati ha identificato i pericoli del dark web come un rischio per le imprese e il 69% ha affermato che le minacce informatiche influenzano le loro strategie di gestione del portafoglio di domini.

La ricerca ha mostrato che il ruolo della protezione del brand sta cambiando: il 46% dei brand afferma che ci sarà un maggiore coinvolgimento da parte del consiglio di amministrazione, mentre un ulteriore 46% afferma che è necessario un maggiore coinvolgimento dei team responsabili dell’IT e della sicurezza.

Chrissie Jamieson, vice presidente marketing di MarkMonitor, afferma: “Questo è un significativo passo avanti per la protezione del brand online, soprattutto considerando che quasi due terzi degli intervistati ritengono che, nel corso dell’ultimo anno, le violazioni sono aumentate. Resta il fatto che la protezione del brand sta guadagnando una maggiore attenzione all’interno delle aziende poiché le minacce alla reputazione, ai clienti e ai profitti stanno aumentando di pari passo, e questo è stato riconosciuto ai massimi livelli.”

“Oltre alle minacce informatiche in rapido sviluppo, i brand hanno notato che il panorama sta mutando e devono trovare metodi più efficaci per mantenere sé stessi e i propri clienti al sicuro, sia attraverso la tecnologia, che lavorando con un partner di protezione del brand o assumendo personale con le giuste abilità, o una combinazione di tutti e tre.”

I brand non sono solo preoccupati per il presente: nei prossimi cinque anni i budget per la protezione del marchio saranno principalmente impiegati per assumere le persone qualificate, salvaguardare i nomi a dominio e l’IP aziendale, combattere il phishing e la pirateria nonché implementare nuove tecnologie di protezione del brand. Incorporeranno quindi nuove tecnologie nelle loro strategie di protezione del brand, tra cui: intelligenza artificiale (46%), big data (37%), machine learning (33%) e monitoraggio del dark web (29%).

La ricerca commissionata da MarkMonitor è stata condotta da una società di sondaggi indipendente, Vitreous World, che ha intervistato 600 decision maker nel marketing in cinque nazioni: Gran Bretagna, Stati Uniti, Germania, Italia e Francia.