Parte il programma che connette le startup con le imprese ICT mature e inserisce in un laboratorio digitale diffuso per le imprese del sistema Confcommercio

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Sono oltre 7000 le startup innovative italiane, di cui il 70% del settore ICT. Un popolo pieno di energia ma falciato dalla legge darwiniana della sopravvivenza: pochissime diventano vere imprese ed escono dalla fase di lancio. Mancano managerialità e fondi, mentre proliferano incubatori e acceleratori – troppi – che non fanno altro che alimentarne la numerosità e le speranze, ma non fortificano la specie.

Su questo tema serve un’iniezione di mercato ed è questo l’obiettivo con cui Assintel, l’Associazione Nazionale delle Imprese ICT e Digitali di Confcommercio, ha lanciato il suo progetto “Ecosistema Startup”, durante un evento lo scorso 7 luglio.

Assintel ha creato – del tutto gratuitamente – quasi 200 incontri fra le startup presenti e 15 fra i maggiori investitori e piattaforme di investimento italiane: 360 CAPITAL PARTNERS, CROWDFUNDME, EPPELA, IAG, IBA, INNOGEST CAPITAL, INVITALIA, LVENTURE GROUP, MAMACROWD, P101 VENTURE CAPITAL, PRINCIPIA SGR, QUADRIVIO SGR, QWOS, ULULE, UNITED VENTURES.

Durante la mattina, invece, si sono dati i numeri del fenomeno e le ricette. Moderati da Emanuela Zaccone, Co-founder di TOK.tv, sono intervenuti David Casalini di Startupitalia!, Ermanno Boccalari, Dirigente Regione Lombardia Struttura Ricerca, Innovazione e Trasferimento Tecnologico, Andrea Granelli, Centro di Formazione Management del Terziario CFMT e Gabriele Ferrieri, CFO iCarry e delegato del Progetto Startup Assintel.

Se Regione Lombardia, la regione con la più alta presenza di startup innovative in Italia, stanzierà presto un nuovo fondo di 50 milioni di euro – questa l’anticipazione informale – occorrerà un punto di riferimento capace di aiutare queste realtà a fare rete e darsi orizzonti di vero business. “Non basta inventare un’APP per decollare, il digitale non è una bacchetta magica: fare impresa significa avere buone idee e soprattutto implementarle in progetti di business veri, solo così gli investitori potranno interessarsi a loro e finanziarli”, così commenta Giorgio Rapari, presidente Assintel.

La ricetta di Assintel è a due fasi. La prima: aiutare le startup associate a mettersi in contatto con le imprese ICT socie, affinché siano “adottate” e creino da un lato nuove idee e dall’altro abbiano le condizioni per essere inserite in strutture mature che le facciano diventare vere imprese.

In secondo luogo, Assintel apre alle startup le porte del mondo delle 800.000 imprese del Terziario di Confcommercio, con l’obiettivo di creare un laboratorio digitale diffuso in cui collaborare e supportare le imprese “clienti” nei loro processi di Trasformazione Digitale.