La dinamica dell’Open Innovation in Italia è già un dato di fatto soprattutto nelle grandi imprese, ma con un interesse sempre maggiore di PMI e microimprese

L’impresa integrata connessa e data-driven

Industria 4.0 insieme a temi quali l’innovazione per il commercio e turismo, per l’agrifood, per la sanità, le smart communities, sarà uno dei temi portanti su cui si concentreranno i contenuti di SMAU 2017. Il principale evento in Italia dedicato all’innovazione per le imprese riprenderà il suo tour attraverso l’Italia il 30 e 31 marzo a Padova, l’8 e 9 giugno a Bologna, il 14, 15 e 16 giugno a Berlino, il 24, 25 e 26 ottobre a Milano e il 14 e 15 dicembre a Napoli.

Osservatorio Open Innovation

Dal primo Osservatorio sull’Open Innovation Assolombarda e Italia Startup emergono tre elementi rilevanti: delle oltre 6.400 startup innovative, quasi 2.000 sono già oggi partecipate da imprese in logica Open Innovation; la startup partecipata nel 59% dei casi non appartiene al medesimo territorio dell’impresa; un ruolo importante è giocato dalle regioni del Sud Italia le cui startup – e relativi ecosistemi – hanno valore strategico anche per le imprese del Nord.

Electrolux: L’Open Innovation strategia globale dell’azienda

Un modello, quello dell’Open Innovation, già realtà per molte aziende di grandi dimensioni: i dati dell’Osservatorio, infatti, sottolineano come, sebbene ci siano già segnali di interesse da parte delle micro imprese e delle PMI verso il mondo delle startup, il 60% degli investitori siano large corporate, con un giro d’affari di oltre 50 milioni di euro. Ne è un esempio Electrolux, azienda nel settore degli elettrodomestici e delle apparecchiature per uso professionale, che ha implementato già da alcuni anni il modello Open Innovation, mediante una strategia globale guidata dal team di Lucia Chierchia, Open Innovation Director del gruppo svedese. La sfida consiste nell’andare oltre la rete di player esterni con cui già interagiamo catturando soluzioni innovative in quelli che possiamo chiamare gli “ecosistemi non tradizionali”, dove vivono persone brillanti con differenti background” afferma Lucia Chierchia, Electrolux.

Europcar Lab: investimenti strategici sul mercato per trovare soluzioni innovative di mobilità

L’Open Innovation è uno strumento efficace per esplorare nuovi mercati e trovare nuovi modelli di business. È quello che ha fatto Europcar, azienda nel noleggio di autoveicoli e uno dei principali attori nel mercato della mobilità. Il Gruppo ha recentemente costituito Europcar Lab. Il Lab, con il suo approccio improntato alla ricerca proattiva di soluzioni innovative di mobilità, grazie anche ad investimenti strategici sul mercato, ha l’obiettivo di ideare e lanciare prodotti all’avanguardia che rispondano alle esigenze in continua evoluzione dei clienti. Europcar Lab grazie alla sua vocazione alla Ricerca&Sviluppo, è lo strumento che abbiamo pensato per confermare il nostro status di major player del settore della mobilità, oggi più che mai votato all’innovazione. Seguire questa direzione ci permette, continuando simultaneamente a fare sistema con tutti gli attori di comparto, di implementare prodotti sempre più in linea con le mutevoli esigenze dei consumatori” dichiara Fabrizio Ruggiero, Europcar.

L’Open Innovation: un approccio accademico

L’Open Innovation implica un nuovo modo di pensare a come generare nuove idee, non solo all’interno dell’azienda, ma andando a cercare al di fuori: nelle università, nei centri di ricerca, tra le startup, gli incubatori d’impresa o, anche, da altre aziende.” – Con queste parole Marco Carvelli, Head of Corporate Solution presso Polihub, definisce la dinamica dell’Open Innovation all’interno del suo workshop pubblicato su SMAU Academy – “Facendo leva su fonti d’innovazione esterni all’azienda si riducono i costi interni mentre cresce il fatturato perché aumentano i canali di revenues”.

Dalle startup l’innovazione per il manifatturiero

Ed è proprio l’IoT una delle tecnologie abilitanti l’industria 4.0, insieme ai Big Data, al Cloud e agli strumenti di realtà aumentata e realtà virtuale. Su queste tecnologie si concentra anche l’offerta di soluzioni che si possono conoscere a SMAU. Solo per fare qualche esempio, tra le innovazioni presentate LinUp, startup che ha creato la tecnologia Maint con lo scopo di migliorare e semplificare gli interventi di manutenzione in qualsiasi contesto. Sentetic, startup di Tim #Wcap Accelerator, che ha sviluppato una piattaforma software Cloud-based di apprendimento automatico (machine learning), che analizzando i dati di funzionamento di un qualsiasi dispositivo industriale, riesce identificare eventuali anomalie di funzionamento e stimare la probabilità di futuri guasti. Glitch Factory, spin-off dell’Università di Siena, che presenta soluzioni dedicate all’Internet of Things e alla Fabbrica 4.0. Tra le startup vincitrici del Premio Lamarck che incontreremo a SMAU Berlino 2017 anche Iotty, startup di Bergamo Sviluppo, che ha presentato il progetto Maint 4.0, un sistema che, grazie all’uso di smart glasses, dà modo agli operatori delle manutenzioni industriali di avere in tempo reale, proiettate direttamente all’interno degli occhiali, le informazioni necessarie per svolgere tutte le operazioni.