I dati sono stati rubati a Quanta, fornitore dell’azienda di Cupertino durante un attacco ransomware

FaceTime Apple

Un attacco hacker ha sottratto alcuni progetti inediti di Apple. I dati sono stati rubati a Quanta, fornitore dell’azienda di Cupertino durante un attacco ransomware, con la richiesta di riscatto di 50 milioni di dollari.

Justin Fier, Director for Cyber Intelligence and Analysis di Darktrace, la principale azienda di Cyber AI al mondo, ha commentato così la notizia:

“Con la notizia appena diffusa dell’attacco a Quanta, possiamo ormai essere certi che le supply chain digitali rappresentino un vero e proprio paradiso per gli hacker. Oggi, i dati critici di un’azienda sono fluidi, spesso gestiti al di fuori dell’organizzazione stessa. Questa incredibile complessità offre a chi ha intenti criminali molti punti di vulnerabilità da poter sfruttare.

L’esperienza maturata con i nostri clienti ci dimostra come l’Intelligenza Artificiale stia bloccando un numero sempre maggiore di attacchi che prendono di mira la proprietà intellettuale o le informazioni commercialmente sensibili a scopo di estorsione o spionaggio aziendale. In questo specifico caso, gli aggressori hanno avuto accesso ai progetti di Apple attraverso una terza parte fidata, e non si conosce ancora l’entità dei dati sottratti. 

I fornitori devono quindi garantire standard più elevati. Condividiamo pienamente i recenti appelli dell’amministrazione Biden e del Dipartimento della sicurezza interna degli Stati Uniti d’America per avere requisiti più rigorosi in termini di trasparenza e controllo nell’ambito della sicurezza informatica.

Nel contempo, anche le organizzazioni devono affidarsi a tecnologie in grado di rispondere prontamente agli attacchi sempre più veloci, come i ransomware. Le organizzazioni che sono oggi in grado di bloccare le minacce informatiche più rapide e offensive sono quelle che proteggono i propri sistemi con soluzioni di Intelligenza Artificiale, in grado di rilevare anche le attività più impercettibili e insolite che precedono un attacco, e soprattutto, rispondere prontamente ancora prima che i dati vengano chiesti in riscatto.”