
L’ultima survey globale di McKinsey sull’intelligenza artificiale – The State of AI 2025 – condotta su un campione di 1.491 partecipanti da 101 paesi, evidenzia diversi fattori interessanti che sintetizziamo in questo articolo.
Punti principali del The State of AI 2025
- Dal report risulta in prima analisi come molte organizzazioni stiano adottando strategie mirate per aumentare la propria redditività, ridisegnando i flussi di lavoro per integrare l’IA generativa e affidando la supervisione della governance tecnologica ai senior leader.
- Aumenta anche la consapevolezza dei rischi legati a questa tecnologia. Le aziende con un fatturato annuo superiore ai 500 milioni di dollari stanno evolvendo più rapidamente rispetto alle realtà di dimensioni minori, e il 42% degli intervistati dichiara di lavorare per organizzazioni di queste dimensioni.
- Secondo McKinsey, la supervisione della governance dell’IA da parte dei CEO è uno dei fattori più strettamente correlati a un impatto positivo sui profitti derivante dall’uso della Gen AI. Questo legame è particolarmente evidente nelle grandi aziende, dove il coinvolgimento diretto del CEO ha il maggiore impatto sull’EBIT attribuibile alla Gen AI.
- Attualmente, il 28% degli intervistati afferma che il proprio CEO è responsabile della governance dell’IA, una percentuale che si riduce tra le imprese con un fatturato annuo superiore a 500 milioni di dollari. In aggiunta, il 17% indica che la governance dell’IA è supervisionata dal Consiglio di amministrazione. Spesso, la responsabilità è condivisa: in media, gli intervistati dichiarano che almeno due figure di leadership sono coinvolte nella supervisione dell’IA.
- L’utilizzo dell’IA ha registrato un incremento nel corso del 2024: il 78% dei rispondenti afferma che la propria organizzazione utilizza l’IA in almeno una funzione aziendale, rispetto al 72% registrati a inizio anno e al 55% nel 2023. L’area che ha registrato la crescita maggiore negli ultimi sei mesi è l’IT, con una quota di utilizzo che è passata dal 27% al 36%.
- Anche l’adozione dell’IA generativa è in crescita: il 71% dei rispondenti afferma che la propria azienda la utilizza regolarmente in almeno una funzione, rispetto al 65% di inizio 2024. I principali ambiti di applicazione sono marketing e vendite, sviluppo di prodotti e servizi, customer service e ingegneria del software.
- Tra i 25 fattori analizzati nelle aziende di tutte le dimensioni per valutare l’impatto dell’IA, la riprogettazione dei flussi di lavoro è quello che ha generato il maggiore incremento di redditività (EBIT). Il 21% degli intervistati afferma infatti che la propria azienda ha già riorganizzato in modo significativo alcuni processi interni per sfruttare al meglio questa tecnologia.
- Secondo la survey, il 27% delle aziende controlla tutti i contenuti generati dall’IA prima dell’uso, mentre una quota simile ne verifica meno del 20%.
- Sempre più aziende stanno adottando misure per mitigare i rischi associati alla Gen AI, affrontando criticità come inaccuratezza, cybersecurity e violazioni della proprietà intellettuale. Le grandi aziende segnalano una maggiore attenzione alla cybersecurity e alla privacy, ma non risultano significativamente più avanti rispetto alle imprese di minori dimensioni nella gestione dei rischi legati all’accuratezza e alla comprensibilità e trasparenza degli output dell’IA.
- La maggior parte delle aziende è ancora nelle fasi iniziali di implementazione dell’IA generativa e non ha ancora registrato un impatto significativo sui profitti. Una survey complementare condotta in alcuni mercati sviluppati evidenzia che solo l’1% dei dirigenti considera il proprio programma di adozione della Gen AI come ‘maturo’. Tuttavia, tra le aziende più strutturate iniziano a emergere i primi risultati, grazie all’adozione di pratiche mirate.
- Ad oggi, meno di un terzo degli intervistati afferma che la propria organizzazione sta implementando la maggior parte delle 12 best practice per l’adozione e la scalabilità dell’IA generativa, e meno di uno su cinque dichiara di monitorare i KPI delle soluzioni implementate. Tra le strategie più efficaci emergono la definizione di una roadmap chiara, la creazione di team dedicati, l’integrazione dell’IA generativa nei processi aziendali e iniziative per rafforzare la fiducia di dipendenti e clienti. Le grandi aziende, in particolare, stanno avanzando più rapidamente nell’implementazione di roadmap strutturate e nella formazione di team specializzati per gestire il cambiamento, aumentando così le probabilità di ottenere un impatto positivo sull’EBIT.
- La survey di McKinsey analizza anche l’evoluzione della domanda di talenti legati all’intelligenza artificiale. Negli ultimi 12 mesi, il numero di aziende che hanno assunto professionisti in questo ambito è rimasto stabile, ma stanno emergendo nuove figure specializzate, tra cui esperti di compliance (13%) ed etica dell’IA (6%). Le grandi imprese, in particolare, risultano più attive nell’assunzione di data scientist, ingegneri di machine learning e data