Italia ancora in ritardo su competenze e innovazione, nonostante il progresso infrastrutturale, mentre l’AI emerge come nuovo fattore chiave di competitività.

Maturità digitale - digitalizzazione - motion array

La trasformazione digitale delle piccole e medie imprese europee continua a crescere, ma a velocità diverse, con lItalia che resta ancora in affanno rispetto ai Paesi leader. È quanto emerge dallo SME Digital Growth Index 2025, il report di Webidoo Insight Lab che misura in modo comparativo levoluzione della maturità digitale delle PMI nei Paesi dellUnione Europea.

Basato su un impianto metodologico stabile articolato in cinque dimensioni della digitalizzazione – Presenza Digitale, Commercio Digitale, Infrastrutture Tecnologiche, Ricerca e Innovazione, Competenze Digitali – lindice offre una lettura trasparente e data driven dellevoluzione delle capacità digitali nellUnione Europea e del loro impatto sulla competitività delle imprese. Una fotografia che, pur raccontando una crescita generale, mette in evidenza quanto lItalia debba ancora lavorare sulle competenze e sullinnovazione per colmare il divario con i Paesi più avanzati.

Maturità digitale disomogenea dei Paesi europei

Giunto alla sua terza edizione, il report conferma una crescita complessiva della digitalizzazione delle PMI europee, con uno SME DigIX medio UE pari al 42,88% (40,2% nel 2024). Tuttavia, levoluzione resta fortemente disomogenea tra gli Stati membri. Ecosistemi digitali consolidati come Danimarca (66,35%)Malta (63,14%) e Paesi Bassi (59,86%) continuano a posizionarsi ai vertici della classifica, mentre Slovacchia (33,14%)Bulgaria (26,58%) e Romania (26,43%) evidenziano ritardi strutturali persistenti.

Lanalisi comparativa tra 2025 e 2024 evidenzia importanti differenze sul piano della velocità di trasformazione.

Un primo gruppo di Paesi mostra accelerazioni superiori alla media UE (+2,66%), con Austria (+6,05%)Portogallo (+4,82%)Finlandia (+4,41%)Irlanda (+4,13%) e Lituania (+4,05%) in evidenza, con percorsi di rafforzamento digitale più dinamici rispetto al contesto europeo.

Un secondo gruppo, tra cui Germania (+3,71%)Belgio (+3,44%)Paesi Bassi (+3,36%)Malta (+3,01%) e Danimarca (+2,95%), cresce a un ritmo più moderato ma costante.

In coda, Spagna (–0,08%) Svezia (–1,49%) registrano una flessione dellindice complessivo, mostrando segnali di stagnazione o rallentamento.

Le cinque dimensioni della digitalizzazione

Analizzando le singole dimensioni, la Presenza Digitale emerge come fattore chiave di differenziazione competitiva: Malta (73,26%)Danimarca (69,79%) e Svezia (66,35%) si distinguono per visibilità online e capacità di ingaggio digitale. Sul fronte dinamico, la Germania segna il maggiore incremento annuo (+7,42%), evidenziando un rafforzamento deciso delle strategie di comunicazione digitale e di posizionamento online delle PMI.

Nel Commercio Digitale, che misura la capacità di effettuare transazioni elettroniche, emergono Lituania (70,76%)Austria (64,07%) e Danimarca (62,75%). LAustria segna anche laumento annuo più significativo (+10,14%), dimostrando come investimenti in vendita online, sistemi di pagamento e logistica digitale possano rafforzare rapidamente la competitività delle PMI.

Le Infrastrutture Tecnologiche confermano il loro ruolo fondamentale: Danimarca (77,95%)Finlandia (77,40%) e Svezia (71,12%) offrono ambienti imprenditoriali altamente connessi. Spicca la Polonia, con una crescita del 12,37% rispetto al 2024, sostenuta dallespansione della connettività e dalladozione dei servizi cloud, elementi chiave per rafforzare la base tecnologica delle PMI.

La dimensione Ricerca e Innovazione si presenta come la più orientata al futuro: Danimarca (61,74%)Paesi Bassi (59,70%)Belgio (54,80%) e Croazia (53,80%) mostrano una diffusione avanzata di processi decisionali data driven e di capacità supportate dallintelligenza artificiale. La Svezia registra lincremento annuo più rapido (+10,89%), segnalando il passaggio dalla sperimentazione iniziale allintegrazione sistematica di strumenti digitali avanzati.

Con una media europea del 39,42%, le Competenze Digitali, delineano unevoluzione più complessa. Paesi come Finlandia (66,49%)Danimarca (63,38%) e Belgio (62,84%) mantengono una forte dotazione di talenti digitali, mentre alcune economie digitalmente avanzate mostrano una riduzione del personale ICT interno. I dati suggeriscono un possibile spostamento verso competenze esternalizzate, funzioni tecniche basate sul cloud e capacità operative supportate dallAI.

LItalia nel contesto europeo

Nel quadro europeo, lItalia si colloca ancora nella fascia medio-bassa dello SME Digital Growth Index 2025 (al 21esimo posto, rispetto al 19esimo dello scorso anno), con un punteggio pari a 38,92% (comunque in crescita rispetto al 36,1% del 2024, ma sempre al di sotto della media UE 42,88%). A caratterizzare questo dato è un profilo composito che evidenzia una solida dotazione infrastrutturale (54,40%), superiore alla media europea (50,30%) e accompagnato da una crescita annua significativa (+4,41%).

Questo dato conferma che il nostro Paese ha consolidato nel tempo una base tecnologica adeguata in termini di connettività e utilizzo di servizi digitali, che rappresenta un fattore abilitante fondamentale per la trasformazione delle PMI. Anche sul fronte del Commercio Digitale (19,9%), lItalia mostra una dinamica positiva (+3,50% rispetto al 2024), superiore alla crescita media UE (23,1% nel 2025, +0,9% rispetto al 2024), segnalando un progressivo rafforzamento delle capacità di vendita online.

Persistono, invece, criticità nelle dimensioni più immateriali della digitalizzazione. In particolare, Ricerca e Innovazione (29,16%) e Competenze Digitali (29,05%) restano significativamente al di sotto della media europea, con questultima in contrazione rispetto allanno precedente (-0,78%). Il profilo italiano evidenzia così una trasformazione digitale ancora sbilanciata: le infrastrutture crescono più rapidamente della capacità di assorbimento organizzativo e umano, limitando limpatto del digitale sulla produttività e sullinnovazione delle PMI.

Dalla maturità digitale allintelligenza artificiale come leva di crescita

Lo SME Digital Growth Index 2025 sottolinea come la competitività delle PMI europee dipenderà sempre meno dalladozione di strumenti digitali di base e sempre più dalla capacità di integrare tecnologie avanzate nei processi aziendali. In questa prospettiva, i risultati si intrecciano con le evidenze emerse dal precedente report di Webidoo Insight Lab, Intelligenza Artificiale e produttività nelle PMI, che mostra come le imprese già caratterizzate da una maggiore maturità digitale siano anche quelle più pronte a cogliere le opportunità offerte dallintelligenza artificiale.

In particolare, la transizione dagli strumenti di AI generativa agli AI Agents operativi – capaci di automatizzare funzioni come marketing, vendite, gestione interna e produzione – rappresenta un acceleratore potenziale di produttività. I Paesi con una maggiore adozione di soluzioni AI tra le PMI registrano infatti margini più elevati di crescita e redditività.

Lo SME Digital Growth Index si conferma quindi uno strumento prezioso non solo per misurare la maturità digitale, ma anche per individuare gli ecosistemi più pronti a beneficiare della prossima fase della trasformazione digitale, in cui lintelligenza artificiale sarà sempre più decisiva per una crescita sostenibile e una competitività globale delle PMI.