Scopriamo come sarebbe meglio usare l’ai a scuola

AI a scuola - scuole- motion array

Secondo gli ultimi dati CENSIS, l’uso dell’intelligenza artificiale tra gli studenti italiani sta crescendo a ritmi senza precedenti: il 72% dichiara di utilizzare strumenti di IA per studiare o nella vita quotidiana. Ma insieme alla diffusione emergono nuove domande cruciali:

  • Come viene regolata l’IA nelle scuole italiane?

  • Quali criteri garantiscono un utilizzo corretto, sicuro e formativo?

  • E come si colloca l’Italia rispetto ad altri Paesi europei in termini di strategie nazionali, linee guida etiche, formazione insegnanti e applicazioni pratiche in aula?

Per rispondere a queste domande, GoStudent ha analizzato e confrontato i dati di sei Paesi europei, studiando le strategie governative sull’IA, le linee guida dei ministeri dell’Istruzione, i programmi di formazione per i docenti e gli utilizzi concreti dell’IA in classe.

Da questa analisi è nato l’European AI in Education Index, che fotografa il livello di preparazione dei diversi Paesi.

Felix Ohswald, CEO e Co-Founder di GoStudent, condivide alcuni consigli pratici su come studenti e famiglie possano utilizzare l’IA a scuola in modo sicuro, efficace e davvero educativo, alla luce dei nuovi dati pubblicati da CENSIS:

1. Verificare sempre la fonte

L’IA può generare errori o informazioni imprecise. Gli studenti dovrebbero sempre confrontare i contenuti ottenuti con libri, appunti o siti istituzionali. I dati CENSIS mostrano che le fake news sono tra le preoccupazioni principali dei giovani: saper verificare è una competenza digitale essenziale.

2. Stabilire regole chiare

Concordare quando l’IA può essere d’aiuto (per riassunti, esercitazioni, brainstorming) e quando non deve essere usata (per svolgere interi compiti). Questo aiuta gli studenti a essere autonomi e a non dipendere totalmente dagli strumenti digitali.

3. Usarla come supporto, non come sostituto

L’IA può spiegare concetti complessi, creare schemi o proporre quiz personalizzati, ma non deve sostituire la comprensione reale. Va presentata come un alleato allo studio, non come scorciatoia.

4. Allenare il pensiero critico

L’IA non è infallibile: analizzare i suoi errori allena la capacità di identificare contenuti attendibili e rafforza le competenze di valutazione e autonomia.

5. Coltivare creatività e attività offline

Equilibrare tecnologia e creatività è fondamentale. Attività come disegno, sport, lettura e scrittura stimolano immaginazione, problem solving e benessere emotivo.