Scegliere a chi affidarsi per aprire uno shop online diventa più complicato, soprattutto per chi non è pratico di questo tipo di tecnologie.

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L’eCommerce sta vivendo la sua era d’oro. I consumatori, anche quelli più scettici, hanno reso l’acquisto online una prassi consolidata mentre, nel frattempo, le istituzioni si sono organizzate per regolamentarlo. Comprare e vendere online tramite un negozio virtuale, insomma, è diventata la quotidianità.

Per tutte queste ragioni sempre più persone desiderano avviare una propria attività online, così come aumentano a vista d’occhio le realtà specializzate in creazione di eCommerce. La conseguenza? Scegliere a chi affidarsi per aprire uno shop online diventa più complicato, soprattutto per chi non è pratico di questo tipo di tecnologie.

Di aspetti da considerare, infatti, ce ne sono davvero molti, tra norme, prestazioni e configurazioni di sicurezza. Per tutte queste ragioni, specialmente nel caso in cui si sia totalmente inesperti, è bene rivolgersi a una buona agenzia specializzata in servizi di creazione di eCommerce. Scopriamo meglio tutti i dettagli.

Business plan: a chi vendere, dove trovare clienti, e con quale budget?

Ogni eCommerce che funziona, parte da un business plan solido e concreto, perché permette di identificare cosa vendere, ma soprattutto a chi: età, comportamento d’acquisto, interessi, canali usati. Senza conoscere il pubblico, è impossibile sapere dove e come intercettarlo.

Bisogna capire dove si muove online. È sui social? Usa Google per cercare? Legge recensioni? Non esiste una strategia valida per tutti: vendere integratori non è come vendere abbigliamento o elettronica. E sapere dove trovare il pubblico permette di scegliere i canali giusti da presidiare.

Infine, serve un budget realistico. Aprire un eCommerce non è gratis, e pensare di farlo “spendendo poco” è un’illusione pericolosa. I costi riguardano la parte tecnica, il design, la promozione, la logistica, il servizio clienti.

Senza pianificare queste voci in anticipo, il rischio è quello di disperdere risorse in attività non redditizie.

Strategia di marketing: canali da presidiare

Un sito eCommerce senza strategia di marketing è come un negozio in mezzo al deserto. Nessuno lo trova, nessuno compra. Non basta pubblicare qualche post e aspettarsi ordini: bisogna lavorare sulla visibilità. Tradotto nella pratica, significa presidiare i canali giusti con messaggi ad hoc, campagne, funnel ecc.

Ma ogni settore richiede un approccio diverso, quindi in alcuni casi conviene investire su Google Ads, in altri sui social, in altri ancora sul posizionamento organico tramite SEO.

Il marketing per eCommerce è un lavoro continuo, non un’azione isolata. Va costruito, testato, misurato. Meglio partire con pochi canali, ma ben gestiti, piuttosto che fare un po’ di tutto ma male.

Norme e burocrazia: i rischi per chi non è in regola con le vendite online

Aprire un eCommerce significa anche rispettare una serie di obblighi legali, ovvero rispettare normative fiscali e a tutela del consumatore. Ignorarle è un errore che può costare caro, anche in termini di reputazione.

Chi vende online è soggetto al Codice del Consumo, deve fornire condizioni di vendita chiare, indicare tempi di spedizione, garantire il diritto di recesso e spiegare come vengono gestiti i rimborsi. Oltretutto, qualsivoglia raccolta di dati (anche solo email per newsletter) impone il rispetto del GDPR, cioè norme italiane ed europee che tutelano la privacy degli utenti.

A tutto questo si aggiungono gli adempimenti fiscali: apertura della partita IVA, inquadramento corretto dell’attività, eventuale iscrizione al VIES per vendite in Europa. Nulla di insormontabile, certo, ma serve competenza. Ed è per questo che affidarsi a professionisti è spesso un modo giusto per iniziare.