Secondo un recente studio è apprezzato dal 90% dei dipendenti, ma il loro desiderio di mobilità introduce nuove sfide per la sicurezza dei dispositivi e dei dati aziendali

Mobile working: le sfide IT

Secondo uno studio condotto dal Fraunhofer Institute for Industrial Engineering (Fraunhofer IAO), il 90% degli intervistati valuta positivamente il mobile working, che però porta con sé sfide da non sottovalutare per l’IT, tra cui la riprogettazione di hardware e software aziendali. L’obiettivo principale dovrebbe essere quello di combinare il desiderio di mobilità dei dipendenti con la migliore protezione possibile dei dati aziendali interni.

In occasione della giornata del System Administrator (SysAdmin), Dynabook Europe GmbH fornisce tre semplici e utili consigli per aiutare i responsabili IT a garantire la flessibilità negli orari e nei luoghi di lavoro così come il rispetto delle severe linee guida di sicurezza.

  1. Garantire la mobilità e la data protection: la generazione Y in particolare, che deriva dal termine inglese “why”, mette in discussione il mondo del lavoro tradizionale e non definisce più le performance sulla base della presenza in ufficio. Il mobile working, l’orario di lavoro flessibile e l’ufficio a casa giocano un ruolo importante per i “nativi digitali”. La flessibilità aumenta anche il rischio della criminalità informatica in azienda, ad esempio, le reti WLAN aperte possono essere utilizzate dagli hacker come gateway per i dispositivi aziendali, consentendo l’accesso non autorizzato ai dati. Nonostante i nuovi metodi di lavoro, i reparti IT devono garantire massima produttività e sicurezza e la scelta di notebook aziendali di alta qualità appositamente progettati per il business aiuta in questo senso. Tutti i dispositivi dynabook, come Portégé X30T-E, sono dotati di funzioni di sicurezza avanzate. L’autenticazione a due fattori con telecamera IR per il riconoscimento facciale e sensore di impronte digitali (a seconda del modello) garantisce l’accesso al notebook solo alle persone autorizzate e il BIOS, sviluppato da dynabook, protegge contro gli accessi non autorizzati.
  2. Concentrarsi sulle soluzioni cloud: lo spostamento dei dati aziendali in cloud riduce la quantità di supporti necessari agli amministratori IT. Grazie a Mobile Zero Client, soluzione dynabook basata su cloud, i dati non vengono memorizzati sul dispositivo ma sono disponibili attraverso un virtual desktop. I costi ridotti di implementazione e la sicurezza dei dipendenti rendono questa soluzione particolarmente interessante per i responsabili IT. Inoltre, la soluzione consente l’assegnazione di autorizzazioni individuali di accesso, impedisce l’installazione indipendente dei programmi e blocca o sblocca funzioni speciali a seconda delle esigenze. Inoltre, dynabook Mobile Zero Client permette di disattivare il dispositivo in caso di furto o smarrimento, grazie all’autenticazione estesa del boot control.
  3. Sensibilizzazione dei dipendenti sulla sicurezza informatica: quando si tratta di sicurezza informatica spesso il punto debole non è la tecnologia ma l’essere umano e alcuni utenti non sono nemmeno consapevoli dell’entità dei potenziali pericoli. Ad esempio, l’apertura non necessaria di un allegato e-mail infetto può paralizzare il server aziendale in pochi minuti o una password debole può consentire l’accesso agli hacker. Una gestione della sicurezza ben ponderata e una formazione regolare sulle attuali minacce alla sicurezza possono prevenire e migliorare notevolmente la sicurezza informatica. Idealmente, i dipendenti conoscono fin dall’inizio le misure di sicurezza più importanti. Questo obiettivo può essere raggiunto, tra l’altro, con un’introduzione alla gestione dei file, in modo che sia chiaro fin dal primo messaggio di posta elettronica quali link possono essere cliccati senza rischi o quali file possono essere aperti in modo sicuro.