In occasione della conferenza Credit Suisse Club Marcello Signore, docente dello IED e Influencer Marketing Lead di AKQA, spiega come la figura dell’influencer stia modificando il mondo della comunicazione

Influencer Marketing

La conferenza Credit Suisse Club: il futuro dell’intrattenimento nell’era digitale ha suscitato un intenso dibattito, da cui sono emerse diverse chiavi di lettura su come la digitalizzazione sta modificando ogni aspetto della nostra vita. Francesco Cancellato, Direttore Responsabile Linkiesta, e riconosciuti esponenti della comunicazione quali Alessandro Bonan, voce e volto di SkySport, Giovanni Canova, rettore dello IULM, e Marcello Signore, Influencer Marketing Lead di AKQA Italia e professore IED, hanno discusso gli impatti e le opportunità di investimento legati all’innovazione digitale, dallo streaming alla sharing economy, passando dai new media.

Influencer marketing: un new media “umano”

Gli scenari che questo fenomeno può rappresentare per il mondo dell’intrattenimento e dell’informazione sono stati raccontati nel corso della mattinata, nella tavola rotonda guidata da Cancellato, il quale ha interrogato Signore rispetto a quanto sia rilevante questa figura nel contesto: “Sono importanti nel momento in cui riescono ad evolversi. L’influencer è lui stesso produttore di informazioni e di entertainment per la sua community, ma è quando diventa un broadcaster che è in grado di costruire un messaggio più complesso, una piattaforma di brand, che diventa davvero rilevante. Pensiamo a Netflix che ha affidato in USA uno dei suoi show di punta a una famosissima youtuber comica Miranda Sings, o alle prime aperture italiane al mondo degli youtuber con gli Kudos di Rai 4 insieme allo youtuber Leonardo De Carli. Sarà un mondo di commistioni”.

Cancellato prosegue la sua indagine chiedendo se siano loro i nuovi punti di riferimento a cui le aziende e gli editori debbano guardare e se stiano modificando il mondo della comunicazione così come lo conosciamo. “Lo stanno già facendo–continua Signore ma chiunque lavori in comunicazione sa che non esiste il presente, ci sono solo il passato e il futuro. In Italia, secondo il primo osservatorio italiano sull’influencer marketing condotto lo scorso ottobre da IED, AKQA e Flu, il 21% delle aziende ha speso oltre 50mila euro nel 2018 conferma del fatto che non parliamo di un fenomeno passeggero ma di una realtà. Inoltre, una ricerca Google afferma che, tra i Millennials, 4 individui su 10 si fidano di più del loro youtuber preferito che di un loro amico”.

Infine, sul tema di credibilità del mezzo, Cancellato chiede quali possono essere le evoluzioni nel futuro: “Come accade oggi nel mondo dell’informazione, siamo davanti a un problema di credibilità e di fiducia e il fatto che chiunque oggi possa parlare non vuol dire che tutti lo sappiano fare. Ad ogni modo, l’importanza sarà capire quali sono le relazioni che ci sono tra queste persone e chi li ascolta” – conclude Signore.