Eccessiva burocrazia e tempi lunghi di alcune operazioni sono le principali criticità evidenziate dalle organizzazioni italiane

fatturazione elettronica

L’obbligo di fatturazione elettronica è ormai in vigore dal 1° gennaio. Si tratta di un obbligo che coinvolge il 56% delle partite Iva e circa 2,8 milioni di imprese e che, secondo le stime del MEF, dovrebbe permettere un recupero di gettito Iva pari a circa 1,97 miliardi di euro.

Ma le difficoltà non mancano, a partire dall’eccessiva burocrazia e dai tempi lunghi di alcune operazioni. Sme.UP, Gruppo IT specializzato nella risoluzione delle complessità del business moderno, ha raccolto le principali preoccupazioni delle aziende a un mese dall’entrata in vigore della normativa suddividendole in quattro macroaree.

Propensione al cambiamento – Secondo l’esperta Simona Bonomi, Product Manager AFC e Fatturazione elettronica Gruppo Sme.UP, ad avere più problemi nell’affrontare la fatturazione elettronica sono le aziende meno strutturate e meno orientate al cambiamento. “La normativa può essere potenzialmente efficace e utile, ma bisogna investire nei processi che ne rendono più semplice la gestione. Dunque, competenze e strumenti adeguati. Non tutte le aziende hanno compreso quanto sia importante adottare una nuova cultura in merito.”

Tempi di risposta – Il Sistema di Interscambio (Sdl) spesso ha tempi di risposta superiori ai 5 giorni previsti, generando così problematiche di varia natura nelle imprese. Le risposte fornite, inoltre, non sempre sono puntuali. “Un’eccessiva genericità nelle risposte fa sì che le imprese non sappiano quale aspetto della procedura eseguita sia andata a buon fine e quale, invece, sia stata ritenuto insufficiente. Per questo, sarebbe utile avere un intermediario capace di mediare simili situazioni – conferma Bonomi.

Vuoti normativi – Sono diversi i punti su cui l’Agenzia delle Entrate non ha dato chiarimenti circostanziati. “Molte aziende si chiedono come dover gestire gli omaggi o dove dover riportare le informazioni generiche che prima venivano indicate nella fattura cartacea e che invece nella fattura elettronica non hanno una collocazione specifica. Dubbi a cui si uniscono quelli legati all’effettiva datazione della fattura e che, nella quotidianità, possono rallentare notevolmente l’attività di un’azienda – continua l’esperta.

Conservazione sostitutiva – Infine, tra i macrotemi che più turbano i contribuenti c’è quello della conservazione elettronica sostitutiva che riguarda, per ora, solo le fatture elettroniche e non anche i registri contabili e fiscali, ma che presto dovrà essere affrontato nella sua interezza.

Per accompagnare le imprese nella gestione di questo cambiamento epocale, Gruppo Sme.UP ha creato un portale con “Questions & Answers” e video-tutorial dedicati per capire, ad esempio, come effettuare il conteggio e il versamento dell’imposta di bollo, come gestire la mancata consegna della fattura, quali documenti generare e conservare per operazioni verso soggetti esteri e molto altro.

Inoltre, ha messo a disposizione delle aziende un servizio accreditato che consente di gestire tutte le fasi di invio e ricezione delle fatture in modalità digitale da e verso aziende private e verso la Pubblica Amministrazione. Un sistema che consente anche di archiviare le fatture XML in un’unica piattaforma integrabile ai gestionali in uso, di organizzarle, di firmarle e trasmetterle gestendo le ricevute/notifiche. Con il servizio si potrà anche ricevere le fatture XML e inviare notifiche di accettazione/rifiuto, portare in conservazione a norma le fatture, ricercare e consultare le fatture emesse e corredate dai messaggi e notifiche del SdI, da qualsiasi device mobile. Il tutto, riducendo notevolmente gli archivi cartacei, avendo sempre a portata di mano documenti e fatture e adottando una modalità di business sempre più integrata, smart ed efficiente.

“Siamo convinti – conclude Bonomi – che mai come in questa fase sia fondamentale il tema delle competenze. Per questo, abbiamo tenuto dei corsi con oltre 700 rappresentanti di aziende per trasferire loro il nostro know how e con l’avvio della fatturazione abbiamo risposto sul nostro sito alle domande più frequenti (https://www.smeup.com/faq-fatturazione-elettronica/) con dei video tutorial per coloro che hanno necessità di più su una tematica che rappresenta, concretamente, un primo, decisivo, cambiamento culturale, amministrativo e fiscale per le aziende italiane.”