Per le Startup delle precedenti edizioni un’opportunità per trovare nuovi partner e mercati

Supporto alle startup

Per molte Smau è stata un’occasione per affacciarsi sul mercato, per altre un’opportunità per allacciare nuove relazioni e partnership commerciali, per altre ancora un volano per espandersi a livello internazionale. Dai padiglioni di Smau in più di 10 anni sono passate migliaia di startup, solo nel 2017 sono state 266 le startup che hanno partecipato agli appuntamenti Smau in Italia e a Berlino e 154 i laboratori, centri di ricerca, incubatori, acceleratori e centri regionali per l’innovazione che hanno potuto incontrare imprese e manager, oggi più che mai consapevoli, come dimostrano i dati del secondo Osservatorio sui modelli di Open Innovation e Corporate Venture Capital, del ruolo fondamentale giocato dalle startup, sempre più spesso scelte dalle imprese che vogliono innovare e trasformarsi come nuovi partner in grado di supportarle nel reagire con rapidità e flessibilità ai mutamenti del mercato.

A queste realtà Smau offre una piattaforma di primo contatto per incontrarsi, conoscersi e stringersi la mano attraverso momenti di networking, pitch e incontri guidati allo stand.  Saranno proprio gli Startup Safari, infatti, una delle novità più significative del 2018: il servizio gratuito, testato con successo nelle tappe di Milano e Napoli, permetterà ai visitatori di essere guidati tra gli stand di startup, imprese digital e big player dell’innovazione, in base alle settore di appartenenza della propria impresa, costruendo quindi un percorso personalizzato sulla base delle specifiche esigenze di innovazione. Una serie di servizi e di opportunità a cui le startup potranno accedere presentando la propria candidatura sul sito www.smau.it.  Tra le startup selezionate, in ogni tappa le tre più pronte per il mercato vinceranno il Premio Lamarck e la possibilità di partecipare gratuitamente ad uno degli appuntamenti internazionali a Londra, Berlino o Milano. 12 i posti in palio per un valore di 8.000 euro ciascuno.

Proprio il Premio Lamarck ha rappresentato una grande opportunità per EZLab. Ez Lab, startup padovana incubata presso l’incubatore Galileo Visionary District, ha scelto Smau Milano 2016 per il primo lancio sul mercato di AgriOpenData, piattaforma per la tracciabilità dei prodotti alimentari basata sulla tecnologia blockchain. Un’innovazione che è valsa a Ez Lab il premio Lamarck Smau, riconoscimento che ha contribuito a valorizzare la piattaforma proposta dalla startup. “Smau – spiega Massimo Morbiato, founder di Ez Lab – è stato un ottimo trampolino di lancio, in quell’occasione abbiamo avviato contatti davvero preziosi. Dopo l’esperienza di Milano abbiamo partecipato alla tappa di Berlino del giugno scorso, che ci ha offerto l’opportunità di affacciarci sul mercato tedesco”. Dall’ottobre 2016 ad oggi la startup ha fatto passi da gigante: la scorsa primavera è risultata fra l’unica realtà italiana ammessa in Thrive, acceleratore di Salinas considerato un punto di riferimento a livello mondiale per quanto riguarda l’innovazione nell’Agrifood. Il 2017 è stato segnato dall’apertura della nuova sede a San Francisco e dallo sbarco sul mercato americano. 

L’approccio ai mercati esteri può rappresentare un ostacolo per molte startup che non hanno ancora le idee chiare sui paesi di riferimento, le normative, o semplicemente un supporto logistico. Proprio per questo nel 2015 è nata la prima tappa internazionale di Berlino: per offrire alle startup italiane dalle elevate potenzialità di attrazione che vogliono muovere i primi passi all’estero e allacciare partnership internazionali un primo contatto con investitori, incubatori della scena internazionale e startup tedesche. Sono 150 le startup che con Smau hanno già varcato i confini nazionali. Tra queste MTM, una startup incubata all’interno di Techinnova, la quale proprio nel 2017, nel corso delle attività di visita degli incubatori di Berlino ha potuto conoscere alcuni importanti strumenti gestionali e pacchetti di accelerazione per la nascita di sedi operative sul suolo tedesco. Dopo aver ottenuto ulteriori informazioni, grazie ai contatti ottenuti, il gruppo imprenditoriale, coordinato da Riccardo Roggeri è giunto alla decisione aprire di una nuova sede operativa berlinese. “L’obiettivo – racconta Roggeri – è quello di aprire, entro la fine del primo trimestre 2018, una sede presso l’incubatore CHIC (Charlottenburg Innovation Center). MTM potrà cosi sviluppare il proprio software registrato VR Lab per la realizzazione di mockup per le simulazioni chirurgiche mediante uso di stampa 3D.”

La partecipazione a Smau è stata anche un importante trampolino di lancio per startup che sono poi decollate e hanno raggiunto importanti risultati e riconoscimenti: dalla nota piattaforma di digital advertising Adespresso acquisita da Hootsuite a Vivocha l’innovativa piattaforma multicanale di Online Customer Interactions, citata dal Sole24Ore come una delle 8 exit del 2017. Sempre tra le 8 exit viene citata anche Biotechware, startup che ha partecipato all’edizione 2013 di Smau presentando il suo dispositivo ECG portatile. E’ notizia di pochi giorni fa la partecipazione di due colossi del settore agricolo, la tedesca BayWa e l’Austriaca RWA nel capitale della startup Evja ,startup di Acerra (NA) che realizza sistemi per le smart application e soluzioni per il miglioramento dei processi e della produzione. Conosciuta in occasione di Smau Napoli 2015, Evja ha poi partecipato all’edizione berlinese di Smau del 2016. Tra le startup che in seguito a Smau hanno spiccato il volo anche Macingo, la più grande community italiana di condivisione di trasporti di merce ingombrante: dalle auto alle moto, dalle barche ai prodotti dell’industria, il sito mette in contatto chi deve effettuare un trasporto con trasportatori che hanno ancora spazio disponibile. “Grazie a Smau, abbiamo avuto la possibilità di guadagnare ampia visibilità ed autorevolezza a livello nazionale, nonchè entrare in contatto con partner diversi anche di portata internazionale come TNT, Autostrade e Europcar con cui abbiamo anche siglato una partnership commerciale – racconta Samuele Furfaro, CFO di Macingo – “Entrare nel circuito Smau ci ha inoltre permesso di conoscere i prodotti offerti da altri espositori con alcuni dei quali sono nate delle collaborazioni in termini di sviluppo tecnologico. Smau inoltre, grazie al vasto programma di pitch session dedicato alle startup e alla conseguente presenza di tanti potenziali investitori (venture capital e business angel), rappresenta una chiara opportunità di fundraising per qualsiasi startup”. Guardando al futuro, Furfaro aggiunge: “La nostra startup negli ultimi 12 mesi è cresciuta in modo considerevole. Abbiamo in programma per il biennio 2018-2019 una serie di investimenti finalizzati a farci crescere dal punto di vista tecnologico e a crescere in modo più marcato nel mercato B2B con un prodotto ad hoc per le aziende.”

Anche in ambito sanitario non mancano le esperienze di aziende che a Smau hanno potuto entrare in contatto con partner qualificati. E’ ad esempio il caso di Medea, startup innovativa nel campo della telemedicina. Appartiene al Gruppo Geocart che gli ha permesso di fare un’importante crescita nel settore sanitario. Tra le ultime tecnologie sviluppate, ha presentato la TELEDERMATOLOGIA per lo studio di tutte le malattie della pelle (nei, melanomi, acne, dermatiti, ecc.) da parte di Medici di Medicina Generale, Pediatri e Farmacisti attraverso il proprio smartphone ed un dermatoscopio, oppure un ECG Portatile a tre derivazioni che usa lo smartphone per registrare ed inviare il tracciato in real time ad un cardiologo. La partecipazione a diversi appuntamenti di SMAU ha permesso a Medea di stringere importanti accordi e soprattutto attivare un network di contatti di primissimo livello. “Smau è stato da volano per l’ingresso di Medea in Lombardia nel programma WELFARE INNOVATION LAB, laboratorio dell’innovazione in ambito sanitario.- racconta Vincenzo Telesca, General Manager di Medea – Inoltre è stato possibile tramite le varie rassegne entrare in rapporti con le istituzioni, uno tra tutti l’Assessore alla Sanità Lombarda Giulio Gallera oppure il Console Italiano in Germania, nonché con direttori di diverse strutture sanitarie pubbliche e private di tutta Italia. Il premio Lamarck ha puntato inoltre importanti riflettori sulle attività di Medea attraverso diversi passaggi su testate giornalistiche locali e nazionali venendo così intercettati da soggetti operanti in strutture sanitarie private e pubbliche con la quale sono iniziate importanti collaborazioni. Diverse società si sono interessate a Medea dopo la partecipazione a SMAU, una fra tutte TIM che ha scelto una delle soluzioni per sperimentare il progetto 5G del MISE nell’Area Bari-Matera. Smau è una palestra di innovazione, una miniera di contatti dove è possibile assorbire importanti esperienze e conoscenze. Il networking permette di stringere legami con persone che vivono le stesse emozioni ed esperienze nel medesimo ambito, potendo condividere ed avviare collaborazioni e spunti di sviluppo futuro. Inoltre i Panel sono stati molto utili per acquisire spunti per il proprio business, aiutati anche dalla piattaforma SMAU Academy. Il mondo SMAU – conclude Telesca – è ricco di persone con competenze ed esperienze importanti che sono fonte di interesse per le nostre idee e che permettono di creare rete soprattutto per startup che hanno la voglia ed il bisogno di emergere nel mercato della tecnologia. Altro esempio significativo è quello di Invictus, una startup che a Ponte San Nicolò, in provincia di Padova, ha inaugurato un centro in cui trova spazio un laboratorio dotato delle tecnologie più avanzate per l’analisi del movimento: ecco che la gait analysis è il punto di partenza sia per la definizione dei percorsi riabilitativi, sia per il training degli sportivi. “Nel marzo 2016, mentre ci preparavamo a inaugurare il nostro centro – spiega Maria Sole Peron, coordinatrice del centro – abbiamo scelto Smau Padova per presentarci per la prima volta. La partecipazione si è rivelata un’esperienza positiva”.  La proposta di Invictus sta raccogliendo un interesse crescente: è delle scorse settimane la presentazione di una convenzione con la squadra di atletica delle Fiamme Oro, che hanno deciso di puntare sul centro di Ponte San Nicolò per la preparazione atletica in vista degli Europei 2018.

Tra le startup dell’edizione 2017 di Smau anche molte realtà del Fintech hanno potuto trovare nel pubblico di Smau un interlocutore interessato ad approfondire le ultime innovazioni provenienti dal mondo della finanza digitale e del mobile payment. A Smau Milano quest’anno, all’interno dell’area dedicata al Fintech, ha partecipato Satispay, startup che nel 2017 ha registrato un importante trend di crescita ed è stata anche la prima e unica società italiana ad entrare nella categoria “Emerging Stars” della classifica Fintech100 – Leading Global Fintech Innovators, stilata da KPMG e H2 Ventures. La startup ha creato un servizio di mobile payment basato su un network alternativo alle carte di credito e debito: libero, efficiente, gratuito e sicuro. Disponibile per iPhone, Android e Windows Phone, può essere utilizzato da chiunque abbia un conto corrente bancario per scambiare denaro con i contatti della propria rubrica telefonica e pagare nei punti vendita ed e-commerce convenzionati con la stessa semplicità con cui si invia un messaggio o si effettua il check-in sui social network. Accanto a Satispay nell’area erano presenti anche altre realtà come Moneyfarm, N26, BorsadelCredito.it, Credimi e Motusquo. Quest’ultima proprio in occasione di Smau ha lanciato il proprio servizio di prestito peer to peeer in criptovaluta. 

“Queste testimonianze confermano come la stretta di mano, l’incontro vis à vis siano fondamentali per costruire nuove relazioni e fare business.” – commenta Pierantonio Macola, Presidente di Smau – Partecipare ai momenti di networking, ai pitch e alle diverse iniziative che mettiamo in campo in ogni tappa sono il modo migliore per moltiplicare le opportunità di trovare il partner giusto tra le oltre 50.000 imprese che ogni anno partecipano all’evento. E sono proprio le imprese i soggetti a cui le startup devono guardare e su cui devono orientare la propria proposta. Secondo i dati dell’Osservatorio sull’Open Innovation e Corporate Venture Capital, infatti, le startup che hanno una partecipazione corporate crescono di più e hanno meno probabilità di fallire: appena il 4,1% è uscita dal mercato nel corso del 2015, contro il 16% nel caso di realtà partecipate da un investitore specializzato.  Questo perché quando un’azienda sceglie di investire in una startup fa un’operazione che è molto più di una semplice iniezione di liquidità, ma condivide un percorso di innovazione che in genere è volàno di crescita per entrambi i soggetti coinvolti”.