L’esperimento potrebbe consentire la produzione di oggetti utili senza dover attendere i rifornimenti

Sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS), oggi, 2 febbraio 2016 alle ore 13, “è entrata in funzione Portable on Board Printer 3D”. Il progetto è stato realizzato da Altran Italia in collaborazione con Thales Alenia Space e Istituto Italiano di tecnologia (IIT) e sotto il coordinamento dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI).portable-onboard-printer-3d

L’esperimento ha aperto la strada a un futuro sistema di additive manufacturing automatizzato a bordo della ISS, che potrebbe consentire una produzione in situ di oggetti utili (con nuove funzioni o pezzi di ricambio) senza dover attendere le missioni di rifornimento.

È un significativo contributo all’innovazione in termini di capacità di produzione sulla stazione spaziale.

Dopo due anni di lavoro, siamo orgogliosi che Portable on Board Printer 3D dimostrerà al mondo che una tecnologia rivoluzionaria come l’additive manufacturing può portare benefici significativi non solo alla Terra, ma anche allo spazio con bassi costi ed eccellenti risultati”, afferma Marcel Patrignani, Chairman e CEO di Altran Italia.

Scott Kelly

L’esperimento, che è durato circa un’ora, consisteva in una sessione automatizzata per la produzione di un piccolo oggetto di plastica. Il materiale utilizzato è PLA (PolyLactic Acid), plastica biocompatibile e biodegradabile che, una volta estrusa, permette di comporre le forme 3D. L’oggetto fabbricato sarà inviato sulla Terra per essere comparato con un altro oggetto con la stessa forma ma stampato a terra, presso il Center for Space Human Robotics dell’Istituto Italiano di Tecnologia (CSHR – IIT).

L’esperimento è stato effettuato da Scott Kelly, astronauta statunitense. Veterano con altre tre missioni alle spalle, Kelly è stato selezionato nel novembre 2012 per una missione speciale di un anno sulla Stazione Spaziale Internazionale, che ha avuto inizio nel marzo 2015. Attualmente è comandante della ISS per una missione di un anno