Competenze digitali, tecnologiche ed ambientali. Credito d’imposta, investimenti dedicati dal Next Generation UE. Tecniche basate su Intelligenza Artificiale e tecnologie digitali. Le competenze chiave e gli strumenti specifici delineati nel discorso di Mario Draghi

Competenze digitali, tecnologiche ed ambientali. Credito d’imposta, investimenti dedicati dal Next Generation UE. Tecniche basate su Intelligenza Artificiale e tecnologie digitali. Le competenze chiave e gli strumenti specifici delineati nel discorso di Mario Draghi. “Sarebbe un errore proteggere indifferentemente tutte le attività economiche”. I destinatari futuri di una strategia di sostegno delle imprese e del lavoro.

“Sarebbe un errore proteggere indifferentemente tutte le attività economiche. Alcune dovranno cambiare, anche radicalmente”. La scelta di quali attività proteggere e quali accompagnare nel cambiamento è il difficile compito che la politica economica dovrà affrontare nei prossimi mesi.

Sette milioni di lavoratori in cassa integrazione

La capacità di adattamento del nostro sistema produttivo e interventi senza precedenti ha permesso di preservare la forza lavoro in un anno drammatico per molte attività economiche. Sette milioni di lavoratori hanno fruito di strumenti di integrazione salariale per un totale di 4 miliardi di ore. Misure supportate anche dalla Commissione Europea mediante il programma SURE.

Il prezzo più alto è stato pagato da giovani, donne, lavoratori autonomi. I destinatari futuri di una strategia di sostegno delle imprese e del lavoro che dovrà coordinare interventi sul credito e sul capitale.

Affinché le politiche attive del lavoro siano immediatamente operative è necessario migliorare gli strumenti esistenti come l’assegno di riallocazione. Rafforzando le politiche di formazione dei lavoratori occupati e disoccupati. Rinsaldando le dotazioni di personale e digitali dei centri per l’impiego in accordi con le regioni. Questo progetto è già parte del Programma Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Una politica economica che sia la combinazione di politiche strutturali, finanziarie, monetarie, fiscali.

Accesso al credito

Alcuni settori produttivi e alcune attività sono penalizzati senza che vi sia un’espansione in altri settori che possa compensare. La risposta della politica economica sarà una combinazione di politiche strutturali che facilitino l’innovazione. Con politiche finanziarie che facilitino l’accesso delle imprese al capitale e al credito. Unendo politiche monetarie e fiscali espansive, che agevolino gli investimenti e creino domanda per le nuove attività sostenibili create.

Investire economicamente ma soprattutto culturalmente perché tutti scelgano di formarsi. Le competenze chiave con cui si intende rilanciare il Paese: digitali, tecnologiche, ambientali.

Non è ancora visibile un miglioramento delle condizioni di carriera delle donne. L’Italia presenta oggi uno dei peggiori gap salariali tra generi in Europa con una cronica scarsità di donne in posizioni manageriali di rilievo. Occorre un riequilibrio del gap salariale ed un sistema di welfare che permetta alle donne di dedicare alla carriera le stesse energie degli uomini, superando la scelta tra famiglia e lavoro. Tutti devono avere uguale accesso alla formazione di quelle competenze chiave che permetteranno di fare carriera: digitali, tecnologiche e ambientali. “Intendiamo investire economicamente ma soprattutto culturalmente perché sempre più giovani donne scelgano di formarsi negli ambiti su cui intendiamo rilanciare il Paese. Bisogna garantire che le migliori risorse siano coinvolte nello sviluppo del Paese”.

Strumenti specifici: credito di imposta, investimenti dedicati dal Next Generation EU, irrobustimento delle amministrazioni con l’utilizzo di tecniche basate su Intelligenza Artificiale e tecnologie digitali.

Sviluppare la capacità di attrarre investimenti privati nazionali e internazionali è essenziale per generare reddito e creare lavoro. Tra gli strumenti specifici il credito di imposta. Bisogna riuscire a spendere e a spendere bene, utilizzando gli investimenti dedicati dal Next Generation EU, occorre irrobustire le amministrazioni meridionali. In tema di infrastrutture occorre investire sulla preparazione tecnica, legale ed economica dei funzionari pubblici per permettere alle amministrazioni di poter pianificare, progettare ed accelerare gli investimenti con certezza dei tempi, dei costi, e in piena compatibilità con gli indirizzi di sostenibilità e crescita indicati nel Programma Nazionale di Ripresa e Resilienza. Particolare attenzione va posta agli investimenti in manutenzione delle opere e nelle attività di tutela del territorio, incoraggiando l’utilizzo di tecniche predittive basate su più recenti sviluppi in tema di Intelligenza artificiale e tecnologie digitali. Il settore privato deve essere invitato a partecipare alla realizzazione degli investimenti pubblici apportando più che finanza: competenza, efficienza e innovazione per accelerare la realizzazione dei progetti nel rispetto dei costi previsti.

La strategia per i progetti del Next Generation EU non può che essere trasversale e sinergica, basata sul principio dei co-benefici. Cioè con la capacità di impattare simultaneamente più settori in maniera coordinata. “Prevenire piuttosto che riparare” dispiegando tutte le tecnologie a disposizione e investendo sulla consapevolezza delle nuove generazioni secondo cui “ogni azione ha una conseguenza”.

Maria Chiara Di Carlo