Quando e perchè è nata la Giornata della protezione dei dati?

Giornata della protezione dei dati

I dati personali di ciascuno di noi vengono elaborati ogni secondo fornendo informazioni sulle nostre abitudini, stili di vita, relazioni personali, stato di salute e situazione finanziaria. I nostri dati sono analizzati anche durante l’acquisto di beni e servizi, acquisto di viaggi o durante la navigazione sul Web.  Ma quanti di noi conoscono i rischi associati alla protezione dei dati personali e i propri diritti in questo ambito?
Nel 2006, il Consiglio d’Europa ha istituito la Giornata della protezione dei dati riconosciuta nei paesi del Consiglio Europeo e negli Stati UnitiCanada e Israele.

Il Data Privacy Day si celebra ogni anno il 28 gennaio per ricordare la data di apertura alle firme della Convenzione n.108 del Consiglio d’Europa, che nel 1981 ha aperto l’epoca della protezione dei dati digitali, prima difesa soltanto dall’articolo 8 (Diritto al rispetto della vita privata e familiare) della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali e da altre legislazioni non esplicitamente dedicate.

In occasione di questa giornata, governi, parlamenti, organismi per la protezione dei dati e altri attori svolgono attività per accrescere la consapevolezza sui diritti alla protezione dei dati e alla privacy. Queste attività comprendono campagne mirate per il pubblico, porte aperte a conferenze e agenzie per la protezione dei dati, progetti didattici per insegnanti e studenti.

I progetti di ricerca accademica innovativi e originali nel campo della protezione dei dati, vengono riconosciuti dal Consiglio d’Europa col conferimento del Premio Stefano Rodotà.

Tra queste iniziative, uno degli eventi di maggiore rilevanza mondiale è il CPDP (Computers, Privacy and Data Protection) che si svolge annualmente a Bruxelles dal 2007. Trattasi di una conferenza multidisciplinare che offre ad accademici, avvocati, professionisti, responsabili politici, industria e società civile, proveniente da tutto il mondo, analisi e aggiornamenti nello sviluppo legale, normativo, accademico e tecnologico della privacy e della protezione dei dati; un’occasione per scambiare idee e discutere sulle tendenze emergenti.

La Convenzione per la protezione dei dati, unico trattato internazionale in questo ambito, è in fase di aggiornamento per garantire che i principi di protezione dei dati siano ancora in linea con le esigenze odierne.

Infatti, il Comitato del trattato del Consiglio d’Europa sulla protezione dei dati, ha pubblicato delle linee guida sulla protezione dei dati e l’intelligenza artificiale, con l’obiettivo di assistere i responsabili delle politiche, gli sviluppatori di intelligenza artificiale (IA), i produttori e i fornitori di servizi nel garantire che le applicazioni di IA non ledano il diritto alla protezione dei dati.

Il Comitato della Convenzione sottolinea che la tutela dei diritti umani, tra cui il diritto alla protezione dei dati personali, è essenziale durante lo sviluppo e l’adozione di applicazioni di IA che dovrebbero prestare particolare attenzione a evitare e a mitigare potenziali rischi di elaborazione di dati personali e, consentire un controllo significativo da parte dei soggetti interessati sull’elaborazione dei dati e sui relativi effetti.

di Annamaria Gigante, Event & Communication Specialist presso Exprivia Spa e membro della community Women for Security