Fabrizio Ferro, Solution Consulting Director per il Sud Europa di PTC: “L’AI sta rivoluzionando anche l’industria manifatturiera, aprendo le porte a nuove opportunità di efficienza, innovazione e competitività”

Fabrizio Ferro, Solution Consulting Director per il Sud Europa di PTC.

Quali sviluppi tecnologici prevedete saranno più influenti nel settore dell’automazione industriale nel corso del 2024?

Nel corso del 2024, prevediamo che alcune tecnologie influenzeranno significativamente il settore dell’automazione industriale, migliorando l’efficienza, la sicurezza e la flessibilità delle operazioni. Innanzitutto, l’adozione dell’Intelligenza Artificiale (AI) e del Machine Learning (ML) continuerà a crescere: ciò consentirà alle macchine di apprendere dai dati in real-time, ottimizzando i processi produttivi, migliorando l’efficienza operativa e riducendo i tempi di fermo impianto. Ci aspettiamo che nel corso del prossimo anno anche l’implementazione del 5G possa avvenire in maniera più diffusa, dando un ulteriore boost alla comunicazione tra dispositivi IoT e sistemi di controllo, migliorando quindi la gestione remota e la supervisione delle operazioni. Il 5G agirà infatti da fattore abilitante per l’AR/VR, che potrà trarre notevoli benefici da questa connettività ultraveloce e avanzata. L’automazione collaborativa sarà un altro elemento chiave del 2024, anche se la sua diffusione si può dire sia già pervasiva in molti settori. Un tema da non sottovalutare è la cybersecurity, con le relative problematiche di privacy e segregazione del dato. Con la convergenza IT-OT, la sicurezza diventerà un aspetto sempre più cruciale in fabbrica. Ciò anche a seguito dell’adozione delle tecniche di edge computing, che portano la potenza di calcolo sempre più in prossimità alla fonte dove i dati si generano e, quindi, aprono nuovi potenziali punti di attacco.

Quali ripercussioni avranno le tecnologie emergenti sulla vostra offerta?

L’offerta di PTC è senz’altro tra le più avanzate, se non la più avanzata, in termini di tecnologie software. L’Intelligenza Artificiale (AI) svolge già un ruolo importante in alcuni nostri prodotti, con un impatto sempre più evidente e in continua evoluzione. Creo, la nostra piattaforma CAD, dispone di funzionalità uniche quali, ad esempio, il Generative Design, un metodo di progettazione “AI aided”, dove un algoritmo genera automaticamente diverse soluzioni basate sui vincoli predefiniti dall’utente, anche legati al tipo di processo produttivo, al fine di assisterlo nel pervenire al miglior risultato possibile. Anche le operazioni di ispezione visiva gestibili con il nostro tool AR Vuforia sono state oggetto di una evoluzione con Step Check™, un modulo molto avanzato che supporta e semplifica le operazioni di ispezione sfruttando le potenzialità dell’AI. Le funzionalità di intelligenza artificiale di cui Step Check™ è dotato consentono di rilevare un’ampia gamma di non conformità, come imprecisioni di assemblaggio, disallineamenti o parti mancanti. Ciò aumenta l’efficienza e l’ottimizzazione dei processi.

All’impiego dell’AI si associa quello, oramai sempre più consolidato, del cloud, le cui potenzialità consentono alle aziende di perseguire strategie legate al software-as-a-service ottenendone numerosi benefici.  Il nostro PLM Windchill è dallo scorso anno disponibile nella versione Windchill+™, quale evoluzione che sfrutta la moderna architettura SaaS per rendere più fruibili i dati in ottica di interoperabilità tra le diverse piattaforme (PC, tablet, smardevice ecc.), facilitando la collaborazione tra i vari stakeholder coinvolti nello sviluppo del prodotto – che possono trovarsi ad operare in diversi Paesi – in termini di rapidità, consistenza dei dati e sostenibilità.

 

Come impatterà l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale sul manifatturiero?

Il potenziale dell’AI è tale da impattare su quasi tutti gli aspetti della società umana. L’AI sta dunque rivoluzionando anche l’industria manifatturiera, aprendo le porte a nuove opportunità di efficienza, innovazione e competitività. Tuttavia, per sfruttare appieno i vantaggi dell’AI, è necessario che le aziende abbiano ben chiara la strategia da adottare e da dove partire. Il primo punto è senz’altro comprenderne l’utilità. Molte aziende già conoscono e sfruttano i vantaggi del generative design, con ottimi risultati. In questo caso, lo strumento AI consente di trovare la migliore soluzione nel minor tempo, in base a specifiche esigenze e, per così dire, “on demand”.

Il vero salto di qualità, ovvero l’impatto che probabilmente potrà cambiare molti dei paradigmi dell’attuale industria manifatturiera, l’AI permetterà di farlo a quelle aziende che comprenderanno come sfruttarla appieno per trasformare i dati di processo in vere e proprie informazioni da reimmettere in circolo nello spirito del digital thread. È tuttavia necessario avere consapevolezza di quali dati raccogliere, in che modo farlo e cosa può essere effettivamente ottenuto dalla loro analisi, affinché l’AI possa restituire informazioni concrete su cui basare il miglioramento continuo e l’ottimizzazione dei processi. L’impatto che l’AI potrà avere sulle aziende manifatturiere è dunque molto importante, anche se attualmente non ancora del tutto chiaro. E questo potrebbe giocare a sfavore di quelle realtà, soprattutto medio-piccole, che potrebbero non essere in grado di capire, o perlomeno, di percepire la portata dell’AI, ritrovandosi quindi tra qualche anno a dover rincorrere i front-runner.