Massimo Bartolotta, Segment Marketing Manager Machinery OEM – Eaton Italia
Nel settore manifatturiero quali saranno le nuove tecnologie che aiuteranno la produzione ad essere più sostenibile?
Secondo il report The Intersection of Digital Transformation and the Energy Transition commissionato da Eaton e condotto da S&P Global Market Intelligence, le aziende del settore industriale hanno concentrato gli sforzi in termini di digitalizzazione guardando a una delle criticità tipiche del settore: la mancanza di operatori specializzati. Di conseguenza l’impegno in ottica sostenibilità e transizione energetica risulta in ritardo: solo il 24% delle aziende ritiene energia ed elettricità fondamentali per la trasformazione industriale, mentre le priorità per la maggior parte delle aziende restano l’ottimizzazione dei processi (54%) e la riduzione dei rischi (51%).
Ciononostante, nel settore manufatturiero stiamo osservando una sempre maggiore attenzione all’implementazione di tecnologie che contribuiscono a rendere la produzione più sostenibile, per esempio in termini di riduzioni degli scarti. Può rivelarsi fondamentale, anche in questo senso, il cosiddetto Digital Twin, ovvero la creazione di una replica virtuale delle macchine, che consente di analizzarne le operazioni, confrontarle con i valori previsti e creare simulazioni, con l’obiettivo di comprendere eventuali problemi, ottimizzare i processi e migliorare le performance. Il trend è confermato anche dallo studio Digital Twins for the Twin Transitions realizzato nel 2023 da Atos Italia e The European House – Ambrosetti per indagare quale sarà l’impatto dei Digital Twin per l’Italia nei diversi settori produttivi e campi di applicazione: stando a questa analisi, l’utilizzo dei gemelli digitali potrebbe portare, oltre a un incremento strutturale del Pil italiano pari a 12 miliardi di euro (+0,7%), a una diminuzione delle emissioni da gas serra di 30 milioni di tonnellate di CO2 e a un taglio dei costi della bolletta energetica nazionale tra il 16% e il 33%.
Il tema del risparmio energetico è ad oggi centrale per tutte le aziende, sia dal punto di vista della sostenibilità ambientale che economica. Anche l’utilizzo di azionamenti a efficienza graduale, come ad esempio i soft starter di Eaton, può contribuire significativamente a ridurre il consumo energetico degli impianti produttivi, aiutando a contenere lo spunto di corrente rispetto, per esempio, a un azionamento diretto: compatti, multifunzionali, facili da installare e da programmare, i nostri soft starter sono progettati per controllare l’accelerazione e la decelerazione dei motori trifase, con opzioni disponibili per gamme di corrente comprese tra 0,8 e 1000 A.
Anche le tecnologie che abilitano la manutenzione preventiva contribuiscono a migliorare la sostenibilità del comparto manufatturiero. Per evitare il danneggiamento dei macchinari e, di conseguenza, estendere la durata del loro ciclo di vita è essenziale l’utilizzo di dispositivi che consentono il controllo e il monitoraggio costante dell’usura, oltre che del numero di manovre. Guardando ad esempio alle nostre soluzioni, l’interruttore NZM come parte di una combinazione partenza motore non solo rende possibile un avviamento del motore sicuro ed affidabile, ma fornisce anche una vasta gamma di dati applicativi, incluse informazioni relative alla manutenzione preventiva. Il tutto senza trascurare la protezione: funzioni aggiuntive, quali il sistema integrato Arcflash Reduction Maintenance SystemTM (ARMS) o la selettività di zona (ZSI) garantiscono la sicurezza dell’operatore, degli addetti alla manutenzione e della macchina.
Quali impatti avranno, sui costi, le nuove tecnologie green che si stanno affermando nel mondo manifatturiero?
Di fatto, tutte le tecnologie citate finora possono portare un significativo impatto in termini di riduzione dei costi di produzione, che i player del manufacturing (e non solo) stanno imparando ad apprezzare. Ridurre gli scarti, per esempio tramite le già citate simulazioni con gemelli virtuali, porta indirettamente con sé un guadagno immediato, mentre l’utilizzo di dispositivi come i soft starter consente di risparmiare una buona fetta di corrente che, nella situazione attuale, rappresenta una delle più importanti voci di spesa per le aziende di ogni settore.
Discorso a parte merita a mio avviso la manutenzione da remoto, abilitata dalle più avanzate tecnologie di automazione. Grazie all’intervento a distanza da parte del provider che ha venduto la macchina è possibile una più efficiente risoluzione di qualsiasi guasto, attraverso la pronta individuazione di cosa non sta funzionando. Il risparmio economico garantito da questo tipo di approccio è ingente, in termini di viaggio e uscita dei tecnici, ma non solo: il tempo di fermo della macchina guasta viene ridotto sensibilmente, con una ricaduta positiva sui costi. Una macchina che non produce per un periodo più esteso, si traduce infatti in una linea che perde più fatturato.
Le normative sulle tematiche ESG sono state recepite dalle aziende come un obbligo o come una reale opportunità per introdurre cambiamenti virtuosi?
Nella nostra esperienza, le aziende spesso si avvicinano ai temi della sostenibilità spinti dalle richieste normative e dalla crescente attenzione dell’opinione pubblica. Quasi immediatamente, però, percepiscono le reali opportunità aperte dall’efficientamento dei propri processi produttivi in termini sia di risparmio economico che di riduzione della propria impronta energetica.
A livello di settori, stiamo riscontrando una particolare propensione alla digital transformation, con un occhio alla sostenibilità, nel mondo agriculture, in cui le tecnologie digitali lavorano in modo interconnesso per ottimizzare i processi e migliorare la qualità dei prodotti. Tecnologie quali l’Internet of Things e l’analisi dei Big Data abilitano innovazioni capaci di migliorare concretamente la resa e la sostenibilità delle coltivazioni: la possibilità di ricevere e gestire le informazioni in maniera più accurata e tempestiva, monitorando per esempio con precisione l’utilizzo dei riscaldatori, così come la possibilità di impostare e controllare la nutrizione idrico-minerale affinché sia sempre bilanciata, rappresentano solo alcune delle possibili applicazioni agritech che stanno contribuendo a dar vita a un contesto agricolo più sostenibile ed efficiente.