
Quali saranno le tecnologie più dirompenti nel 2025? Quali le sfide? In che direzione si sta muovendo il mercato? Risponde a questo ed altro Marco Salerni, direttore generale di S2E, società specializzata in consulenza in ambito business technology.
“La trasformazione digitale rappresenta oggi una delle sfide più cruciali per le aziende che vogliono rimanere competitive nel panorama globale. In questo contesto, S2E ha identificato alcune tecnologie chiave che prevede avranno un ruolo centrale nel corso del 2025, come Intelligenza Artificiale e Machine Learning, Cloud ed Edge Computing, Cybersecurity, Data Analytics e Observability. Nell’ambito dell’Intelligenza Artificiale, S2E ha recentemente promosso il progetto Rethic.AI, la prima rete di imprese costituita in Italia che riunisce aziende impegnate a promuovere un’adozione etica, sicura e responsabile dell’IA, che ha come obiettivo garantire trasparenza, conformità e sostenibilità, valorizzando il capitale umano. L’approccio è quello antropocentrico che trasforma l’AI in un alleato per potenziare creatività, pensiero critico ed efficienza organizzativa, nonché essere una importante guida a supporto del processo di compliance rispetto all’impianto normativo, ai codici di condotta e alle best practice dettate dal Regolamento UE 1689/2024 (AI Act) e dalla sua progressiva attuazione a livello nazionale”.
Quali settori industriali si stanno muovendo più velocemente verso l’innovazione digitale?
“Diversi settori stanno accelerando la propria digitalizzazione e alcuni si distinguono per il ritmo e l’intensità con cui stanno già adottando tecnologie avanzate. L’industria 4.0 ad esempio sta trasformando il comparto manifatturiero grazie all’adozione di tecnologie come la robotica, l’IoT e l’analisi dei dati in tempo reale che stanno portando grandi miglioramenti nell’efficienza produttiva, nella manutenzione predittiva e nella personalizzazione dei processi. Altri comparti più dinamici sono sicuramente la Sanità (con la Telemedicina e le soluzioni AI per la gestione dei dati clinici), il Retail e l’e-commerce, che hanno abbracciato con forza il digitale, specialmente attraverso l’esperienza omnicanale e l’automazione dei processi che consentono di ottimizzare le operazioni, migliorando l’efficienza e la gestione dell’inventario. Per finire, il settore Finanza e Assicurazioni, dove si sta sfruttando l’intelligenza artificiale per analisi avanzate e per ottimizzare i processi di gestione dei rischi e dove l’adozione del digitale, permette di offrire servizi più rapidi e personalizzati, migliorando la customer esperience”.
Quali sono le principali sfide che le aziende dovranno affrontare nel percorso verso la trasformazione digitale?
“La strada verso la trasformazione digitale non è priva di ostacoli. Le aziende devono affrontare diverse sfide, ne elenchiamo quattro, secondo noi tra le più importanti, a partire dalla resistenza al cambiamento, ad esempio. Questo succede in molte organizzazioni che incontrano difficoltà nel modificare la propria cultura aziendale, dove invece la digital transformation richiede una mentalità aperta all’innovazione e la capacità di adattarsi ai nuovi paradigmi. Altresì, la gestione dei dati diventa fondamentale per garantire la sicurezza, la governance e la privacy. Una gestione efficace dei big data è importante per ottenere vantaggi competitivi senza compromettere la conformità delle normative. Anche la scalabilità delle soluzioni è fondamentale soprattutto nell’integrazione di nuove tecnologie con i sistemi legacy. Devono essere scalabili per garantire che possano crescere insieme all’azienda, senza compromettere la sicurezza e le performance Infine, la cybersecurity. Abbiamo una costante crescita delle minacce informatiche in continua evoluzione. Le imprese devono adottare misure di protezione avanzate per salvaguardare i dati sensibili e le infrastrutture critiche”.
Quali competenze saranno più richieste per gestire il cambiamento digitale e come le aziende dovrebbero prepararsi?
“Per affrontare con successo il cambiamento digitale, le organizzazioni devono sviluppare diverse competenze avanzate tra le quali noi di S2E abbiamo identificato le seguenti tre come indispensabili: Analisi Avanzata del contesto e delle informazioni, Cybersecurity, e Formazione continua. La capacità di analizzare e valutare le informazioni rispetto ad un contesto di mercato e/o tecnologico, anche grazie alla IA, consente di estrarre valore per prendere decisioni informate e ottimizzare le operazioni aziendali. Le competenze in sicurezza, l’abbiamo già citato prima, sono essenziali per proteggere le aziende dagli attacchi informatici sempre più evoluti. Infine, le imprese dovranno inoltre investire nel reskilling e nell’upskilling del personale, per assicurarsi che le proprie risorse siano sempre aggiornate con le nuove tecnologie e metodologie”.
Qual è il ruolo dell’innovazione sostenibile nell’IT e come S2E sta affrontando questo tema?
“L’innovazione sostenibile è per noi un aspetto centrale. Le tecnologie digitali non devono essere solo efficienti, ma anche responsabili dal punto di vista ambientale e sociale. S2E promuove l’efficienza energetica, l’economia circolare e l’adozione di metriche ESG e pratiche IT sostenibili, come l’implementazione di politiche printless e plastic free. In sintesi, la trasformazione digitale non è solo una questione di adozione di nuove tecnologie, ma anche di un cambiamento profondo nelle modalità di gestione, nella cultura aziendale e nell’impegno verso un futuro responsabile e sostenibile. S2E si impegna per essere un punto di riferimento in questo processo, con un approccio integrato che mette al centro tecnologia, etica e sostenibilità”.