Il Country Manager di NetApp Italia Davide Marini ha analizzato la tendenze che caratterizzeranno il 2022, da quelle legate al persistere della pandemia, come l’accelerazione del cloud, i cambiamenti che riguardano la supply chain e il “digital first” come paradigma di business, passando per cybersecurity, AI, data trends e sostenibilità

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Davide Marini, Country Manager di NetApp

Di Davide Marini, Country Manager Italy di NetApp

1. “Digital first” come nuovo paradigma di business

Mentre i leader IT e i loro team sono storicamente chiamati a guidare la digitalizzazione e ad aumentare il valore, i ruoli nel mondo post-pandemico saranno invertiti. Il processo decisionale strategico inizia con l’esperienza digitale e la trasformazione digitale, dato che ora sono profondamente connessi al successo di qualsiasi azienda. Lo vediamo per esempio nella business analytics, dove l’analisi della “user customer experience” digitale, diventa una fonte di informazioni cruciali per le decisioni strategiche. Un altro esempio è la crescente convergenza tra il mondo online e offline, che si traduce nei concetti di gemelli digitali che vengono adottati oltre la produzione, con qualsiasi processo che viene testato virtualmente prima di essere considerato per l’implementazione.

2. Sicurezza informatica e resilienza

I mesi della pandemia, con sempre più persone che lavoravano in remoto, hanno prodotto un rapido aumento degli attacchi ransomware. Accidentalmente, questo ha aperto una moltitudine di nuovi vettori di infezione. Le imprese hanno dovuto fare i conti con il fatto che molti processi e protocolli di sicurezza IT non sono adatti alla lotta contro il ransomware, perché è praticamente impossibile tagliare tutti questi percorsi di infezione, soprattutto quando gli hacker usano l’ingegneria sociale. Invece, le aziende si affideranno alla prevenzione basata sull’AI in tutto il loro dominio e a rigorosi modelli zero trust. Più che prevenire gli attacchi IT, questo approccio minimizza il loro impatto. Una volta che un’infezione avviene, viene scoperta quasi istantaneamente: le aree infette vengono isolate e i file infetti sostituiti quasi in tempo reale.

3. Impatto della pandemia: l’accelerazione del cloud e la supply chain

La supply chain globale è stata portata vicino al punto di rottura dalla pandemia e dal suo impatto sui trasporti aerei, via mare e via terra. Prevediamo che l’adozione del cloud accelererà ancora più rapidamente, visto che i vincoli della supply chain spingono gli acquirenti a trovare alternative all’acquisto della tradizionale infrastruttura on-premises per soddisfare le proprie esigenze. Allo stesso tempo, l’ottimizzazione delle linee di produzione e dei processi aziendali può aiutare il sistema a diventare più solido in futuro. Sposare l’IT e la tecnologia operativa, per esempio attraverso i concetti di gemelli digitali e tecnologie come – IoT e analytics, ha un potenziale virtualmente illimitato. Le aziende che hanno fatto – quanto dovevano in passato, ad esempio costruendo impianti di produzione flessibili di Industria 4.0, saranno in grado di rimanere competitive molto più facilmente. La forza lavoro sta attraversando un’importante fase di cambiamento, innescata e alimentata anche dalla pandemia. I dipendenti si aspettano sempre più ambienti di lavoro ibridi. La possibilità di lavorare ovunque aumenterà le capacità digitali che le aziende devono fornire al loro personale. La pandemia ha anche messo in luce le carenze di manodopera che sono emerse rapidamente e inaspettatamente, e questa sarà sia una sfida che un’opportunità per i settori ad alta specializzazione come l’industria IT. Da un lato, ci sarà sicuramente una concorrenza feroce per assumere il personale qualificato; dall’altro, l’informatica stessa può fornire tecnologie capaci di porre rimedio al gap di manodopera, come il low code, no code e lo sviluppo di software basati su AI.

La costante semplificazione dell’accesso ai servizi pubblici e dei servizi in generale produrrà un ampio buy-in della digitalizzazione. Le persone saranno anche più a loro agio nel fornire i loro dati perché hanno sperimentato l’impatto positivo prodotto della fornitura di servizi virtualizzati.

4. Intelligenza Artificiale

Nel 2022, l’intelligenza artificiale (AI) inizierà a permeare tutte le industrie. La vedremo utilizzata nell’agricoltura, nella produzione alimentare, nelle catene di fast-food e nel settore dell’intrattenimento e dell’ospitalità. L’agricoltura e l’industria alimentare, per esempio, la utilizzeranno per l’imballaggio e la lavorazione, mentre altri settori guadagneranno di più dall’automazione generale e dalla semplificazione dei loro processi. Parliamo anche del “come”. I servizi gestiti diventano una modalità di consegna primaria per l’IA mentre i CSP raddoppiano le offerte di tipo “GPU as a service”. Questo è un importante facilitatore: dal momento che sempre più industry utilizzano l’IA per rimanere competitive e innovare, c’è bisogno di una solida base tecnologica che possa scalare di conseguenza, e gli utenti dell’IA hanno bisogno di spostare i loro progetti da infrastrutture standalone (siloed) su ambienti di produzione condivisi e virtualizzati. Un altro driver è il “Tiny Machine Learning”. Gli esperti stanno prevedendo un massiccio aumento dell’IA all’edge, fino a dispositivi a bassissimo costo e con risorse estremamente limitate: pensate ai sensori o ai dispositivi di calcolo. Questa è un’altra generazione di dispositivi che alimentano la pipeline di dati edge-core-cloud in costante crescita, a cui le industry devono accedere e che devono sfruttare per differenziarsi. Infine, la prospettiva macro su Intelligenza Artificiale e Machine Learning sta diventando più chiara. I paesi e i governi sono più sicuri nell’investire in capacità di AI e ML per accelerare la trasformazione economica e competere su scala globale.

5. Data trends

Ci sono una serie di sotto-tendenze tecnologiche che guidano il cambiamento e l’innovazione. Uno è Analytics & Optimization dei servizi digitali. Ad esempio, i risultati FinOps sono molto più facili da ottenere man mano che una maggiore automazione e applicazioni più intelligenti prendono piede. Questo si traduce in un aumento del ROI dagli investimenti nel cloud in tutto il settore pubblico e privato.

Un’altra tendenza riguarda gli ambienti di produzione. C’è un chiaro allontanamento dalle applicazioni, con le aziende che forniscono i loro servizi attraverso soluzioni containerizzate e microservizi.

In terzo luogo, i regimi di condivisione dei dati sono un prerequisito importante per costruire un’economia dei dati praticabile sulla scena internazionale. GAIA-X ha innescato un’importante discussione sulla sovranità digitale e sui contributi necessari per stabilire un’infrastruttura sicura per lo scambio di dati. A breve termine, non crediamo che questo si traduca in una “EU Cloud” sovrana. Tuttavia, vedremo più unità rispetto alle norme europee, e più aderenza ad esse da fuori dall’Europa.

Infine, specificamente nell’archiviazione dei dati, NAS e SAN continuano ad essere le tecnologie di scelta per sostenere l’innovazione digitale. Gli hard disk possono ancora essere resi più efficienti.

6. Calcolo quantistico

Ci si aspetta che l’informatica quantistica riacceleri il ciclo di prestazioni postulato dalla legge di Moore, e tutti i principali attori dell’IT sono investiti. I primi casi d’uso dovrebbero essere forniti as a service, ma non giungeranno a realizzazione per qualche tempo. Tuttavia, i produttori in diversi rami dell’IT saranno più determinati sulla loro strategia di calcolo quantistico nel 2022 – per esempio i fornitori di sicurezza, gli hyperscaler, le società di storage e i GSI/consulenti globali. Questi produttori teorizzeranno anche come possono fornire l’innovazione dell’informatica quantistica come servizio per i loro clienti e superare le limitazioni specifiche del settore, ad esempio costruendo una pipeline di dati nel quantum computing cloud.

7. Sostenibilità – ESG (Environmental, social and corporate governance) diventano un vantaggio competitivo

I temi “green” sono in grandissima crescita, come dimostra la conferenza sul cambiamento climatico del 2021, l’accordo sulle infrastrutture negli Stati Uniti o la “coalizione semaforo” al potere in Germania. Prevediamo che le imprese andranno nella stessa direzione. Questo è in parte dovuto alla pressione normativa, per esempio per ridurre le emissioni di anidride carbonica. Ma le imprese saranno anche intrinsecamente motivate a fornire innovazione verde. Un’area a cui guardare è quella dei modelli ibridi di employee experience, che fondamentalmente permettono alle aziende di reclutare talenti ovunque, ridurre la footprint degli uffici e tagliare significativamente i viaggi di lavoro. Un’altra area riguarda i processi di produzione, che possono essere resi più ecologici con l’aiuto dell’IT. Più automazione e ottimizzazione, produzione flessibile, test e pianificazione nel software, sono tutti elementi che riducono gli sprechi.

Gli obiettivi Net Zero diventeranno una priorità per le aziende nel 2022, e stanno influenzando il processo decisionale aziendale già ora. Questo porterà le aziende a esaminare non solo le proprie azioni, ma la loro catena di approvvigionamento, digitale e non, mentre si sforzano di abbattere le emissioni il più rapidamente possibile.