La quarta e ultima giornata di Riviera Engineering Days è interamente dedicata alle Smartgrid, ovvero le reti elettriche del futuro. Un tema fondamentale per la nostra società e che vede significativamente impegnati gli ingegneri dell'informazione.

Per questa ragione, in apertura dei lavori, il presidente del Ciii Mario Ascari ha sottolineato come l'indice Desi – Digital Economy and Society Index, sviluppato dalla Commissione Europea, vede l'Italia al 25° posto. Solo tre Paesi hanno prestazioni prestazioni peggiori della nostra per quanto riguarda le prestazioni economiche e digitali. Un Gap che il nostro Paese è chiamato a colmare e nel quale “proprio gli ingegneri dell'informazione possono avere un ruolo determinante”.

Per ricoprire un ruolo di riferimento, gli ingegneri sono sempre più impegnati in una serie di eventi, con l'obiettivo di far conoscere le proprie professionalità, ma anche a divenire traino della necessaria svolta tecnologica. Per questa ragione proprio il Comitato Italiano Ingegneria dell'Informazione sarà protagonista, all'inizio di maggio, di un evento ad Ancona in cui si discuterà di come la nuova norma Uni 11621 sta definendo le competenze dell'ingegneria dell'informazione. A fine maggio, poi, proprio gli ingegneri dell'informazione organizzeranno cinque convegni nel corso di Sps, la fiera italiana dell'automazione.

 

Il nuovo ruolo dell'ingnegnere

Anche Angelo Valsecchi, delegato del Cni al cosiddetto terzo settore dell'ingegneria, ha insistito sul nuovo ruolo dell'ingegnere: “Che un ingegnere faccia bene le cose nel proprio campo è un dato certo. Ma abbiamo anche le competenze per gestire i processi con vantaggi per il nostro Paese. La nostra sfida è uscire dalle aziende per farci conoscere”. Anche per questa ragione, investendo in formazione e certificazione delle competenze, “ vogliano diventar ancor più parte della società civile”.

Per quanto riguarda le smart grid, Valsecchi ha ribadito che “oggi l'ingegnere dell'informazione può valorizzare le risorse disponibili. Dobbiamo immaginare un progresso per la nostra società e gli ingegneri possono guidare un simile progresso”.

Anche per questa ragione il Centro Studi del Cni svolge costantemente monitoraggi e indagini conoscitive. Per questa ragione il presidente Luigi Ronsivalle ha spiegato che il ruolo dell'ingegnere è profondamente cambiato: “In passato c'era l'ingegnere che faceva tutto, poi c'è stata l'iperspecializzazione. Oggi, invece, l'ingegnere è chiamato ad avere una visione sempre più globale. E proprio l'ingegnere dell'informazione ha gli strumenti adatti in questo campo”