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L’Ict è una forma abilitante per varie applicazioni verticali, comprese quelle ingegneristiche. Così il concetto di Smart City è abilitato dall’Ict e l’importanza della figura dell’ingegnere, che non deve però essere tradizionale, ma deve incarnare un nuovo modello più moderno dove domina la multidisciplinarità e dove le capacità tecniche sono sì importanti, ma solo se affiancate anche da capacità gestionali.

In questo scenario i servizi Ict sono in primo piano, come testimoniano i dati Assinform, che evidenziano come dopo una flessione tra il 2013 e il 2014 c’è stato un incremento positivo negli investimenti proprio in servizi Ict, soprattutto a livello data center come conseguenza delle necessità nate con l’esplosione del Cloud Computing.

Le informazioni devono essere disponibili sempre e ovunque e da qui deriva l’importanza della Business Continuity, sottolineata anche dalla probabilità di incidenza di un down di un’infrastruttura critica, che in una scala da uno a sette si stima pari al 4,3 nel 2016, un dato paragonabile a quello della probabilità di un attacco terroristico.

La sicurezza è dunque fondamentale e non può prescindere da processi, tecnologie, persone, infrastrutture e Ict. L’importanza di questo tema ha trovato conferma in occasione della revisione del CAD operata dal decreto legislativo del 30 dicembre 2010 n. 235 che ha inserito un articolo interamente dedicato, il 50bis, alla continuità operativa.

A fronte però di questo riconoscimento che arriva a livello normativo, si riscontra una sostanziale mancanza di competenze in ambito Industry 4.0 e Ict in generale all’interno della pubblica amministrazione. Un fatto preoccupante, che si scontra con la necessità effettiva dell’adozione di nuovi quadri dirigenti competenti in ambito Ict.

I termini in gioco sono perciò tanti e diventano sempre più rilevanti: si parla di Smart City, Smart Grid, IoT e IoE, tutte aree che implicano la necessità di avere a disposizione sensori, soluzioni di connettività con banda ultra larga, disponibilità dei data center e analisi derivanti dai Big Data prodotte da sistemi di Business Intelligence e di Analytics.

Tutto ciò deve essere sicuro e sono necessari professionisti certificati e competenti che intervengano sui progetti in maniera sistematica e per legge.

L’approccio a questo punto non può che essere culturale: l’ingegnere deve far capire alla società civile l’importanza di tutti questi fattori e del bisogno di dotarsi di una figura, che non può che essere incarnata dall’ingegnere, che agisca su queste tematiche in maniera puntuale e competente.