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Il mondo del lavoro è cambiato: un’analisi Gartner di due anni fa, ancora attuale, parla di un 27% dei lavoratori che lavora mentre viaggia, un 38% che lavora in luoghi diversi dall’ufficio e addirittura un 39% che lavora da casa. Si lavora quindi ovunque, e da più dispositivi, soprattutto mobili (nel 2011 la vendita di smartphone e tablet ha superato le vendite di pc).

In questo scenario, i processi devono poter essere accessibili a tutti mediate tecnologie intuitive e semplici da utilizzare: sempre e ovunque, per agevolare il lavoro e rendere la produzione più efficiente. Per questo il cloud diventa sempre più importante. Tendenza intercettata da Google, che nel 2007 ha lanciato le Google Apps, sviluppate inizialmente per l’azienda stessa e poi rese disponibili all’utilizzo da parte di tutti.

Le Google Apps, suddivise sostanzialmente in quattro categorie (comunicazione, storage e condivisione, collaborazione e gestione), sono dei tool che permettono la comunicazione e collaborazione promuovendo il lavoro contemporaneo sullo stesso documento, velocizzando i tempi e promuovendo un modello di lavoro più produttivo e immediato. Diventa così possibile lavorare in maniera collaborativa, istantanea, intuitiva nello stesso momento e su più dispositivi, all’insegna di una sicurezza che solo il Cloud garantisce.