Tondi, Axitea: “Il 2020 sarà l’anno della piena espansione per piccole e medie imprese. È prevedibile infatti che si diffondano progetti che partono da singole aree di trasformazione (come ad esempio la Collaborazione Unificata e il Cloud, che già hanno raggiunto un più elevato livello di maturità) per allargarsi ad altri domini aziendali”

Maurizio Tondi, Axitea
Maurizio Tondi, Axitea

“La trasformazione digitale ha sicuramente beneficiato, già nel 2019, di importanti iniziative (ad esempio l’Industry 4.0 e il voucher per l’innovation manager per imprese e reti di imprese) che hanno contribuito ad elevare da un lato il livello di attenzione delle aziende, ad avviare dall’altro importanti progetti di reengineering – spiega Maurizio Tondi, CTO, Axitea -. Il 2020 sarà l’anno della piena espansione per piccole e medie imprese. È prevedibile infatti che si diffondano progetti che partono da singole aree di trasformazione (come ad esempio la Collaborazione Unificata e il Cloud, che già hanno raggiunto un più elevato livello di maturità) per allargarsi ad altri domini aziendali. Soprattutto, è auspicabile l’utilizzo della leva trasversale alla trasformazione digitale che è rappresentata dalla sicurezza, in particolare dalla diffusione di iniziative cyber a protezione dei processi critici che vengono man mano digitalizzati”.

Focalizzandoci in particolare sull’Italia “registriamo certamente un progressivo aumento della consapevolezza soprattutto nelle aziende di media dimensione, in primis le aziende manifatturiere che traggono rapido beneficio da progetti di integrazione OT-IT e dall’introduzione di tecnologie IoT a diversi livelli della value chain, dopo un’iniziale concentrazione dedicata solamente alla diffusione di tecnologie wireless in fabbrica. Oggi sono più frequenti processi di automazione e di prima dematerializzazione documentale e virtualizzazione sia a livello server che desktop. In tutte queste trasformazioni di dominio o a livello corporate la disponibilità o il rafforzamento del layer di sicurezza cyber risulterà cruciale per il mantenimento della continuità operativa, spesso minacciata da attacchi informatici”.

Cosa ci aspetta nel 2020? Quali saranno i trend più forti?

“La sicurezza sta attraversando una fase di consolidamento da un lato e di maggiore selezione da un altro. Alla diffusione incontrollata ed inflazionata di tecnologie più o meno innovative, ma spesso fortemente sovrapposte, si passa ad una fase di più marcata valorizzazione della qualità, delle prestazioni e della solidità funzionale. Gli ambiti tecnologici più importanti relativi alla trasformazione della videosorveglianza, all’utilizzo di sensoristica IoT per funzionalità di security, l’evoluzione verso sistemi integrati ed ibridi PSIM-SIEM, l’evoluzione degli EDR, la protezione dei data center e la microsegmentazione”.

Di fronte a queste nuove tendenze Axitea ha risposto “con la progettazione dello sviluppo
dei servizi, delle competenze e degli asset strategici dedicati alla delivery, secondo una strategia a due livelli: servizi specialistici, “innovation driven” dedicati a grandi organizzazioni per integrare la loro capacità con soluzioni customizzate per estendere, moltiplicare ed amplificare le iniziative di trasformazione digitale sia per gli utenti interni sia per il mercato, potenziando il layer della sicurezza integrata; utilizzo massimizzato di piattaforme evolute di artificial intelligence a differenti livelli della catena di delivery ed altre tecnologie innovative nella detection e remediation, per garantire e potenziare l’erogazione H24/365 giorni all’anno di servizi di sicurezza gestita per le piccole e medie aziende, quelle che più di altre richiedono un Global Security Outsourcer in grado di gestire sia istanze e requisiti di sicurezza fisica che vulnerabilità e minacce del dominio IT e cyber”.

In questo scenario quali saranno le nuove sfide per le aziende?

“Una su tutte quella della mancanza di risorse specializzate in innovazione, soprattutto in ambito cyber security. Si tratta di un gap già stimato in qualche centinaio di migliaia di risorse. Iniziative a livello governativo (programmi, agevolazioni, voucher, etc.) ed accademico – con la piena diffusione di master in cyber security – daranno certamente un contributo, ma sicuramente una più allargata e programmata collaborazione con centri di competenza privati, academy ed associazioni presenti sul territorio potrebbe efficacemente contribuire a riempire questo vuoto. Più in generale, le aziende di piccole e medie dimensioni continueranno a confrontarsi con l’opportunità e anche i limiti di una indispensabile strategia di globalizzazione, che impone un allineamento di processi produttivi e distributivi che devono performare ed essere necessariamente messi in sicurezza. Anche “agile computing” e DevOps rappresentano un’opportunità straordinaria che deve però essere gestita attraverso una visione integrata che includa la security “by design”.

Axitea, azienda che opera come Global Security Provider nel virtuoso incrocio tra tecnologie innovative, servizi di vigilanza avanzati e sistemi di protezione fisica e cyber all’interno di un mercato in forte trasformazione, anche per la convergenza tra informatica, telecomunicazioni, controlli, automazione ed Internet of Things, è pronta a sostenere la trasformazione digitale “con una visione di lungo periodo che vede già ora integrati a tutti i livelli dell’organizzazione – dalla vendita al customer care, dalla progettazione alla delivery, al back office – i fondamentali di una convergenza fisico-cyber, che mette a disposizione dei clienti e del mercato in generale un portafoglio di servizi incrementali che permettono alle aziende di avere affiancamenti e competenze in linea con le loro esigenze, come requisiti di protezione e come budget di acquisti. Un approccio modulare per supportare le aziende nei loro percorsi di crescita, di differenziazione e sviluppo dei vantaggi competitivi, che la digital transformation è in grado di abilitare”.

A dare una marcia in più ad Axitea, prosegue Tondi “certamente il fatto di esserci mossi e riposizionati anticipando, e di conseguenza potenziando, i processi chiave, come ad esempio la tendenza verso una sicurezza integrata e gestita, così come la convergenza, non solo tecnologica ma organizzativa e di processo in atto in alcune grandi aziende, verso una Governance integrata, oppure quella relativa alla trasformazione del ruolo stesso di Security Manager. Ciò ha consentito di realizzare significativi vantaggi competitivi, a beneficio dei Clienti e potenzialmente di tutto il mercato indirizzato, rendendo disponibile un portafoglio integrato di servizi basati su tecnologie innovative, a supporto della protezione delle Aziende e della gestione integrata del rischio”.

Per concludere, una panoramica sugli obiettivi per il 2020, che vedono in cima alla lista dei desideri una crescita organica. Conclude infatti Tondi: “Crescere ovviamente! Secondo le direttrici strategiche che abbiamo definito nei diversi mercati che presidiamo dalla media alla grande impresa, nel privato e nel pubblico. La sicurezza integrata è un driver straordinario che abilita lo sviluppo di nuovi servizi”.