Claudio Carnino dice la sua su cosa attende il mondo dell’automazione nel 2019

Nel 2019, se verranno confermati gli incentivi, il Piano Industria 4.0 trainerà ancora il mercato? E quali saranno i settori maggiormente agevolati?

Ne abbiamo parlato con Claudio Carnino, direttore commerciale di Interrol Italia, che ha spiegato come “Gli incentivi al Piano Industria 4.0 hanno indubbiamente dato una mano al mercato ed hanno rappresentato un traino. Le industrie che avevano in animo investimenti hanno spesso anticipato l’operazione. Il mantenimento degli incentivi non può che favorire non soltanto il mercato nel contingente ma rappresentare un volano per le capacità competitive dell’industria nazionale nel futuro. Interroll Italia è stata coinvolta in molti progetti di sviluppo verso Industry 4.0. Il grado di tecnologia ed affidabilità dei nostri componenti e sistemi di movimentazione si integra perfettamente nei progetti di sviluppo tecnologico Industry 4.0. Credo che sia l’intero movimento produttivo nazionale a beneficiare del rinnovo degli incentivi piuttosto che singoli settori.”

Intanto il mondo dell’automazione industriale è in fermento, con nuove tecnologie, come i Big Data e l’Intelligenza Artificiale, che cominciano ad impattare in maniera più decisa sulle modalità di produzione.

“Big Data e AI sono ormai termini consueti nel mondo dell’industria – spiega Carnino -. Sono risorse che sviluppano un mondo produttivo e portano all’aumento esponenziale della qualità, della customizzazione, della precisione e in definitiva della soddisfazione del cliente”.

Come agisce Interroll in quest’ottica? “Anche Interroll attraverso processi di innovazione tecnologica continua utilizza dati generati sugli impianti per una costante miglioria del prodotto e del sistema e delle loro prestazioni. Oggi sempre più è la capacità di interpretare i dati generati da un prodotto o soluzione ad essere la discriminante tecnologica di una novità e della sua applicazione. Interroll sviluppa le proprie innovazioni esattamente partendo dall’analisi degli output. Nel mondo dell’intralogistica, sono convinto, che arriveremo anche all’autoapprendimento, anche se questa è una tecnologia prematura per questo settore in questo preciso momento.”