Vertiv ci spiega come semplificare il processo decisionale, compiendo la scelta migliore per la propria azienda

Vertiv data center

Spiega Vertiv che le opzioni nella scelta del tipo e della quantità di assistenza più adeguate all’infrastruttura critica del proprio data center sono molteplici. Difatti, da un lato, ci sono programmi che comprendono controlli di manutenzione preventiva (PM) regolari, con un servizio di assistenza 24/7, una serie completa di servizi aggiuntivi per le apparecchiature elettriche (scansioni IR, manutenzione di quadri elettrici e test di interruttori magnetotermici primari e secondari), oltre a servizi di ottimizzazione del raffreddamento per gli impianti di condizionamento di precisione. Dall’altro, invece, sono disponibili soluzioni standard che offrono il servizio di assistenza solo quando si verifica un problema. Tra questi due estremi, vi è una variegata quantità di opzioni.

Tuttavia, è importante la scelta di adottare un efficace livello di protezione per le apparecchiature essenziali a mantenere operativa la propria attività. Infatti, se nessuno vuole pagare per servizi di cui non ha bisogno, anche un’assistenza troppo limitata ha un costo in termini di tempi di inattività non pianificati, scarse prestazioni del sistema o inefficienza energetica.

Per rendere più semplice e meno stressante la scelta di avvalersi di determinati servizi, gli aspetti più importanti da considerare sono: comprendere il valore del servizio, calcolare il fattore di rischio e ponderare le conseguenze da affrontare nel caso di guasto dell’apparecchiatura.

In definitiva, dunque, secondo Vertiv i tre interrogativi da porsi per selezionare con maggior sicurezza la migliore copertura di servizio per il proprio data center sono:

1. Quale valore offre il servizio? Gli studi, tra cui quelli commissionati da Vertiv, mostrano che i Service Program di manutenzione preventiva (PM), se implementati in modo corretto da tecnici qualificati, assicurano la massima affidabilità delle apparecchiature del data center, con particolare riferimento a UPS e batterie, impianti di distribuzione dell’alimentazione elettrica e unità di condizionamento di precisione. La manutenzione preventiva regolare, quindi, offre controlli sistematici, rilevando e correggendo tempestivamente i guasti, prima che si verifichino o che possano diventare problemi più gravi, con costosi tempi di inattività. Secondo l’analisi di Vertiv, tale servizio distanzia notevolmente l’intervallo tra due episodi critici nel funzionamento di un’apparecchiatura, rispetto a una macchina senza manutenzione preventiva a cadenza regolare.

Un servizio regolare, quindi, garantisce che le applicazioni critiche rimangano attive e funzionanti, migliora i tempi di attività delle apparecchiature, incrementa l’efficienza energetica e assicura prestazioni del sistema ottimali. Tutti questi vantaggi giustificano il costo del servizio, offrendo un valore superiore rispetto al mero costo richiesto nel contratto.

2. Qual è il fattore di rischio? Stabilito che usufruire di un servizio regolare è importante, occorre altresì chiedersi se sia indispensabile nella propria situazione specifica, valutando il rischio di guasti a cui le proprie apparecchiature sono esposte. Difatti, nonostante la maggior parte dei dispositivi di alimentazione elettrica e condizionamento di precisione possieda requisiti di affidabilità, tutti gli impianti contengono componenti di durata limitata che devono essere sostituiti secondo le indicazioni del produttore. La maggioranza degli interventi di assistenza include ispezioni, test, misurazioni e regolazioni di questi componenti, nonché la loro sostituzione e altre pratiche di manutenzione per conservare l’apparecchiatura in buono stato.

La questione cruciale è decidere la frequenza di questi controlli di manutenzione preventiva, in base all’età e alle condizioni delle proprie apparecchiature, alle raccomandazioni dei produttori, allo stato delle applicazioni, al design dell’installazione e alle condizioni operative reali. Naturalmente, i dispositivi più vecchi che operano in ambienti difficili, come quelli in cui la qualità dell’alimentazione elettrica è costantemente scarsa, sono a maggior rischio di guasto e possono richiedere più controlli di quanto suggerito dal produttore.

3. Quale livello di rischio è accettabile? Una volta stabilito se il rischio di guasto del sistema dell’infrastruttura digitale è alto, basso o intermedio, occorre ponderarne le conseguenze. L’interrogativo da porsi deve portare a queste valutazioni: un’interruzione del sistema rappresenterà soltanto un inconveniente di moderata entità, causando la perdita di uno o due giorni di produttività, oppure comporterà per l’azienda una perdita ingente di entrate, con pesanti conseguenze per i clienti e il brand? Naturalmente, più gravi sono gli effetti causati da un possibile guasto e più importante diventa prevenirlo, investendo in maniera più cospicua in un servizio di assistenza.

Il fattore della ridondanza è altresì importante: disporre, infatti, di più apparecchiature che svolgono la stessa funzione o di data center doppi, riduce le conseguenze negative provocate dal guasto di un’apparecchiatura o di un’intera infrastruttura critica, dal momento che si è già in possesso di una soluzione di backup.

È importante adottare un livello di servizio adeguato alla propria infrastruttura critica

Una manutenzione regolare dell’infrastruttura critica del proprio data center, incluse le apparecchiature di alimentazione elettrica e condizionamento di precisione, può essere preziosa per un’azienda secondo Vertiv. È sicuramente indispensabile collaborare con tecnici qualificati per seguire le raccomandazioni dei produttori, garantendo che i componenti siano testati e sostituiti in modo adeguato. In aggiunta, una qualità di servizio più elevata può essere utile per raggiungere i livelli di disponibilità, prestazioni ed efficienza che sono cruciali per la propria azienda, nonché per incrementare la soddisfazione dei clienti e il successo del business