I progressi nelle tecnologie di raffreddamento tra i temi “caldi” del Data Center Cooling Innovation Forum virtuale di Vertiv

raffreddamento data center

Nel Vertiv Data Center Cooling Innovation Forum svoltosi a dicembre, Vertiv ha analizzato la crescente importanza delle tecnologie di raffreddamento nel mercato in continua espansione dei data center.

L’evento totalmente digitale e disponibile online, ha previsto una tavola rotonda sull’evoluzione delle tecnologie di raffreddamento dei data center e un tour del Customer Experience Center di Vertiv a Padova, composto da sei laboratori che consentono di testare le varie tecnologie disponibili per la gestione termica. Uno di questi ha capacità di raffreddamento fino a 1,5 MW, con un’elevata precisione in un’ampia gamma di condizioni di lavoro, da -10°C a +55°C, anche per le unità adiabatiche.

Come sottolineato da Giordano Albertazzi, Presidente di Vertiv in Europa, Medio Oriente e Africa nel discorso di apertura: «Se nel 2020 ci sono stati dei lati positivi, uno di questi coincide sicuramente con il fatto che, in soli 10 mesi, la pandemia ha stimolato l’accelerazione digitale di 10 anni. Per il nostro settore, tutto questo si è tradotto in una rapida crescita».

Perché innovate il raffreddamento dei data center è così importante

Lucas Beran, Principal Analyst of Omdia, società di ricerca tecnologica, ha affermato che la crescita nel mercato del raffreddamento dei data center è dovuta, in larga misura, al bisogno crescente di capacità di calcolo, nonché alle continue esigenze dei fornitori di servizi cloud e di colocation impegnati nella costruzione di grandi ed efficienti data center.

Una recente ricerca di Omdia ha inoltre rilevato che le tecnologie di raffreddamento sostenibili e innovative, come l’acqua refrigerata, il raffreddamento evaporativo e il raffreddamento a liquido, sono sempre più utilizzate. Il “Data Centre Thermal Management Report 2020”, basato sui dati del 2018 e 2019, indica che Vertiv detiene una quota pari al 23,5% del mercato globale del raffreddamento dei data center, superiore di oltre il 10% rispetto al più vicino competitor.

La ricerca Omdia prevede che si verificherà anche una forte crescita delle forme di raffreddamento a liquido, che potrebbero raddoppiare tra il 2020 e il 2024. Tra queste è presente il “raffreddamento a immersione”, in cui i server e le altre apparecchiature IT vengono immerse in serbatoi con liquido refrigerante, e il “direct-to-chip”, in cui il liquido refrigerante viene immesso direttamente nei chip dei computer presenti nelle apparecchiature dei data center, al fine di mantenerli freddi. 

Nuove tecnologie per una migliore efficienza energetica dei data center

Ancora Lucas Beran, ha affermato che il raffreddamento a liquido può consentire ai data center di diventare carbon neutral ma, per poter essere utilizzata questa tecnologia richiede una forte personalizzazione.

Il consolidamento nel settore dei data center e l’investimento delle aziende per le tecnologie, tra cui i Big Data, i servizi di analitics e l’intelligenza artificiale, indicano un progressivo incremento delle dimensioni dei data center. Beran ha inoltre aggiunto che, nei prossimi tre anni, queste tecnologie ad alte prestazioni comporteranno un aumento degli investimenti destinati ai data center.

Le economie di scala fanno si che vi siano miglioramenti più marcati nell’efficienza energetica. La tecnologia di raffreddamento deve essere interoperabile e sufficientemente flessibile da poter essere scalabile con le esigenze IT dell’organizzazione, non solo nei grandi siti principali, ma nel crescente numero di siti Edge più piccoli, che diventeranno sempre più importanti per gli operatori di telecomunicazioni.

Per Peter Lambrecht, Vice President, Key Accounts Sales of Vertiv in Europa, Medio Oriente e Africa: «Gran parte della crescita di questo mercato è dovuta ai fornitori di data center iper-scala e di colocation, che continuano a costruire e ampliare le loro infrastrutture in tutto il mondo. Il grande è sempre più grande nei data center. Siamo passati da 10-20 megawatt a 100-200 megawatt. Più aumentano le dimensioni, più sono in grado di funzionare in modo efficiente».

Da dove viene l’innovazione del raffreddamento dei data center?

 Nel corso della seconda parte della conferenza, si è discusso e dimostrato alcune delle tecnologie di raffreddamento di Vertiv, tra cui:

  • Raffreddamento ad espansione diretta (che include il nuovo Liebert PDX con compressori a velocità variabile)
  • Raffreddamento ad acqua refrigerata (inclusi le unità di raffreddamento interno Liebert PCW e i chiller Liebert OFC (in foto) e Liebert AFC)
  • Raffreddamento evaporativo (incluso Liebert EFC)

Il progressivo aumento delle dimensioni dei data center impone tecnologie di raffreddamento innovative per ridurre le loro emissioni di carbonio, al fine di raggiungere gli obiettivi di efficienza energetica.

A tale proposito, Roberto Felisi, Senior Director, Global Offering Management Core Systems di Vertiv, ha aggiunto che i refrigeranti rappresentano un “fattore chiave” per la sostenibilità dei data center e, di conseguenza, è importante possedere certificazioni di settore per misurare l’efficienza energetica delle unità di raffreddamento.

Sono state discusse anche altre tendenze del mercato dei data center, come quelle legate alla crescente domanda di data center modulari prefabbricati, che sono più veloci da implementare rispetto a quelli tradizionali.

Ancora Peter Lambrecht, ha affermato che la maggior parte dei data center modulari Edge non disporrà di personale dedicato che vi lavorerà all’interno. Questo significa che dovranno essere monitorati a distanza e che saranno dotati di una tecnologia di auto-riparazione.

L’innovazione è la chiave (soprattutto) nel raffreddamento dei data center

Nella sessione finale, dedicata alle Q&A, i relatori e i partecipanti al forum hanno discusso su come il raffreddamento a liquido possa aiutare i data center a diventare più sostenibili per l’ambiente. I tentativi di concordare gli standard industriali per le tecnologie di raffreddamento, incluso il progetto Open Compute, sono ancora a uno stadio iniziale, ma possono rilevarsi utili al raggiungimento dell’obiettivo.

Nonostante il 2020 sia stato un anno tumultuoso, i relatori e i delegati all’evento sono ottimisti riguardo al futuro delle tecnologie di raffreddamento e del settore dei data center.