Un’indagine sui data center di Forbes Insights e Vertiv rivela che i data center attuali non soddisfano tutte le esigenze

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Forbes Insights e Vertiv hanno realizzato “The Modern Data Center: How IT is Adapting to New Technologies and Hyperconnectivity”, un nuovo report che esamina i risultati di un’indagine effettuata su 150 persone tra executive e ingegneri dei data center di vari settori in tutto il mondo.

Ne emerge chiaro un quadro secondo cui, solo il 29% dei responsabili decisionali dei data center afferma che le strutture attuali soddisfano le loro esigenze e appena il 6% sostiene che i data center vengono aggiornati in anticipo rispetto ai loro reali bisogni.

I risultati dello studio condotto per comprendere in che modo l’IT si adatta alle nuove tecnologie e all’iperconnettività, indicano una mancanza di pianificazione e preparazione per l’odierno ecosistema del data center in evoluzione.

La conferma arriva anche dall’inevitabile contrasto rilevato tra executive e ingegneri: l’11% degli executive afferma che i data center vengono aggiornati in anticipo rispetto alle esigenze attuali, mentre solo l’1% degli ingegneri conferma la stessa posizione.

Tra gli altri risultati significativi emersi dall’indagine, si segnala:

Il 92% dei CIO e CTO afferma che la loro attività imporrà tempi di download e risposta più rapidi nel prossimo futuro.

Il 63% afferma di essere sempre in difficoltà nel soddisfare le esigenze di larghezza di banda.

Sicurezza (45%) e larghezza di banda (43%) sono le due aree che presentano maggiori necessità di aggiornamenti.

Sicurezza (43%), backup e preparazione alle emergenze (33%), capacità di implementare nuove tecnologie (28%) e la larghezza di banda (27%) sono state le funzionalità più comunemente identificate che daranno alle aziende un vantaggio competitivo.

Gli intervistati sono ottimisti sui data center in grado di configurarsi e ripararsi autonomamente. Il 24% ha infatti dichiarato che più della metà dei loro data center sarà in grado di autoconfigurarsi entro il 2025 mentre il 32% ha dichiarato che più della metà dei data center sarà in grado di ripararsi autonomamente.

Come riferito in una nota ufficiale da Martin Olsen, vice president Global Edge Systems per Vertiv: «Poiché il data center moderno si evolve per integrare risorse aziendali, cloud e dispositivi edge, sono necessarie una pianificazione approfondita e una previsione dettagliata al fine di soddisfare i requisiti informatici e gli obiettivi di business. È chiaro, tuttavia, che molte organizzazioni sono rimaste indietro su questo fronte, di conseguenza ci aspettiamo investimenti e attività considerevoli tra le aziende che cercano di recuperare il ritardo e di anticipare i cambiamenti».