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[section_title title=Parte uno]

Professional services, utilities, retail: sono questi i mercati su cui punta maggiormente la divisione ERP di Avanade in Italia, una realtà nata due anni fa ma che presenta tassi di crescita impressionanti, anche grazie alla forte connotazione internazionale del gruppo, una joint venture creata da Microsoft e Accenture.
Punta di diamante della sua offerta è Dynamics AX, una piattaforma che non ha nulla da invidiare a quelle dei concorrenti, ma che anzi si propone come modello di innovatività pronto a cavalcare i nuovi trend del mercato.
Abbiamo incontrato Massimo Raggi, responsabile della divisione ERP di Avanade Italia, per fare il punto della situazione relativamente a una business unit che forse compare poco alla ribalta della stampa, ma che rappresenta un punto di forza strategico nell’economia della società.

Partiamo proprio dal fatto che la divisione ERP è particolarmente strategica all’interno del business di Avanade. Che numeri conta?

La divisione ERP di Avanade rappresenta il primo sistem integrator su scala mondiale che implementa la tecnologia Dynamics AX. Abbiamo oltre 200 clienti attivi in contesti nazionali ed internazionali, circa 450 consulenti dedicati solo ad AX e siamo numeri uno in termini di certificazioni.
Dynamics AX è una piattaforma che è nata più recentemente rispetto a quelle degli altri concorrenti presenti sul mercato ma ha già cominciato ad avere un grandissimo successo, specialmente nei paesi nordici.
In Italia la divisione è nata circa due anni fa e ad oggi conta circa 50 consulenti. Ci appoggiamo inoltre a dei delivery center in tutto il mondo: uno in India, uno a Malaga e uno a Cagliari, ciascuno specializzato su determinate tematiche.

A livello di fatturato Avanade è cresciuta dal 2012 ad oggi di circa il 20% anno su anno. Nell’ultimo anno il tasso di crescita si attesta intorno al 15%, mentre la sola divisione ERP ha registrato un + 150%. Le previsioni parlano di proseguire questo trend per i prossimi due o tre anni.
Come Avanade stiamo gestendo i progetti basati su AX più importanti in Italia e il nostro imprinting internazionale ci spinge ad avere clienti grandi e grandissimi, una solidità che ci permette di crescere nel tempo con numeri importanti come quelli che abbiamo visto.

Parliamo di mercato dei sistemi gestionali: come sta andando allo stato attuale?

Il mercato ad oggi vede molti ERP, alcuni già maturi e implementati da tempo con altissime percentuali di parco installato – SAP e Oracle -. Dynamics AX sta entrando ora prepotentemente sulla scena, presentandosi come una soluzione più innovativa, più economica e ormai matura.
Nel nord Europa già da parecchi anni la nostra piattaforma ha preso piede in maniera importante, principalmente perché si tratta di aree ad alto tasso di innovazione e dove ci sono maggiori capacità di investimento. Ma anche in Italia AX sta entrando in maniera prepotente. Siamo in piena competition con altre soluzioni più mature, principalmente grazie all’elevato grado di flessibilità e copertura di processi di business specifici.
La soluzione è inoltre estremamente agile: Avanade ha maturato una forte esperienza in soluzioni rivolte al business offrendo degli asset sviluppati internamente per coprire in maniera calzante dei processi che difficilmente in passato erano coperti dagli ERP classici, se non con innumerevoli personalizzazioni.
La forza di Avanade sta nella sua vocazione internazionale: abbiamo la possibilità di gestire soluzioni che vanno al di là dei confini dei singoli stati e soprattutto possiamo mettere a fattore comune le esperienze dei colleghi di tutto il mondo.

Su che mercati operate maggiormente?

Operiamo principalmente su tre tipi di mercato: quello dei professional services, delle utilities e del retail, che rappresenta il nostro fiore all’occhiello perché siamo il partner più importante riconosciuto a livello global.
Tra i nostri clienti si possono citare nomi importanti e a questo proposito un progetto molto interessante che stiamo portando avanti su Dynamics AX è quello con RINA, Registro Italiano Navale, con cui stiamo realizzando in ambito professional services una soluzione che verrà implementata e distribuita in oltre cinquanta paesi del mondo e interesserà circa 5mila utenti per costruire in maniera specifica i processi di business in ambito services e i processi di back office di una realtà presente worldwide.

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[section_title title=Parte due]

Focalizziamoci ora sui trend più dirompenti del momento: il Cloud e il dilagare delle app hanno sconvolto il mondo della tecnologia. Dal punto di vista dei sistemi gestionali cosa cambia?

Si tratta di due tendenze che stanno avendo un forte impatto. Naturalmente stiamo scavalcando le strategie di Microsoft in tali aree e stiamo concretizzando una strategia offrendo ai nostri clienti non solo un ERP classico, alla pari di altri, ma un ERP che risulta nativamente integrato con tutto lo specchio tecnologico di Microsoft rivolto al mondo enterprise. Quindi nelle soluzioni che presentiamo ci sono sempre delle componenti di CRM, di business intelligence, di mobile, di collaboration e così via che ci permettono di offrire delle soluzioni molto avanzate.
In ambito cloud dal punto di vista progettuale la nostra piattaforma mette a disposizione un’applicazione dal primo giorno di esercizio senza la necessità di installare, come si faceva un tempo, tutta la suite fisica, fattore che implicava tempi molto lunghi. Oggi partiamo con l’immediata disponibilità della piattaforma sulla nuvola e di lì andiamo a esercitare la nostra delivery.
Ad oggi abbiamo tutti gli ambienti di sviluppo in ambito cloud. Sugli ambienti di produzione abbiamo notato che in Italia le cose stanno cambiando e si sta transitando dal tradizionale al cloud. A livello Europa tutti i progetti vengono già fatti in cloud e Avanade offre anche dei servizi as a service in tale ambito così da permettere al cliente di non affrontare grossi investimenti in maniera immediata.

Passando ad esaminare la domanda, quali sono le esigenze delle aziende in termini di sistemi gestionali? Che richieste avanzano e come Avande risponde a queste richieste?

Avanade si pone con un forte accento di valenza consulting. Nel nostro Dna c’è l’eredità di una delle nostre due case madri: da una parte abbiamo Microsoft e dall’altra Accenture. Quindi abbiamo una forte connotazione di industry e conoscenza del business. La nostra peculiarità sta nel parlare non tanto di progetti tipici di implementazione di un ERP, ma di programmi di trasformazione che vengono analizzati col cliente in ogni aspetto andando a dare del valore aggiunto ai processi di business.
L’inserimento dove è possibile di applicazioni mobile, di reportistiche avanzate per evidenziare immediatamente i Kpi di come il business sta evolvendo e sta performando, creare anche la cultura con un approccio business consulting: questi sono i nostri punti di forza e le nostre leve per vincere la concorrenza.

Prima abbiamo già accennato a Microsoft AX. Quali sono le caratteristiche che la differenziano dalle soluzioni dei concorrenti? Perché sceglierla?

La piattaforma AX è maturata molto negli ultimi anni e si presenta adesso con l’ultima release al 2012 molto completa e assimilabile a quelle già presenti da più tempo.
Ha una copertura funzionale molto estesa, con una copertura su tutti i processi aziendali, sia di front end, che di business, che di back office.
Un particolare accento va posto sull’area retail: è l’unica applicazione che riesce a gestire il processo dalla produzione di un bene o dall’acquisto in caso di commercializzati fino alla cassa negozio, gestendo tutta la catena distributiva della rete di negozi. Uno dei vantaggi di Avanade è proprio quello di realizzare delle soluzioni retail avanzate in grandi contesti internazionali.
Altri punti di riferimento sono la classica gestione di tutto ciò che nella supply chain integrata o manufacuring avanzato da cui nasce l’applicazione va a corollario delle piattaforme più datate, ha una forma di business intelligence già incorporata che ci dà la possibilità di avere un data warehouse integrato che va a utilizzare i dati del transazionale senza replicarli e a corollario altre funzionalità legate allo human capital, dove altre soluzioni hanno delle componenti esterne, e siamo molto avanti nel project accounting, cioè nel controllo avanzato delle commesse per le aziende di servizi.
La soluzione piace anche perché ha un approccio al licensing che è rivolto allo user, quindi è tranquillamente scalabile permettendo di partire con un utente fino ad arrivare ad infiniti: non ci sono limiti grazie all’architettura e questo rende molto favorevole per le aziende il fatto di fare dei proof of concept, degli esperimenti per andare a coprire certi processi specifici per poi crescere enormemente l’applicazione e andare a coprire altri processi.

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[section_title title=Parte tre]

Ricollegandoci a quello che abbiamo detto all’inizio sembra che il mercato dei gestionali al momento sia abbastanza maturo, saturo. Quindi dove pensate di andare a prendere nuovi clienti?

Il mercato è saturo se si guardano i processi tradizionali. Le applicazioni che ad oggi sono presenti sul mercato ormai sono equiparabili sui classici processi finance, di controlling, acquisti, vendite e promozioni. In realtà le aziende stanno cambiando enormemente il modo di operare il business ed inventano ogni giorno un modello diverso.
Il business richiede modelli di vendita differenti. C’è una complessità crescente e la volontà di aprire sempre più su mobile o collaboration. Le vecchie applicazioni non sono in grado di sostenere tutto ciò, se non andando a complicare di molto la mappa applicativa. Noi ci troviamo di fronte a dei clienti che hanno maturato la scelta degli ERP 15 anni fa, quando c’è stato il boom, ma ad oggi sono grandi i limiti che si trovano ad affrontare nello sviluppare su una piattaforma preesistente e pertanto vanno nella direzione di cercare qualcosa di nuovo. Magari si rivolgono inizialmente a dei processi di business specifici ma con l’obiettivo di cambiare poi l’intera applicazione.
I nostri clienti tipici arrivano ancora da un parco applicativo datato, AS400 based o custom based, oppure da piattaforme SAP o Oracle datate. Noi conosciamo bene queste applicazioni e proponiamo un approccio innovativo sia dal punto di vista tecnologico che consulenziale.

Per concludere qualche previsione sul 2015. Ha detto all’inizio che mirate a mantenere il tasso di crescita che avete registrato negli ultimi anni…

Proprio così. Stiamo consolidando un team che è in forte crescita e ha bisogno di rafforzare molto la sua presenza e efficientare la modalità di delivery e fortunatamente abbiamo alle spalle un network internazionale che ci dà questa garanzia.
Come evoluzione di business miriamo a consolidare le soluzioni che abbiamo da offrire nell’ambito dei professional services da un lato, mentre dall’altro stiamo lavorando molto a una soluzione relativa al mercato delle utilities che stiamo introducendo per la prima volta sul mercato italiano, andando a localizzare un verticale di AX chiamato MECOMS, sviluppato in Belgio.
Il mercato delle utilities in Italia è molto importante perché vede delle piattaforme molto datate e la presenza di innumerevoli nuovi player che operano in quel mercato ci posiziona come una valida alternativa da tenere in considerazione rispetto alle soluzioni di vecchia generazione. Offrendo con questa soluzione verticalizzata tutte le aperture che la piattaforma Dynamics AX consente dal punto di vista del cloud, del mobile, della collaboration e così via.
Terzo asse della strategia è quello di entrare ulteriormente nel mercato retail, dove in Italia c’è un grande potenziale, sia nella gestione degli store sia nelle attività di retail classico.
Riscontriamo un grande fermento e questo ci dà un grandissimo entusiasmo. Possiamo offrire delle soluzioni ad ampio spettro con tutte le migliori tecnologie che Microsoft ci mette a disposizione, un fatto molto apprezzato dai clienti che stanno tentando di svecchiare le loro macchine applicative.