
Il tema della Networked Economy è stato al centro dell’edizione 2014 del SAP Executive Summit. Si tratta infatti di un fenomeno d’interesse per le imprese e la società e ha assunto una dimensione globale di fronte alla quale le organizzazioni sono chiamate ad aprire i propri orizzonti per cogliere gli stimoli che provengono dai mercati interni, internazionali e dalle nuove economie emergenti, oltre che per sviluppare nuovi paradigmi che cambieranno posizionamenti e strategie e introdurranno nuovi modelli di business.
“Nella Networked Economy siamo tutti interconnessi: persone, imprese, società. Si affievoliscono i confini tra la sfera personale e professionale, tra aspetti pubblici e privati. Cambia il modo di lavorare e di vivere. Individui, imprese e società sono tutti collegati e interdipendenti”, ha commentato Luisa Arienti, Amministratore Delegato di SAP Italia. “Per cogliere tutte le opportunità che questo scenario ci offre è necessario attivare nuovi modelli di business e strutture aziendali capaci di attrarre collaboratori di talento e coinvolgere nuovi consumatori. La tecnologia è ciò che ha determinato questo grande cambiamento socio-economico e rappresenta lo strumento in grado di gestirlo con successo”.
Oggi la convergenza di grandi fenomeni tecnologici – come il cloud computing, la mobilità e i social network – ha aperto la strada a una nuova cultura della collaborazione che abilita la Networked Enterprise. Come dichiarano i dati ISTAT (febbraio 2014), il 55% della popolazione sopra i 6 anni naviga in Internet: questo significa che è già nata una popolazione digitale composta da clienti e cittadini che interagiscono con aziende e amministrazioni pubbliche secondo modelli relazionali diversi rispetto al passato.
La Networked Economy si articola sostanzialmente in tre dimensioni, che aprono le porte a modelli di business diversi:
- Customer network – Nel contesto della Network Economy è possibile sviluppare la relazione con il cliente adattandosi al comportamento d’acquisto e alle preferenze del cliente stesso: questo rivoluziona il modo di interagire con i clienti, facendo leva sulla potenza dei social network, del mobile e della multicanalità. La sfida per il futuro è quella di andare oltre il tradizionale CRM, combinando i dati provenienti dai sistemi di transazione (CRM/ERP/SCM) con quelli forniti da fonti esterne (profili social, analisi di opinioni, principali trend di mercato) per rivoluzionare l’interazione con i clienti;
- Industrial network – La Network Economy consente di estendere i processi e i sistemi aziendali a fornitori e partner, operando all’interno di un ambiente cui essi stessi sono collegati per dialogare con una rete di potenziali clienti. Si tratta di un ambiente in cui chi compra può scoprire in maniera più efficace ed efficiente nuovi fornitori, passando da una logica di prodotto a una logica di servizio;
- Employee network – Trasferire il modello dei social network in azienda, per cambiare il modo in cui sono gestiti i flussi d’informazione interni: il nuovo orientamento implica un graduale passaggio dai processi tradizionali per la gestione del personale a un concetto di Enterprise Social Collaboration.
In questo contesto, lo sviluppo della Networked Economy si scontra oggi, purtroppo, con il limite rappresentato dalla complessità dell’Information Technology, che tocca le aziende di qualsiasi settore e dimensione: infrastrutture stratificate, proliferazione di applicazioni personalizzate, sistemi non integrati. Gli investimenti per la gestione e il mantenimento di questi ambienti complessi sono elevati e drenano risorse che le aziende potrebbero destinare all’avvio di progetti innovativi.