Nonostante un terzo della forza lavoro opererà in mobilità, poche aziende hanno implementato strategie complete a supporto dei lavoratori mobili

ICT

[section_title title=Adattarsi al cambiamento in un mondo virtuale]

A cura di Michiel von der Crone, Field Advisory Services Team Director, EMEA, CommVault 

Non dovrebbe sorprendere che l’impatto tecnologico principale sui dipartimenti IT nel 2013 sia stato causato da Mobile e Big Data. Entrambe le problematiche hanno dominato le conversazioni nell’arena dello storage lo scorso anno e, considerato che il numero dei dipendenti che lavorano da remoto è in continuo aumento, è molto probabile che il 2014 vedrà sempre più aziende in difficoltà nel fronteggiare grandi volumi di dati. Parimenti impegnativo sarà fornire protezione e accesso sicuri a informazioni potenzialmente riservate ma senza dubbio di valore, generate su un numero crescente di dispositivi mobili.

Con approssimativamente un terzo della forza lavoro globale in procinto di diventare mobile (entro il 2015 secondo l’analisi IDC, Worldwide Mobile Worker Population, 2011-2015), è chiaro come il BYOD abbia creato un’ampia richiesta da parte di utenti finali di accedere ai dati da qualunque dispositivo e beneficiare della collaborazione e della condivisione di informazioni indipendentemente da dove si trovano.

La quantità di dati attualmente contenuti nei dispositivi mobili sta tuttavia spingendo le aziende a riconsiderare il modo in cui questi vengono acquisiti, conservati e recuperati in modo sicuro per ottenere da essi ancora più valore, nel rispetto della compliance. Gartner ha infatti suggerito di recente nel suo report ‘BYOD is an application strategy, not just a purchasing policy’ (novembre 2013) che ciò di cui si ha bisogno è un computing di “classe globale” – “un approccio alla progettazione di architetture e sistemi che estenda i processi di calcolo oltre l’azienda e nelle culture dell’utente finale, del lavoratore mobile e de business partner”.

Detto questo, sembra inoltre che poche aziende abbiano concepito o implementato strategie complete a supporto dei lavoratori mobili o abbiano già posto in essere delle misure per assicurare i backup regolari dei dispositivi mobili. La protezione dell’accesso a dati sensibili e l’offerta di un’alternativa all’archiviazione dei dati aziendali su dispositivi locali o rimovibili sono problematiche fondamentali che vanno indirizzate senza esitazione.

Ci si affida molto a servizi cloud come Box e Dropbox per raccogliere e condividere informazioni in tutta l’azienda, attività che però crea dei grattacapi all’IT.  Provare a utilizzare un prodotto consumer in ambiente enterprise fa sì che inevitabilmente la gestione mobile rimanga al di fuori del controllo e della visibilità del dipartimento IT, e di conseguenza importanti dati aziendali rimangono senza protezione. Da un’altra prospettiva, sono dati essenzialmente “persi” per tutti i dipendenti ai fini della collaborazione e della condivisione di informazioni.

Per cui, mentre l’enfasi nel 2013 poteva essere incentrata sulla creazione di strategie per una moderna gestione dei dati, la priorità nel 2014 deve essere la sincronizzazione dei file e la preparazione per metodi di conservazione automatica al fine di ridurre il rischio di perdite di dati.

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