Scoperto Simplocker, malware che cifra i file presenti sulla memoria SD. 16 euro la richiesta di riscatto, la maggior parte delle volte spesi inutilmente

I cyber criminali stanno cavalcando sempre di più i nuovi trend tecnologici. Uno su tutto il mobile e in particolare la diffusione dei dispositivi Android. Lo testimonia il crescente numero di malware diffusi proprio su tali dispositivi. Ne è un esempio Simplocker, il nuovo ransomware scoperto da ESET e destinato ai dispositivi che montano il sistema operativo di Google.

Simplocker, attraverso la crittografia, blocca i dati presenti sulla card SD del device, richiedendo un riscatto per liberarli. Attraverso l’algoritmo AES i criminali riescono infatti a criptare i file in formato jpeg, jpg, png, bmp, gif, pdf, doc, docx, txt, avi, mkv, 3gp e mp4.

Dopo la comparsa di un messaggio in russo, il malware richiede circa 16 euro (il controvalore di 250 Hryvnia, la moneta ucraina), pagabili attraverso il sistema non rintracciabile MoneXy. Dopo la ricezione della somma, gli hacker, teoricamente, sbloccano il dispositivo entro le 24 ore successive. Teoricamente perché, nella maggior parte dei casi i criminali non fanno quanto dichiarato e l’utente vede così persi tutti i propri dati.

Il codice del malware è stato identificato nell’app Sex xionix che, ovviamente, non si trova sul Google Play Store. È pertanto opportuno installare applicazioni da store certificati, utilizzare antivirus ed effettuare costanti backup.