Un’approfondita analisi condotta da Giulio Destri su come affrontare le problematiche di gestione di infrastrutture IT basate su software open source

L’open source

[section_title title=La soluzione è open source? Parte 1]

Da anni ormai si sente parlare dell’adozione di software open source come la panacea di tutti i mali, come un importante scelta politica… Ma è veramente così? Esempi di salti nel buio legati a scelte di open source hanno dimostrato la non verità di queste affermazioni.
Il software open source è una realtà valida, spesso produce risultati migliori di alternative proprietarie. In particolare nel settore delle infrastrutture IT, principalmente grazie al sistema operativo Linux, si sono raggiunti i risultati migliori. I risultati si possono raggiungere solo attraverso una rigorosa governance ed un rigoroso management dei sistemi. In questo articolo sarà presentata una metodologia di gestione di infrastrutture IT basate su Linux, valida per tutti gli stadi del ciclo di vita, ottenuta a partire dagli standard ITIL e COBIT. 

Governance e management dei sistemi informativi

La governance di un’azienda deve garantire che gli obiettivi dell’organizzazione siano ottenuti attraverso la valutazione dei bisogni, delle condizioni e delle opzioni di tutti gli stakeholder,  impostando le linee guida attraverso la prioritizzazione e le decisioni, monitorando le performance e la compliance rispetto agli obiettivi prestabiliti [1]. I sistemi informativi sono oggi un componente fondamentale di qualsiasi azienda od organizzazione. Praticamente tutte le attività amministrative e di produzione oggi sono assistite dall’IT e quindi sono da essa rese possibili. La governance si estende quindi direttamente anche nei sistemi informativi e deve essere supportata da un buon IT management, che  deve pianificare, definire ed eseguire e controllare le attività in allineamento con l’IT governance per ottenere gli obiettivi richiesti dell’organizzazione [1].

Occuparsi della governance di un sistema informatico significa fare le scelte opportune per garantirne il costante funzionamento, mantenendo la qualità adeguata dei servizi erogati, in conformità con le esigenze del business ed istituzionali, coerentemente con i criteri di economicità e di budget. Quindi serve fare le scelte opportune, sia in ambito strategico, sia in ambito tattico.
I sistemi informatici, la componente tecnologica dei sistemi informativi, sono complessi. In più, le tecnologie sono in rapida evoluzione e anche le esigenze del business possono cambiare con estrema rapidità (basta pensare al caso della fusione di due aziende). I sistemi informativi nel loro insieme poi sono composti da persone (con gli skill hard e soft, con le dinamiche di gruppo relative…) , e dalle regole, dai processi, dalle procedure operative. Sono quindi estremamente complessi. Per poter ottenere la loro governance ed il loro management occorrono metodologie rigorose di analisi ed organizzazione.
In quanto segue vengono applicati i principi base degli standard internazionali COBIT [1], ITIL [2] e TOGAF [3].
Secondo ITIL l’unità di base con cui definire una architettura è il servizio, inteso come un modo per fornire valore ai clienti senza che questi si assumano costi e rischi. Un servizio IT può essere definito come un insieme di funzioni fornite attraverso sistemi IT nel supportare una o più aree di business (dipartimenti, agenzie, reparti, ecc.). Può essere costituito da software, hardware e mezzi di comunicazione, ma il cliente/customer e utente/user lo percepisce come una unica entità (visione end-to-end). Ad esempio, come riportato in figura 1, il servizio di posta elettronica è garantito dal contributo di molti elementi software ed hardware, fra cui i programmi server SMTP/IMAP/POP, il servizio di directory che contiene l’archivio degli indirizzi, i computer server che li ospitano, il sistema di storage che contiene le caselle di posta, ecc… Ma il cliente, che vede le cose dall’esterno, ignorando tutti questi dettagli, si lamenta solo che la posta non funziona.

Soluzione open source 1

Per permettere il funzionamento ottimale del servizio occorre quindi conoscere e governare tutti i componenti che contribuiscono al servizio. E tutto questo va ordinato con un’opportuna architettura [4]. Continaure a leggere nella pagina succecssiva