Il proximity payment è utilizzato in quasi egual misura da uomini e donne, e per i giovanissimi è ormai una pratica quotidiana

I macro-trend dei mobile & proximity payments

L’Ufficio Studi di Hype – la soluzione di light banking per la gestione del denaro attraverso app mobile – ha realizzato uno ricerca sull’utilizzo di mobile & proximity payments da parte dei suoi oltre 700 mila clienti attivi. Lo studio vuole misurare i macro-trend che stanno caratterizzando l’evoluzione del mercato dei pagamenti e, in generale, delle abitudini nella gestione del denaro.

L’Osservatorio Mobile Payment&Commerce del Politecnico di Milano sul 2018 ha identificato il segmento di Mobile Proximity Payment come quello a più alto tasso di crescita nell’ambito dei pagamenti innovativi, con un +650% in valore rispetto all’anno precedente e un totale di oltre 15,6 milioni di transazioni effettuate in negozio con lo smartphone. Di queste, 441.000 sono state effettuate da Hypers (+ 249% primi 4 mesi 2018 vs primi 4 mesi 2019), segno di come gli utenti della piattaforma siano attenti e pronti a reagire ai nuovi trend.

I dati elaborati dall’Ufficio Studi HYPE relativi al 2018, infatti, evidenziano come il trend di utilizzo di Mobile Proximity Payment da parte dei clienti Hype confermi e sostenga la tendenza generale:

  • 441 mila le transazioni nel 2018
  • 402 mila le operazioni effettuate da inizio anno, + 249% rispetto ai primi 4 mesi 2018
  • l’importo medio delle singole transazioni è di poco inferiore ai 20 euro
  • Il 41% delle operazioni effettuate riguarda acquisti presso supermercati, mentre per un ulteriore 40% si tratta di pagamenti effettuati presso ristoranti e bar
  • Il proximity payment è utilizzato in quasi egual misura da uomini e donne
  • Per i giovanissimi è ormai una pratica quotidiana

Come sottolinea Antonio Valitutti, General Manager di Hype, “il 2018 è stato l’anno del boom in Italia per il Mobile proximity payment. Quello che notiamo dall’analisi dei nostri oltre 700 mila clienti è la crescita del numero di transazioni, mentre l’abbassarsi del valore di queste dimostra come questo sistema stia diventando uno strumento di utilizzo comune, sempre più diffuso tra i clienti di tutte le età, in particolar modo dai giovanissimi. Questa tendenza conferma il valore di strumenti come Hype nel permettere una gestione del denaro quotidiana tramite mobile più semplice e immediata.”

Chi e quanto spende?

Sappiamo che la soluzione Hype è molto amata dai giovani: l’età media degli Hypers è di 33 anni e la crescita della clientela è trainata dagli utenti tra i 18 e i 29 anni (che solo nel 2018 sono aumentati del 300%). Sono proprio loro, la GenZ, in cerca di innovazione, velocità e sicurezza, a utilizzare con maggior frequenza la funzionalità di pagamento via mobile nei negozi.

Uomini e donne sono attivi in egual misura, anche se su una spesa media di circa 20€, gli uomini contribuiscono con uno scontrino medio di 23,79€, mentre le donne con uno scontrino medio di 17,43€. Analizzando lo scontrino per fasce d’età emerge inoltre un dato particolarmente interessante: se i giovani e giovanissimi ricorrono infatti ai pagamenti via app nei negozi più frequentemente, ma per acquisti con importi molto bassi (confermando quindi un trend che nel lungo periodo farà di queste innovative soluzioni la vera alternativa al contante di uso quotidiano), via via che si sale nelle fasce di età si registra una decisa progressione della spesa media, che passa dagli 8,81€ degli Hypers under 18 agli oltre 64€ degli over 60.

Si tratta certo di un dato la cui lettura immediata rimanda alla maggiore disponibilità economica dell’utente, ma che segnala anche un importante elemento di tendenza che smentisce molta della narrazione comune sul rapporto tra generazioni e tecnologia. Se è vero infatti che i Millennials e GenZ costituiscono una fascia di consumatori che vivono in maniera naturale l’approccio alle nuove tecnologie di pagamento, i dati Hype danno la conferma del fatto che anche chi non è un nativo digitale, una volta provate soluzioni più evolute, supera la barriera della diffidenza e non ha timore a utilizzare strumenti di pagamento innovativo via app e smartphone, anche per transazioni di importi significativi.

Dove?

L’ultima importante conferma di quanto gli Hypers stiano modificando le loro abitudini di pagamento ce la offre la fotografia delle destinazioni di spesa, il “dove” si spende: il 41% delle transazioni è stata registrata nei supermercati e negozi di alimentari, il 40% tra ristoranti, bar e anche discoteche, il restante 20% delle transazioni si suddivide tra mezzi di trasporto, negozi di abbigliamento, stazioni di servizio, farmacie e cosmesi. Luoghi in cui si sviluppa la quotidianità, così come quotidiano è diventato il ricorso ai mobile payments.

Il contante

La digitalizzazione del contante è un processo che può generare molti benefici per i privati, in termini di comodità, per i commercianti, in termini di abbattimento dei costi di gestione e sicurezza, e per il Paese, in termini di tracciabilità delle transazioni. Sempre l’Osservatorio Mobile Payment del Politecnico di Milano stima che nel 2021 si potrebbero movimentare complessivamente in Mobile Proximity Payment tra i 5 e i 10 miliardi di euro. Il processo sembra dunque partito anche se c’è ancora molto da fare per raggiungere il traguardo.

I dati Hype sull’utilizzo del mobile proximity payment

  • Numero transazioni in Mobile Proximity Payment attraverso HYPE: 441.080
  • Importo medio: 19,58 euro

Tipologie di acquisto fatte con Proximity (percentuale sul totale transazioni)

  • Supermercati/alimentari: 41%
  • Ristoranti/bar/discoteche: 40%
  • Abbigliamento: 4%
  • Mezzi di trasporto: 4%
  • Stazioni di servizio: 3%
  • Farmacie: 2%
  • Cosmesi: 1%

Importo medio di transazione per fasce d’età

  • under 18: 8,81 €
  • 18-29: 16,59 €
  • 30-39: 30,57 €
  • 40-49: 41,23 €
  • 50-59: 47,33 €
  • over 60: 64,12 €

Importo medio di transazione per genere

  • uomini: 23,79€
  • donne: 17,43€