Da uno studio di Qonto emerge che le aziende italiane preferiscono la fatturazione digitale per semplicità di conservazione, condivisione e sostenibilità.

Fatturazione digitale

La fatturazione digitale in Italia sta rapidamente contribuendo al processo di digitalizzazione e modernizzazione delle imprese, favorendo allo stesso tempo lo sviluppo di un ecosistema commerciale sempre più trasparente e affidabile per tutte le parti coinvolte. Dal 1° luglio, la fatturazione elettronica è obbligatoria anche per i professionisti a regime forfettario. Ma a che punto sono le imprese italiane? Quasi il 79% delle PMI italiane si dice pronta a privilegiare l’utilizzo di un servizio di banking che prevede l’emissione di fatture elettroniche. È quanto emerge da una recente indagine di scenario su un campione di oltre 1000 PMI italiane, condotta da Qonto, soluzione di business finance management.

L’aggiornamento della normativa come si muovono le aziende italiane

Secondo i dati di Qonto, in Italia tra le categorie più inclini ad adottare un conto business che preveda la possibilità di emettere fatture elettroniche spiccano le imprese che operano nel settore IT & Telecomunicazioni (circa il 90% del campione indagato) e le imprese che hanno meno di 10 anni di vita (l’83%).

Non solo. L’indagine di Qonto rivela che già a giugno 2022 circa il 96% le imprese italiane aveva già adottato la fatturazione digitale. Un dato che conferma la bontà del servizio, al di là degli obblighi di legge, e che risulta in linea con i dati diffusi da IDC Italia nel dicembre 2021, secondo cui già sette mesi fa il 46% delle aziende che non avevano l’obbligo di fatturazione elettronica ha poi comunque deciso di utilizzarla.

Le imprese italiane e la fatturazione elettronica: I benefici già visibili e i dati

La fatturazione digitale offre numerosi vantaggi interessanti, tra cui la possibilità di risparmiare o eliminare totalmente la carta, la capacità di gestire in maniera più rapida la documentazione risparmiando tempo e riducendo il rischio di perdere documenti e la semplificazione degli adempimenti fiscali.

In particolare, per oltre il 50% delle imprese intervistate uno dei principali benefici è la conservazione legale delle fatture attive e passive, che permette di eliminare la conservazione cartacea. Tale percentuale cresce sensibilmente, arrivando a sfiorare il 55%, per le imprese tra i 10 e i 50 dipendenti.

Al secondo posto tra i principali vantaggi della fatturazione digitale percepiti dalle aziende, la semplificazione della condivisione di fatture con clienti e fornitori, un beneficio indicato dal 47% delle imprese (il 53% di quelle al di sotto dei 10 dipendenti). Terza in classifica, la semplificazione degli adempimenti fiscali, ritenuta un vantaggio reale per il 43% delle imprese e da circa la metà (il 47%) delle PMI tra 50 e 250 dipendenti.

Dall’ecosostenibilità all’efficienza, il passaggio al digitale semplifica la vita alle aziende

Fra gli aspetti meno evidenti ma più apprezzati della fatturazione digitale rientra l’ecosostenibiltà: niente carta, meno spostamenti e spazi per raccogliere le fatture. In breve: si riducono i costi di stampa, l’invio di documenti fisici e di archiviazione. Dai dati raccolti per area geografica, emerge inoltre che sono le imprese basate nel Sud Italia e nelle isole a essere le più attente all’aspetto dell’ecosostenibilità, rispetto a quelle nel Nord e Centro Italia, con oltre il 17% delle PMI che indicano questo fattore tra i principali benefici della fatturazione elettronica.

Il vantaggio più evidente che salta subito all’occhio è l’efficienza: intuitiva e precisa, la fatturazione digitale permette di risparmiare tempo, i processi diventano più fluidi anche perché la condivisione degli aggiornamenti è sempre possibile, da qualsiasi luogo e da qualsiasi dispositivo. Basta attivare adeguati processi di automazione per archiviare e tenere nel giusto ordine le fatture e di conseguenza mantenere e accrescere l’efficienza e l’efficacia della gestione contabile.