La libreria online si sente penalizzata nelle ricerche effettuate sul motore di ricerca. “Ci stanno fortemente danneggiando”

telemarketing indesiderato

Ritenendosi danneggiata da Google, Unilibro, libreria online attiva sin dal 1999, ha depositato un ricorso cautelare per chiedere un provvedimento d’urgenza nei confronti del motore di ricerca. Secondo l’Azienda italiana, infatti, la Multinazionale non ha mai risolto una serie di anomalie che hanno caratterizzato i suoi risultati di ricerca organica, penalizzando fortemente Unilibro nel corso del tempo.

Ma cosa è successo?

In forte crescita fino ad Aprile 2010, quando Unilibro rappresentava il secondo sito del settore in Italia, la Libreria online ha poi iniziato, nonostante i positivi trend generali, una lenta discesa, che alcuni anni dopo ha fatto comprendere al management che qualcosa non funzionava a dovere.

In prima battuta le cause furono attribuite a problemi d’indicizzazione con Google, quindi, si decise di affidarsi ai migliori esperti SEO (Serch Engine Optimization), che non riuscirono però a invertire la tendenza, anzi, si convinsero che i problemi potessero risiedere in Google.

Superato lo stupore iniziale, Unilibro ha, quindi, iniziato una fase di raccolta d’informazioni e prove, avvalendosi anche in questo caso dei migliori tecnici specializzati, lo Studio Legale Fioriglio-Croari, cui è stato affidato il delicato compito di intraprendere una delle prime cause giudiziarie al mondo sul cuore del motore di ricerca Google, in cui si sta svolgendo una consulenza tecnica d’ufficio proprio su di esso.

L’Avvocato Gianluigi Fioriglio che, insieme al collega Avvocato Giuseppe Croari, in qualità di esperti di diritto dell’informatica, si sta occupando del caso, ha affermato: “I test effettuati hanno immediatamente evidenziato che qualcosa negli algoritmi di Google probabilmente si comportava in modo anomalo. Solo per fare un esempio, nel momento in cui si digitava sul motore di ricerca ‘Unilibro + il titolo di un libro’, i risultati mostravano sempre ai primi posti le pagine di un’altra libreria online, circostanza poi risolta in corso di causa. Ulteriore esempio di anomalia evidenziata dai test condotti e presente ancora tutt’oggi“, prosegue l’Avvocato Gianluigi Fioriglio, “è poi quella concernente i ‘risultati omessi’, poiché ritenuti poco rilevanti o duplicati. Per quanto riguarda Unilibro, infatti, le percentuali di omissioni dalle pagine di Google, a parità di titoli ricercati, arrivano oggi al 50% circa, mentre per alcuni siti del settore si fermano attorno al 15%.

La spiegazione più plausibile emersa dall’analisi tecnica effettuata è che Google abbia, per qualche ragione, considerato Unilibro “assimilata” a un’altra libreria online, motivando il perché fosse quest’ultima (a sua insaputa) a essere nettamente avvantaggiata sulle ricerche organiche rispetto a Unilibro.

Malgrado numerose segnalazioni, scambi di missive e un incontro tra le parti, Unilibro è stata costretta a rivolgersi al Tribunale Civile di Bologna e oggi il procedimento giudiziario si avvia verso le battute finali.