Turismo, sicurezza e mobilità urbana primi ambiti di sperimentazione della rete mobile di quinta generazione

Fastweb ed Ericsson hanno acceso oggi il primo segnale 5G a Roma, nel Municipio IV, con una demo di realtà virtuale presso la Biblioteca Fabrizio Giovenale. Una prova dal vivo che ha permesso di dimostrare le potenzialità della rete di quinta generazione in termini di capacità di trasmissione, diminuzione della latenza, e direzionalità del segnale sugli utenti in movimento.

L’attivazione del primo segnale 5G nella nostra città si realizza a soli cinque mesi dal lancio del progetto #Roma5G. Questa è la dimostrazione dell’impegno costante dell’Amministrazione capitolina sul fronte dello sviluppo delle nuove infrastrutture tecnologiche, nella consapevolezza del fatto che queste costituiscono un fattore abilitante per attrarre investimenti sul territorio, migliorare e ampliare i servizi al cittadino, contestualizzarli al territorio, offrendo possibilità di sviluppo locale e di riqualificazione anche di aree urbane periferiche”, dichiara la Sindaca di Roma Virginia Raggi.

Con il progetto #Roma5G intendiamo attrarre le eccellenze di settore per fare di Roma un laboratorio nazionale di innovazione nel quale sperimentare soluzioni innovative in grado di migliorare il modo di vivere la città, con il coinvolgimento di una varietà di soggetti, quali ad esempio le municipalizzate, le industrie, i cittadini, gli sviluppatori e i centri di ricerca”, commenta l’assessore a Roma Semplice Flavia Marzano.

Nel corso della conferenza stampa è stato mostrato dal vivo il funzionamento di alcune applicazioni legate alla realtà virtuale, con la trasmissione di un video in alta qualità e la fruizione attraverso speciali visori di un video immersivo della città di Roma realizzato con la tecnica della ripresa a 360 gradi.

Contestualmente è stato illustrato il percorso di innovazione, gli ambiti individuati per la sperimentazione della rete mobile 5G e gli scenari applicativi che potranno essere sviluppati già a partire dalla seconda metà del 2018 sulla base delle disponibilità e delle autorizzazioni necessarie da parte di tutti i soggetti coinvolti.

Il primo ambito sarà relativo alla valorizzazione del patrimonio culturale e artistico della Capitale a supporto del turismo: saranno individuati siti archeologici o ambienti museali in cui arricchire l’esperienza del visitatore attraverso applicazioni di realtà virtuale e realtà aumentata, che consentiranno in alcuni casi la ricostruzione di ambienti non più accessibili o esistenti.

Il secondo ambito di sperimentazione riguarderà lo sviluppo di servizi di nuova generazione legati alla sicurezza, con soluzioni innovative di telesorveglianza ad altissima definizione.

Il terzo ambito è quello della mobilità urbana, con lo sviluppo di applicazioni sia per i servizi di tracciamento automatico del viaggioper nuovi modelli di tariffazione e di informazione ai viaggiatori sui mezzi pubblici – sia per la telemetria in tempo reale della diagnostica di bordo e l’analisi predittiva dei guasti.

Come emerso dal recente report “Merged Reality” di Ericsson, turismo e mobilità sono proprio tra gli ambiti che, secondo 6 consumatori italiani su 10, saranno modificati profondamente dalla fusione tra Realtà Virtuale e Realtà Aumentata nella nostra quotidianità: per il 21% degli italiani intervistati sarà possibile esplorare le destinazioni tramite mappe che integrano informazioni accessibili in Realtà Aumentata e per il 25% si potrà viaggiare virtualmente insieme ad altre persone. Affinché ciò accada, serve migliorare i tempi di risposta delle reti di telecomunicazioni mobili e, in questo, il 5G può giocare un ruolo importante.