Il 40% dei manager impiega più di un’ora al giorno in viaggio, mentre uno su cinque spende oltre il 10% della sua retribuzione per i costi di trasporto. La soluzione? L’adozione di forme di lavoro più smart e flessibile

smart working

Il 40% degli italiani impiega più di un’ora al giorno in viaggio lungo il tragitto dalla casa al luogo di lavoro, mentre uno su cinque spende oltre il 10% della sua retribuzione per i costi di trasporto. Sono questi i numeri più clamorosi che emergono da due ricerche Regus, la prima condotta a livello internazionale nello scorso mese di luglio su un campione di 22.000 manager e professionisti in 100 paesi e la seconda compiuta su un campione globale di 44.000 manager e professionisti nello scorso mese di gennaio 2015.

Più in dettaglio, solo per il viaggio di andata il 27,8% degli intervistati impiega meno di 15 minuti, il 31,3 % (la maggioranza) riesce a rimanere entro la mezz’ora, mentre il 21,10% tra i 30 e i 45 minuti, l’11% tra i 45 minuti e un’ora, e l’8,80% impiegano oltre un’ora.
Relativamente ai costi, la spesa media ponderata per gli spostamenti tra casa e ufficio sarebbe pari al 5% calcolata sulla retribuzione annua.
Per l’Italia l’indagine condotta a gennaio indica che per uno su cinque (21,3%) degli intervistati i costi possono raggiungere e superare il 10% della loro retribuzione, mentre il 22,6% sostiene costi variabili tra il 5% e il 10% e il 56,1 ha costi inferiori al 5%.

Questi dati aprono di nuovo il dibattito sulla necessità di approdare a forme di lavoro più agile e smart. Le tecnologie, d’altronde, sono mature, ma quello che manca è ancora forse la mentalità.
Lo smart working tuttavia sta cominciando a prendere piede, tanto che Regus indica che il 52,5% di manager e professionisti italiani (a fronte di una media europea del 61%) lavora già da ora spesso da casa e ha allestito un ufficio o postazione lavoro (home office).
Tra gli effetti benefici di queste nuove forme di lavoro più agili si ravvisano ovviamente la riduzione degli spostamenti, ma anche un incremento della produttività, un contentimento dei costi operativi e una gestione migliorata del rapporto lavoro/tempo libero.

“I 900.000 pendolari che ogni giorno vengono a Milano per raggiungere il loro posto di lavoro – commenta Mauro Mordini, Country Manager di Regus Italia – dovrebbero poter utilizzare le tecnologie per lavorare in una sede più pratica e comoda: a casa o in un business center più vicino, ottimizzando il loro tempo e riducendo lo stress del viaggio. Le città come Milano sarebbero meno congestionate dal traffico con grandi benefici per l’ambiente e la salute dei cittadini”.