Uscire dalla crisi puntando sulla reputazione e riprendendo possesso della rete

Pubblica amministrazione: la FLP sceglie la blockchain

Per uscire dalla crisi e garantire sviluppo e progresso, le imprese italiane devono puntare maggiormente sulla reputazione e riprendere possesso della rete. È il monito di Davide Ippolito – autore del libro Reputazione capitale del Terzo millennio (distribuito da Mondadori), Project Manager di Selda Informatica (azienda partecipata da Confindustria e Federmanager) e CEO di Zwan – nel corso del suo intervento alla Fiera di Genova, in occasione della presentazione di Registry, la prima piattaforma Blockchain di Confindustria, realizzata da Selda Inormatica per RetImpresa.

Secondo Ippolito, tra i massimi esperti italiani in materia di reputazioni, le aspettative riposte anni fa nella rete, vista come lo strumento che avrebbe dato pari opportunità ai vari attori economici, consentendo una crescita e uno sviluppo più democratico per tutti, sono state disattese. Il web, infatti, oggi sarebbe sotto l’egemonia di pochi grandi colossi della Silicon Valley, con poche opportunità (se non addirittura nulle) per tutti gli altri.

“Il progetto utopistico di una rete democratizzante, che avrebbe creato pari opportunità per tutti, purtroppo, è fallito – ha dichiarato Ippolito. Non si era considerato che sui mercati digitali chi vince prende tutto, a differenza di quelli non digitali. La nostra Reputazione è a rischio, ed è una cosa che sto denunciando in ogni occasione utile. Oggi accettiamo, più o meno con la fede che può appartenere ad un movimento religioso, l’ordine dei risultati che ci propongono note piattaforme, accettiamo che uno strumento di fruizione trattenga il 30% di qualsiasi profitto venga generato da un applicativo che giri su quella piattaforma, accettiamo che un’azienda privata possa distruggere la nostra reputazione senza diritto di replica, e non ci accorgiamo che i tanti esaltati algoritmi fanno in modo di mostrarci risultati che amplificano le nostre convinzioni. Non possiamo lasciare la Reputazione delle nostre imprese nelle mani di poche organizzazioni private di oltreoceano.”

Una situazione che rende evidente la necessità di rivedere l’intera impostazione della rete, e la concezione che noi abbiamo di essa, cercando di tornare a sognare un sistema in grado di offrire davvero a tutti le stesse opportunità.

“Una chance per rendere il sistema internet più democratico esiste ed è rappresentato dalla Blockchain – ha aggiunto Joe Casini, cofondatore di Reputation Rating, l’unico algoritmo per l’analisi scientifica della reputazione, e di Zwan. Aumentando i punti di contatto in rete diventa sempre più importante avere un elemento di garanzia che certifichi identità e passaggi”.

“Registry è uno strumento innovativo che aiutera’ le imprese a condividere progetti imprenditoriali secondo criteri di qualità, affidabilità e sicurezza, in linea con lo spirito associativo confindustriale – ha aggiunto Carlo La Rotonda, Direttore di Retimpresa, l’agenzia Confindustriale per l’aggregazione tra aziende. L’obiettivo finale è lavorare attorno ad un progetto che metta insieme le imprese, spingendole a costituirsi in rete. Presentare questa piattaforma al Salone Nautico ha senso per il valore internazionale della manifestazione, perché la nautica rappresenta una filiera strategica dell’industria nazionale e ha una leadership riconosciuta in tutto il mondo”.

Le speranze sono ore riposte in Registry, la piattaforma Blockchhain di Retimpresa.

“Registry è operativo da questa settimana – ha spiegato Angelo Lippolis, Blockchain Specialist di Zwan. Permette la registrazione delle aziende come entità fisica e giuridica, in un processo validabile solo dal titolare della Pec dell’azienda, le profila sfruttando i dati di Infocamere e permette il caricamento di progetti e idee che si vogliono proporre, il tutto registrato in una blockchain privata che ne garantisce la paternità, e governato da un sistema di Intelligenza artificiale che crea matching tra imprese mettendo in relazione le complementarità delle aziende, creando un canale preferenziale per le aziende iscritte a Confindustria, senza possibilità di spam e offerte commerciali tra aziende non richieste”.

“È un progetto che prova a portare una piccola rivoluzione all’interno dei processi a cui il web ci ha abituato – conclude Ippolitoche mette al centro la reputazione delle aziende e la loro stabilità, che fugge dall’uno vale uno, e che da valore alle cose fatte bene e alle cose fatte in sinergia per rendere di nuovo grande la nostra economia.”