La start up italiana lancia un sistema per i pagamenti virtuali che bypassa le banche, costa meno e funziona a livello internazionale

I pagamenti virtuali sono uno dei settori più dinamici e innovativi del momento. Le proposte di mercato sono innumerevoli, sul web è possibile porre le carte di credito del settore a confronto, valutare servizi e costi, vantaggi e svantaggi. Le evoluzioni costanti del comparto, però, rendono obsoleto ciò che fino a pochissimo tempo fa era all’avanguardia. La NFC, l’ePayment, le transazioni tramite smartphone stanno radicalizzando quella ricerca di immediatezza e usabilità che ha promosso i primi studi di settore. E la nuova frontiera delle transazioni elettroniche parla italiano.

Satispay: il modello WhatsApp applicato ai pagamenti virtuali

Sono tre, giovani e italiani. E si sono messi in testa di rivoluzionare il sistema dei pagamenti virtuali. L’intuizione di base è semplice: perché è così facile condividere contenuti multimediali tramite lo smartphone ma non è possibile fare altro e tanto con il denaro virtuale? Dall’idea nasce un’app, Satispay, quindi una start up che dà concretezza al progetto e avvia l’avventura dei tre pionieri del credito virtuale. Ne parlano le principali testate giornalistiche italiane. Qualcuno la sponsorizza come il nuovo competitor di ApplePay.

Si parla di rivoluzione, una rivoluzione che sarebbe tecnica, certo, ma anche culturale. Il sistema Satispay, infatti, permette di effettuare pagamenti senza l’utilizzo di carte di credito né contante. Esistono già soluzioni di questo tipo, ma tutte vincolate a una o più banche e utilizzabili solo all’interno di determinati circuiti. Satispay invece no.

Come funziona Satispay

L’app è pensata soprattutto per l’effettuazione di piccoli pagamenti, quelli che spesso vengono limitati dalle carte di credito tradizionali o che costringono a pagare commissioni sproporzionate. Satispay funziona come una normale carta prepagata e si collega a qualunque conto o carta a cui sia correlato un IBAN. A inizio settimana l’utente stabilisce un budget di spesa ed eventuali sforamenti vengono prontamente segnalati tramite un alert. Il denaro può essere utilizzato per effettuare pagamenti o essere inviato ai propri amici, secondo un meccanismo di vera e propria condivisione, esattamente come avviene con video, audio e foto. Il trasferimento di denaro è totalmente gratuito per i privati, gli esercenti non pagano commissioni per spese fino ai 10 euro.

Un sistema internazionale

Solo nel 2014 abbiamo assistito alla creazione della SEPASingle euro payments area – ovvero l’area unica dei pagamenti in euro, a cui hanno aderito 34 Paesi del Vecchio Continente. È stata questa la svolta che ha consacrato Satispay: l’app ha potuto acquisire un profilo (e soprattutto una diffusione) internazionale e ora, come hanno dichiarato gli stessi demiurghi del progetto, l’obiettivo è già fissato: raggiungere un bacino fra i 10-15 milioni di utenti, il tutto entro i prossimi cinque anni.