Uno studio realizzato da Kantar per Veepee, su 5.000 intervistati, ha permesso di decodificare le abitudini di acquisto e le aspettative degli e-shopper

“Next-commerce: il futuro dell’e-commerce in Italia e in Europa”: Un campione di 5.000 intervistati tra 16 e 65 anni, che hanno acquistato almeno 1 volta online negli ultimi 12 mesi, ha permesso di decodificare le abitudini di acquisto degli e-shopper e di delinearne le aspettative.

Realizzato da Kantar per Veepee – protagonista Europeo delle flash-sales, in 5 mercati principali del Gruppo: Italia, Francia, Spagna, Olanda e Belgio – lo studio ha messo l’accento sui diversi elementi che caratterizzano il comportamento degli acquirenti in Europa ed in particolare in Italia, ma anche sull’indice delle loro attese in termini di esperienza e di relazione con i brand.

“Veepee è sempre all’ascolto dei brand, ma anche del consumatore finale”, spiega Valentina Corbetta, Country Manager Italia di Veepee. “Per meglio interpretare le loro necessità e capire quali sono le loro aspettative, realizziamo delle ricerche interne ed esterne che ci permettono anche di individuare ed intercettare i nuovi trend, e da questo studio sono emersi diversi elementi”.

“L’e-shopper oggi è sempre più informato, attento al prezzo e in cerca di qualità, non solo relativamente ai prodotti che acquista, ma anche in termini di esperienza. Oltre ad una maggior sensibilità nei confronti dei temi della sostenibilità, notiamo anche un interesse crescente per i marketplace, che uniscono prezzo competitivo e ampia scelta nelle proposte. Per i brand le opportunità sono quindi numerose per coinvolgere ed ingaggiare un cliente curioso ed esigente, che si aspetta da loro una relazione sempre più personalizzata, in grado di intrattenerli con modalità innovative”.

L’e-shopper online italiano è sempre più informato ed attento al prezzo

I dati emersi mostrano che lo shopping online è in costante crescita: 1 italiano su 2 ha dichiarato di aver aumentato i propri acquisti negli ultimi 12 mesi. L’Italia è, insieme alla Spagna, il paese in cui gli acquisti online sono maggiormente cresciuti rispetto ai vicini europei. Ecco le principali tendenze:

  • L’online è il canale che gli e-shopper italiani privilegiano nel 39% dei casi per comprare prodotti di un brand che già conoscono. In fase di pre-acquisto, l’85% degli e-shopper italiani ha dichiarato informarsi. I research tools sono la prima fonte per il 64% quando si tratta di cercare un prodotto, seguito dai marketplace (56%) e infine dal sito del brand (48%).
  • Il prezzo risulta essere un fattore determinante per finalizzare l’acquisto per il 51% degli italiani intervistati. 7 italiani su 10 infatti cercano i prodotti filtrando le loro ricerche in base al prezzo. Questo fattore è anche il principale criterio di attrattività per le flash-sales, in seguito alla scoperta di nuovi brand (40%).
  • In risposta alla domanda “ti piace un articolo ma il prezzo è ancora troppo elevato”, il 38 % degli intervistati dichiara di controllare subito online per vedere se ci sono offerte; il 40% aspetta che ci siano sconti o promozioni per provvedere all’acquisto.
  • Risulta anche di crescente interesse la contaminazione e il collegamento positivo tra on e offline: il 91% ha dichiarato che l’online ha inciso sul loro modo di comprare negli store fisici a conferma del comportamento d’acquisto omnicanale.

I marketplace: un opportunità per brand e per consumatori

La ricerca mette inoltre in rilievo un interesse crescente per i marketplace. Oltre a rappresentare la prima fonte di ricerca in fase di pre-acquisto, per il 56% degli italiani i marketplace offrono diversi vantaggi:

Al 38% gli italiani, interessano per un fattore di prezzo; il 30% dichiara di consultarli per le offerte e promozioni; e il 28% per l’ampia scelta di prodotti che offrono.

Quando si richiede ai consumatori dove comprano articoli fashion, il 27% degli italiani dichiara di acquistare soltanto sul sito del brand, mentre il 21 % esclusivamente attraverso marketplace; per il 50% l’acquisto avviene indifferentemente su entrambi. Una differenza sempre più sottile che attesta che il marketplace si stia consolidando come destinazione shopping sempre più utilizzata.

Next-commerce: qualità e sostenibilità temi chiave

La qualità dei materiali rimane per gli italiani un fattore di capitale importanza : 1 italiano su 2 compra regolarmente articoli fashion e il 22% cita la qualità come criterio più importante in fase di scelta del prodotto, subito dopo il fattore prezzo.

Gli italiani in particolare attribuiscono grande valore alla manifattura dei prodotti e per 6 intervistati su 10, il Made in Italy è prima di tutto sinonimo di qualità.

Un tema importante che impatta in modo sempre più significativo sulle scelte dei consumatori, è la sostenibilità. L’attenzione da parte del consumatore online verso la sostenibilità cresce: il 46% degli italiani afferma infatti che l’e-commerce ha contribuito nella loro scelta di acquistare prodotti più sostenibili, un dato sopra la media Europea. Per l’acquirente italiano, comprare in modo sostenibile è principalmente legato alla fiducia e alla trasparenza con i brand, ma anche alla scelta dei materiali e all’utilizzo di processi sostenibili nella manifattura.

Anche la preoccupazione per l’ambiente è un fattore determinante per gli acquisti: 1 italiano su 2 ha comprato o venduto articoli second-hand negli ultimi 12 mesi. Il 45% lo fa per ridurre gli sprechi e il 39% per prolungare il ciclo di vita dei prodotti o per dargli una seconda vita. Il fashion è la prima categoria di prodotti a generare turnover per il mercato dell’usato.

Innovazione e personalizzazione per arricchire l’esperienza d’acquisto

In conclusione, i consumatori cercano una relazione con i brand sempre più trasparente e personalizzata. In questa ottica, l’e-shopper è anche propenso a sperimentare innovazioni che possano rendere la sua esperienza d’acquisto coinvolgente ed interattiva: 39% degli intervistati italiani ammette infatti di non aver ancora sperimentato nessuna innovazione tecnologica durante la sua shopping journey. Il 77% è invece molto propenso a poter provare nuove modalità di vivere l’acquisto. Così riscuotono un successo crescente le sessioni di Live Shopping che favoriscono un dialogo diretto tra brand e cliente, o ancora nuove tecnologie al servizio dello shopping online come la realtà aumentata o l’utilizzo di chatbot di Intelligenza artificiale.