La coding factory aulab racconta le storie di tre studenti del corso hackademy

NEET in aumento, i giovani cercano opportunità di lavoro

In Italia sono in aumento i NEETi giovani tra i 15 e i 29 anni che non studiano, non lavorano, e non sono impegnati in percorsi di formazione. Tra il 2019 e il 2020, secondo Eurostat, sono infatti passati dal 22,2% al 23,3%.

L’italia si colloca così tra i peggiori in Europa, dove la media dei NEET si attesta al 13,7% ed inverte la tendenza che, dal 2015, aveva visto il numero dei NEET del Paese diminuire anno dopo anno. Numeri che vanno ad aggiungersi alle previsioni per la chiusura dell’anno scolastico 2021, dopo un anno e mezzo di pandemia: Save the Children pronostica 34.000 studenti “dispersi” in più il prossimo settembre, che potrebbero unirsi alle fila dei NEET.

Inoltre, secondo AlmaLaurea, sul 71% di studenti che post-diploma ha scelto di continuare gli studi, il 6,6% ha abbandonato l’università fin dal primo anno mentre l’8,7% ha cambiato ateneo o corso di laurea. Per i neo-laureati, invece, l’ultimo rapporto AlmaLaurea evidenzia nel corso del 2020 alcune criticità e percentuali al ribasso: solo il 69,2% tra i laureati di primo livello e al 68,1% tra i laureati di secondo livello del 2019 si dichiara, a un anno dalla conclusione del percorso accademico, assunto e/o attivo a livello professionale.

Uno scenario dominato dall’incertezza – specialmente dopo la flessione del mercato del lavoro avvenuta nel 2020 – ma che lascia spazio anche ad una ristrutturazione dei legami tra percorsi formativi e mondo professionale.

Come racconta anche una ricerca di mercato di aulab, la prima Coding Factory Italiana attiva dal 2014 nell’edutech e specializzata in corsi di programmazione e sviluppo software. Attraverso il suo corso Hackademy, che in soli 3 mesi consente di acquisire le competenze necessarie per avviare una nuova carriera come sviluppatore web, aulab permette a chiunque di qualificarsi, o ri-qualificarsi, professionalmente e intraprendere un nuovo percorso lavorativo a prescindere dal background di provenienza, senza bisogno di titoli di studio pregressi. In questo modo, aulab consente di inserirsi nel mondo del lavoro in un settore, quello dell’ICT, dove c’è una grande richiesta di risorse: solo per l’Italia si parla di 100.000 figure in ambito tech.

Secondo i dati di aulab, la percentuale di studenti del corso Hackademy appartenenti alla categoria dei NEET sfiora il 60%. Si tratta soprattutto di giovani tra i 24 e i 30 anni (40,7%), seguiti da 30-36enni (28,3%) e neodiplomati tra i 18 e 24 anni (18%), mentre il restante 17% è over 36. Nel 72% dei casi hanno una licenza superiore, ma spicca anche un 14% con master universitario. In ogni caso, non è previsto che abbiano competenze pregresse in ambito informatico.

I giovani cercano percorsi formativi in cui si offra una metodologia agile e specializzante e in cui ci siano saldi legami con le richieste del mercato”, spiega Giancarlo Valente, CTO di aulab. “Proprio per questo, alla conclusione del corso ci impegniamo a mettere a disposizione degli studenti i nostri career advisor per affiancarli nella creazione di un profilo LinkedIn efficace e nella preparazione ai colloqui di lavoro. Non solo: abbiamo sviluppato una piattaforma di recruiting interna che permette anche la ricerca diretta del nuovo posto di lavoro, grazie agli stretti rapporti che abbiamo costruito nel tempo con oltre 100 aziende attive nel settore IT”. A parlare sono i numeri: il tasso di collocamento degli studenti del corso hackademy è del 95%, di cui il 73% entro 60 giorni dalla conclusione del corso.

In occasione della fine dell’anno scolastico e in concomitanza con la partenza dei prossimi corsi e della nuova borsa di studio (organizzata insieme a SheTech e dedicata alle sviluppatrici), aulab ha dunque raccolto le testimonianze di alcuni studenti che hanno scelto di affidarsi ad un corso professionalizzante per costruire attivamente la propria carriera nel settore dello sviluppo web.

Domenico: l’università non è l’unica strada

Dall’università frequentata controvoglia e “perché lo facevano gli amici” alla scoperta della propria passione per il coding e l’iscrizione al corso Hackademy di aulab. La storia di Domenico, 23 anni, comincia nel 2020, durante la pandemia, con il desiderio di aiutare concretamente la famiglia, colpita dall’emergenza sanitaria. Dopo i tre mesi di corso in aulab, Domenico ha avuto la possibilità di scegliere tra tre diverse offerte di lavoro quella che riteneva più congeniale alla sua situazione e alle sue aspirazioni. “L’Hackademy – spiega Domenico – ha segnato un ritorno alla realtà dagli ambienti poco concreti da cui mi sono sentito circondato nelle aule universitarie”.

Luana: dalla borsa di studio SheTech al lavoro in smart working

Frequentare l’Hackademy di aulab con agevolazioni economiche è possibile. Come nel caso di Luana, 23 anni, vincitrice di una borsa di studio promossa da SheTech, organizzazione di networking e facilitazione per lavoratrici del settore tech, con la quale ha potuto specializzarsi sullo sviluppo web per poi trovare subito lavoro per la posizione per la quale si era formata. Dopo corsi online da autodidatta e qualche lavoretto occasionale, Luana è così riuscita a fare della propria passione un lavoro: “Lo studio da autodidatta non era completo. Il supporto dei tutor è stato invece fondamentale per far la differenza per la mia formazione”.

Giorgia: l’Hackademy per trovare la propria strada

Un momento di interrogativi, la volontà di mettersi in gioco: è così che Giorgia, appena uscita dalle superiori, ha deciso di iscriversi al corso Hackademy, trovando lavoro immediatamente dopo averlo completato e cominciando a seguire non solo progetti con cui aveva già potuto confrontarsi, ma anche situazioni nuove, da affrontare da zero. Per Giorgia, però, uno dei vantaggi di aver frequentato l’Hackademy sta proprio in questo: aver “imparato le basi alla perfezione”, così da potersi giostrare e reinventare su attività ogni giorno diverse. “Il confronto continuo per me è fondamentale, e aver imparato come gestirlo anche nella sua dimensione online è stato assolutamente prezioso”.