Barracuda ha identificato 13 tipi di minacce email e spiega quali sono le più difficili da riconoscere e perché.

Minacce email difficili da riconoscere

C’è una domanda che tutte le organizzazioni si devono porre quando si tratta di protezione delle email: “i miei utenti sono in grado di distinguere un’email legittima da una minaccia?” Alcune aziende possono investire pesantemente in un’architettura di sicurezza, ma molte non se lo possono permettere. In uno scenario di aziende con diversi livelli di protezione, il denominatore comune è rappresentato dagli utenti finali.
Barracuda ha recentemente identificato 13 principali tipi di minacce email. Di seguito, le tre minacce email più difficili da riconoscere da parte degli utenti.

  1. Business email compromise (BEC)

Qualcuno finge di essere una persona interna all’azienda o con stretti legami con la stessa al fine di ottenere qualcosa di valore. Con questo tipo di attacchi, la speranza dell’hacker è di spingere la vittima a fornire denaro, credenziali di accesso o altri dati sensibili.

Perché queste minacce email sono difficili da riconoscere

Questi messaggi sono tipicamente confezionati per apparire come se provenissero dall’email personale di qualcuno e contengono una richiesta urgente. Vogliono che il destinatario pensi: “questa persona ha fretta e ha bisogno del mio aiuto”. L’aggiunta di una frase a indicare che il messaggio è stato spedito da un dispositivo mobile aumenta la probabilità che il destinatario non faccia caso agli errori di ortografia o alla formattazione anomala. Spesso, le persone non conoscono gli indirizzi email personali dei loro colleghi o manager e quindi, se il nome appare corretto nell’intestazione o nella firma, non si fanno troppe domande.

  1. Conversation hijacking

Questo tipo di attacco avviene quando un malintenzionato ha già ottenuto l’accesso a un account interno: si inserisce in una conversazione legittima usando un dominio somigliante e verosimile e rimuovendo poi la parte compromessa, riducendo il thread a uno scambio di messaggi tra l’hacker e la sua nuova vittima.

Perché queste minacce email sono difficili da riconoscere

La vittima ha già stabilito un rapporto con il legittimo destinatario: potrebbe trattarsi di qualcuno con cui scambia regolarmente email o con cui ha parlato al telefono o incontrato di persona. Talvolta, l’unico indizio sarà una piccolissima differenza nell’indirizzo email e/o nel dominio della parte compromessa. Se il destinatario della truffa si trova sul dispositivo mobile, distratto o non nella possibilità di fare un doppio check dell’indirizzo del mittente, è facile che cada vittima di questo tipo di attacco.

  1. Brand impersonation

Esistono due tipi di brand impersonation: service impersonation e brand hijacking. Il primo tipo si ha quando l’hacker finge di essere un’applicazione comunemente utilizzata per costringere gli utenti a digitare le credenziali di accesso o altre informazioni personali. Il secondo avviene quando un hacker utilizza un dominio contraffatto per fingere di essere un’azienda conosciuta.

Perché queste minacce email sono difficili da riconoscere

Gli utenti sono abituati a ricevere email legittime da applicazioni che li invitano a reinserire le proprie credenziali. Queste email provengono da servizi come, ad esempio, Microsoft 365, Amazon e Apple, che chiedono agli utenti di confermare la propria identità, reimpostare la password o accettare nuovi termini di servizio. Per questo motivo, molti utenti non ci pensano due volte prima di cliccare su link che in realtà li indirizzano a siti di phishing.