L’azienda continua a migliorare i propri prodotti per aiutare gli inserzionisti ad entrare in contatto con i clienti

Google Marketing Livestream: tutte le novità

Lo scorso 27 maggio durante Google Marketing Livestream 2021 sono state presentate le ultime innovazioni Google in materia di privacy, misurazione e automazione.

La ripresa avrà caratteristiche eterogenee, diverse in base a paese, regione e settore economico. Una cosa però è certa: la trasformazione messa in atto avrà un impatto su tutti noi. Google si impegna a supportare la ripresa e per farlo stiamo lavorando affinché le persone in tutto il mondo possano ricevere informazioni accurate sui vaccini e abbiano un maggiore accesso agli stessi, concentrando la nostra attenzione soprattutto su quei paesi in cui gli effetti della pandemia continuano ad essere allarmanti.

In che modo i prodotti Google possono rendere le cose più semplici in un periodo storico così difficile? Lo scorso anno, l’azienda ha introdotto soluzioni semplici che potessero essere concretamente utili, come il ritiro all’esterno per gli annunci di prodotti disponibili localmente e i servizi di prenotazione diretta nei risultati di ricerca tramite gli annunci di Servizi locali. Nel 2021 Google continua a migliorare i suoi prodotti al fine di aiutare gli inserzionisti ad entrare in contatto con i clienti, anche mentre il mondo continua a cambiare.

Pubblicità online nel pieno rispetto della privacy

Secondo eMarketer, lo scorso anno il tempo passato sui media digitali è aumentato del 15%, e ciò è dipeso dal fatto che le persone hanno utilizzato sempre più smartphone, televisori connessi a Internet e computer. Gli strumenti digitali sono utilizzati per gestire sempre più aspetti della propria vita, per questo motivo le persone vogliono assicurarsi che la loro privacy sia protetta, preoccupazione che sarà sempre più condivisa in futuro.

Un ecosistema pubblicitario sano è fondamentale per mantenere un Internet aperto e accessibile a tutti, ma bisogna anche garantire alle persone di sentirsi sicure quando sono online. È arrivato perciò il momento che il settore riveda i propri metodi e intraprenda azioni coraggiose per riconquistare la fiducia delle persone. Questo è il motivo fondamentale per cui all’inizio di quest’anno Google ha annunciato che non creerà altri tipi di identificatori una volta che i cookie di terze parti saranno eliminati.

La buona notizia è che è possibile incrementare la privacy e ottenere comunque dei risultati a livello commerciale. Google sta infatti collaborando con la community del Web per creare soluzioni come quelle incluse in Privacy Sandbox. Si tratta di un’iniziativa open source che mira a sviluppare nuove tecnologie incentrate su tecniche per la tutela della privacy come l’anonimizzazione, l’aggregazione e l’elaborazione su dispositivo progettate per supportare soluzioni pubblicitarie come annunci basati sugli interessi, misurazioni e molto altro ancora.

Alla scoperta di nuove strategie di misurazione e di segmenti di pubblico

Una misurazione accurata del marketing della propria azienda è fondamentale, in quanto permette di capire dove sia più importante investire per lasciare davvero il segno. Ma gli strumenti a cui gli inserzionisti si sono affidati finora per misurare i risultati (come cookie e altri identificatori), stanno cambiando rapidamente. Per questo Google vuole assicurarci che le soluzioni di misurazione rispettose della privacy siano accessibili ad ogni attività e brand a prescindere dalle loro dimensioni.

Google sta investendo sui suoi prodotti proprio per rendere disponibili le informazioni sul comportamento dei consumatori e sulle decisioni di acquisto usando il machine learning. Presto, ad esempio, l’azienda includerà Display e YouTube, così come le conversioni in-app, in tutti i modelli di attribuzione Google Ads, inclusa l’attribuzione basata sui dati alimentata dal machine learning di Google. Questi cambiamenti vi aiuteranno a valutare correttamente l’impatto di tutte le vostre campagne Google Ads.

I dati proprietari per i quali è stato dato il consenso potranno essere usati per mantenere una misurazione accurata, anche con meno cookie a disposizione. I dati di prima parte possono inoltre aiutarvi ad entrare in contatto con un numero maggiore di persone interessate alla vostra attività. Google sta anche rendendo disponibile Customer match a quasi tutti gli inserzionisti per raggiungere e coinvolgere nuovamente i clienti attraverso i vari tipi di annunci. In futuro, ci saranno più innovazioni come queste ad aiutarvi nella transizione verso un mondo la cui priorità è la tutela della privacy.

Migliorare l’automazione con prestazioni migliori

Mentre la ripresa continua, gli inserzionisti possono puntare alla crescita utilizzando quei prodotti che rispondono in maniera dinamica alle condizioni del mercato più rilevanti per la loro attività. Oggi più che mai, gli inserzionisti applicano l’automazione a più aspetti delle loro campagne, dall’assemblaggio e dalla selezione automatica delle creatività con miglior rendimento tramite annunci adattabili della rete di ricerca al trovare più query di ricerca da effettuare con parole chiave a corrispondenza generica, al definire la giusta offerta per ogni asta tenendo conto di un’ampia gamma di segnali che predicono il rendimento utilizzando Smart Bidding. Abbiamo infatti notato che i prodotti con offerte automatiche funzionano ancora meglio se combinati. Ad esempio, le aziende che passano dalle parole chiave con corrispondenza a frase a parole chiave con corrispondenza generica nelle campagne che usano le offerte basate su CPA target, ottengono il 25% in più di conversioni.

La combinazione dei prodotti Google automatizzati crea un effetto moltiplicativo per guidare la crescita, a partire da parole chiave, offerte e creatività

Poiché l’automazione sta portando grandi risultati agli inserzionisti, Google vuole aiutarvi ad usarla anche in altre situazioni. Oggi, infatti, più dell’80% degli inserzionisti usa le offerte automatiche per definire le offerte senza doversi più basare sulle ipotesi e per raggiungere i propri obiettivi di rendimento. Gli inserzionisti che vogliono ad esempio ottimizzare le loro campagne in base al ritorno sulla spesa pubblicitaria usano le strategie di Smart Bidding di ritorno sulla spesa pubblicitaria target (ROAS Target) per ottimizzare le offerte in maniera automatica e massimizzare le entrate. Attualmente Google sta espandendo ROAS Target in modo che funzioni su ancora più canali Google, tra cui annunci Discovery e campagne video per azione.

Così come per l’automazione, otterrete risultati migliori ed efficaci unendo i nostri strumenti pubblicitari. I rivenditori potranno collegare facilmente il loro feed di Google Merchant Center agli annunci Discovery e alle campagne video per azione. Questo permetterà di usare immagini e video per far scoprire i prodotti e incrementare gli acquisti. A marzo, confrontando più di 900 campagne video per azione, è emerso che gli inserzionisti che hanno aggiunto feed dei prodotti sono riusciti ad aumentare le conversioni del 60% ad un prezzo inferiore rispetto a quelli che non avevano aggiunto feed.