A livello globale, solo l’8% degli utenti riconosce che l’introduzione della GDPR ha chiarito il modo in cui le aziende usano i loro dati

GDPR e Data Protection Officer

In occasione del primo anniversario della GDPR, Ogury presenta i risultati di una ricerca condotta coinvolgendo oltre 290 mila mobile user – la più estesa mai realizzata in questo campo – per analizzarne i comportamenti quando si parla di dati, privacy, advertising e marketing. I risultati della ricerca dimostrano che gli utenti non comprendono appieno come i loro dati vengano raccolti, archiviati e utilizzati.

GDPR: dopo un anno ancora poca consapevolezza. Qual è il ruolo delle aziende?

Lacomprensione su come le aziende utilizzano i dati degli utenti è migliorata dopo l’entrata in vigore della GDPR? Per il 59% degli italiani la risposta è “no”, così come è ancora poca la conoscenza della GDPR stessa.

Un sorprendente 37% a livello globale dichiara di non sapere nemmeno cosa sia la GDPRe se in Europa la percentuale cresce al 39%, in Italia si attesta al 34%.

“Le aziende non hanno preso sufficientemente sul serio la GDPR. Si tratta di numeri scoraggianti per chi si occupa di legislazione e regolamentazione, per chi sperava in un livello più alto di comprensione di una legge fatta per proteggere i consumatori. Anche i marketer dovrebbero rendersi conto che la conoscenza sul tema è ancora poca dichiara Francesca Lerario, Managing Director di Ogury Italia. Le aziende devono capire pienamente l’importanza della GDPR e a loro volta educare i consumatori sull’importanza della condivisione di dati, un tema che diventerà sempre più importante a livello globale. Anche negli Stati Uniti questo processo è in atto, con la prossima entrata in vigore del CCPA (California Consumer Protection Act) prevista per gennaio 2020.”

L’importanza del consenso esplicito da parte dell’utente

I risultati della ricerca rivelano che non tutte le aziende hanno correttamente implementato il modulo per la richiesta esplicita di consenso di raccolta e utilizzo di dati degli utenti. Il 78% degli utenti, a livello globale, non legge interamente l’informativa di consenso nella sua interezza, mentre il 52% degli utenti a livello mondiale afferma che, anche leggendo tale policy, non comprende come verranno effettivamente utilizzati i dati. La percentuale è ancora più elevata nei Paesi Europei dove la GDPR è in vigore da un anno: ben il 58%.

Elie Kanaan, CMO di Ogury, commenta così: “Il mercato deve riconquistare la fiducia deiconsumatori garantendo loro una scelta chiara e consapevole e ottenere il loro esplicito consenso. Questo significa creare notifiche semplici e ben visibili.È possibile rispondere ai dubbi dei consumatori in tema di privacy e contemporaneamente aumentare il mobile engagement offrendo agli utenti la possibilità di scegliere in modo esplicito e informato. Dall’opt-in a un marketing personalizzato, all’esercizio del proprio diritto all’oblio.Purtroppo, in questi mesi le aziende non hanno preso seriamente la GDPR, e questo potrebbe presto portare il mercato a scandali e dubbi in tema privacy.”

Agli utenti non interessa la legislazione, vogliono chiarezza e diritto di scelta

La ricerca rivela anche che, di fronte a una scelta esplicita, il 71% degli intervistati a livello mondiale sarebbe disposto a condividere i dati sull’uso di app e siti web, oltre a informazioni di contatto, anziché pagare per accedere ai contenuti.

A proposito della scelta dell’utente, continua così Elie Kanaan: “Il fatto che il 71% degli utenti mobile a livello globale condividerebbe i propri dati se conoscesse esattamente come vengono raccolti e usati, dimostra in modo chiaro come il consumatore sia disposto a cederli dati a patto che si tratti di uno scambio equo e trasparente. Questo ci ha spintoa sviluppare Ogury Consent Manager con l’opzione Fair Choice, che permette all’utente di scegliere se accettare la raccolta e uso di dati anonimi per ricevere comunicazioni marketing personalizzate; non consentire la condivisione dei dati e ricevere annunci non pertinenti;oppure pagare per accedere a contenuti privi di qualunque tipo di advertising.”

La trasparenza nel trattamento dei dati tutela sia il consumatore che i brand e ridà fiducia e integrità al settore e a Internet.