Secondo gli esperti di Trend Micro, per navigare sicuri in caso di connessione open, è necessario affidarsi alle VPN

wi-fi pericoli

Durante i viaggi, che essi siano di lavoro o di piacere, uno dei pensieri più frequenti degli utenti è: “Ci sarà il Wi-Fi? Potrò collegarmi ad internet?”. La connessione è difatti divenuta una priorità, tant’è che spesso condiziona la scelta della struttura nella quale soggiornare. Secondo la recente ricerca  HotelChatter’s WiFi Report 2013 il 64% di Hotel di tutto il mondo offre Wi-Fi gratuito. Gli aeroporti e le navette che collegano le città si stanno attrezzando, così come le stazioni ferroviarie, i ristoranti, e i locali.
Per tale ragione gli utenti potranno partire sereni da questo punto di vista, purtroppo però la preoccupazione si sposterà sulla sicurezza delle reti stesse. Attualmente infatti la maggior parte delle connessioni Wi-Fi offerte sono Open Wi-Fi, ossia senza protezione dagli attacchi informatici.

I WPA (Wi-Fi Protected Access) sarebbero in grado di proteggere il traffico dalle incursioni, ma solo se il punto di accesso viene configurato e molto spesso non è così. Anche nel caso venga specificato, il Wi-Fi sicuro non è una garanzia. Si potrebbe infatti connettersi ad un rogue access point con le stesse credenziali della rete reale. Creare un rogue access point è facile. Se si conosce la password, il punto d’accesso può essere duplicato. Anche nel caso ci si connetta alla rete reale, i criminali informatici potrebbero trovarsi li.

Secondo Trend Micro, è però possibile navigare sicuri soltanto attraverso l’uso di una VPN (Virtual Private Network), reti spesso utilizzate dalle persone che viaggiano per lavoro, per connettersi in maniera sicura alla rete aziendale. Al giorno d’oggi sono un modo sicuro e relativamente economico per mettere in sicurezza la connessione Wi-Fi. Sono molti i provider di servizi VPN in circolazione, sia gratis che a pagamento e gli interfaccia di utilizzo sono user friendly.