L’HUB tecnologico segue il modello di innovazione delle principali aziende tech mondiali e sposta i propri uffici di Milano nel CoWorking Space di WeWork, incentivando lo smart working e l’home office per i propri dipendenti

FINIX Technology Solutions e Test1 insieme per l'ambiente

FINIX Technology Solutions annuncia un ulteriore passo nel suo processo di trasformazione spostando la sua sede di Milano all’interno dello spazio di CoWorking di WeWork, in via San Marco, 21.

A seguito dell’estrema prontezza con cui FINIX Technology Solutions è riuscita – durante l’emergenza sanitaria – a implementare con efficacia la modalità smart working di tutti i propri dipendenti, la società ha scelto di optare in maniera stabile per l’home working e il flexible working anche in condizioni di normalità operativa.

“Come player importante nel settore della trasformazione digitale in Italia, abbiamo scelto di promuovere un nuovo modo di lavorare agile, che assicura un’esperienza più dinamica per i dipendenti e un miglior work-life balance”, ha dichiarato Danilo Rivalta, CEO di FINIX Technology Solutions. “Spostare la nostra sede operativa in WeWork, inoltre, offrirà sicuramente grande valore tanto ai nostri dipendenti quanto ai nostri clienti, che potranno usufruire di spazi nuovi e funzionali nel cuore della città”.

La scelta di WeWork si inserisce all’interno di un più ampio progetto di creazione di un ecosistema di innovazione, il motore dell’HUB di eccellenze tecnologiche e soluzioni digitali innovative, con cui FINIX si presenta al mercato dei potenziali partner e clienti. Far parte di una community internazionale che accoglie e ospita le realtà più interessanti – in termini di aziende e startup – è sicuramente un valore aggiunto.

L’iniziativa di FINIX si allinea con quella delle principali aziende tech, da Google a Twitter a Linkedin e non da ultimo la stessa Fujitsu, che ha sottolineato l’importanza di sfruttare le potenzialità offerte dal mondo digital per ottimizzare l’efficienza, riducendo i tempi del commuting e migliorando il carbon footprint.

In termini di riduzioni delle emissioni infatti,  l’Enea, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, in uno studio che coinvolge 29 pubbliche amministrazioni e 5.500 lavoratori, ha calcolato che lo smart working è in grado di ridurre la mobilità quotidiana di circa un’ora e mezza in media a persona, per un totale di 46 milioni di chilometri evitati, pari a un taglio di  8000 tonnellate di CO2, 1,75 tonnellate di PM10 e 17,9 tonnellate di ossidi di azoto.