Secondo PwC Italia il ruolo chiave della Digital Identity è quello di garantire una migliore user experience e promuovere l’innovazione aziendale.

Digital Identity

La centralità della Digital Identity nella trasformazione digitale è stato il tema al centro dell’incontro “Trasformazione Digitale – Scenario globale e soluzioni per l’Identità Digitale Aziendale” organizzato da PwC Italia insieme alla Camera di Commercio di Bolzano. 

La digital transformation consiste nell’evoluzione del business attraverso l’innovazione tecnologica, consentendo di aumentare efficienza ed efficacia dei processi lungo l’intera catena del valore.

 La Digital Identity è un elemento chiave nella trasformazione digitale perché non solo protegge le persone, i processi e le risorse, ma permette alle aziende di promuovere l’innovazione e migliorare l’esperienza degli utenti. 

Entro il 2023, come sottolinea un report di Gartner, il 75% di tutti i problemi di sicurezza deriverà da una gestione inadeguata di identità, accesso e privilegi digitali rispetto al 50% del 2020.

Da un’indagine PwC arricchita con i dati ONS (Office for National Statistics-UK), si nota che la precedente adozione del lavoro digitale a distanza è stata relativamente bassa fino all’emergenza pandemica.

Alberto Michelotti, Partner PwC ha spiegato come stia cambiando il lavoro a distanza e i suoi effetti sulla Digital Identity delle aziende: “Una recente indagine PwC evidenzia come un approccio di business e tecnologico flessibile sia il metodo più adatto per gestire in maniera efficace il lavoro a distanza. Stiamo andando verso un modello di lavoro sempre più ibrido”.

Supporto delle aziende per favorire il lavoro a distanza

Nell’indagine PwC che studia il ruolo della Digital Identity aziendale nella trasformazione digitale, si percepisce che il lavoro digitale a distanza per l’intera forza lavoro non è possibile, ma a fronte dell’emergenza, i settori hanno supportato il lavoro a distanza in misura limitata, fornendo la tecnologia necessaria, la comunicazione, la formazione e il supporto.

Digital Identity

Il lavoro digitale a distanza comporta alcuni elementi chiave: 

  • Polarizzazione del lavoro. Riqualificazione del lavoro e degli edifici (sia remoti che fisici) basata sulla libera scelta della “postazione di lavoro” in base all’attività da svolgere.
  • Relazioni di lavoro. Rafforzare le iniziative di supporto alle persone, compresa la formazione e le metodologie per strutturare il lavoro e favorire la produttività del team.
  • Nuova frontiera della tecnologia. Utilizzare la tecnologia per abilitare nuovi modi di lavorare e per facilitare la condivisione delle conoscenze, la collaborazione ed il lavoro individuale.
  • Spazio per Uffici. Un ambiente di lavoro semplice e intuitivo basato su esigenze specifiche e flessibili che porta a una riduzione dei costi operativi.
  • La natura del lavoro. Riclassificazione dei ruoli in base alle caratteristiche delle attività da svolgere per definire il tempo target da trascorrere sul posto di lavoro fisico.
  • Evoluzione della leadership. Sostenere i leader nell’acquisizione di pratiche di gestione efficaci per garantire la governance organizzativa e la continuità del business.

Il nuovo modello di lavoro ibrido

L’emergenza pandemica ha accelerato il passaggio al lavoro a distanza per molte aziende. Nel prossimo anno ci si aspetta la prevalenza di un modello ibrido (Forrester 2021).

Digital Identity

Possibili criticità come conseguenza del lavoro ibrido:

Aziende che adotteranno un modello di lavoro completamente da remoto:

  • Possibile indebolimento delle relazioni interpersonali tra colleghi e team di lavoro;
  • Possibile allontanamento dalla cultura aziendale.

Aziende che adotteranno un modello di lavoro completamente in sede:

  • Attriti crescenti con i dipendenti che preferiscono lavorare secondo un modello remoto o ibrido;
  • Possibilità di aumento di licenziamenti interni (stima: -2,5% mese, Forrester 2021).

Aziende che adotteranno un modello di lavoro ibrido:

  • Mantenimento di processi di business legati alla modalità in presenza;
  • Decremento della produttività aziendale in mancanza di cultura aziendale basata sul raggiungimento dei risultati.

Il new normal in Italia

  • Digital IdentitySecondo il report dedicato alla Digital Identity aziendale, il 70% delle grandi imprese aumenterà le giornate di lavoro da remoto a 2,7* (media giorni a settimana).
  • 1 azienda su 2 modificherà gli spazi fisici.
  • Sviluppo di progetti di smart working strutturati o informali:
  • 81% Grandi Imprese
  • 67% PA
  • 53% PMI

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L’approccio alla sicurezza sta cambiando

Dal report che indaga sul ruolo centrale della Digital Identity aziendale nel percorso di trasformazione digitale, si evince che anche il modo di lavorare è cambiato.  La nuova realtà è che non esiste più un perimetro ben definito.

Alberto Michelotti ha concluso: “La strategia di sicurezza incentrata sul perimetro non è più affidabile in quanto il perimetro si è ampliato e dissolto. Una forza lavoro moderna ha un raggio di azione che si estende su più gruppi di utenti, utilizzando più dispositivi, accedendo a più data center e ad applicazioni ospitate nel cloud dislocati geograficamente. Poiché gli utenti sono da considerarsi sempre più come figure esterne alla tradizionale rete aziendale di fiducia, ogni richiesta di accesso deve essere valutata per il suo potenziale di rischio. È quindi fondamentale consentire l’accesso sicuro alle risorse e ai dati da qualsiasi luogo, prendendo decisioni in tempo reale basate sul rischio e sul contesto”.

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