Sarebbe opportuno applicare il Contact-tracing digitale a discapito della privacy che viene sicuramente dopo la salute delle masse

Contact-tracing

Basta un virus per annientare il mondo!

Lo diceva un mio vecchio amico che adesso non c’è più. Adesso mi rendo conto che la frase che diceva era tremendamente paurosa, ma nessuno, come d’altronde io, lo prendeva in considerazione. È sì! Ci rendiamo conto delle cose che non sono state fatte solo nel momento in cui ne abbiamo bisogno. Ma cosa potevamo fare per non trovarci nella situazione odierna, la cosa ottimale è lavorare preventivamente, ma purtroppo i vaccini a preventivo non possono essere prodotti.

Al momento ci ritroviamo nel mondo con circa 80.000 decessi e 1.250.000 contagiati, speriamo che basti così! Perché per produrre il vaccino da iniettare al mondo, senza adeguato test sugli animali, ci vorranno almeno altri 3-4 mesi.

Una cosa a preventivo poteva essere fatta, applicare il contact-tracing digitale, cioè tenere traccia di ogni singolo contatto che una persona può avere con un’altra. L’idea in Italia di questa tecnica risale a più di 20 anni fa con l’avvento della telefonia mobile di massa ed aveva il nome di eletroprophylaxis® termine logicamente anglofono per l’ovvia diffusione che doveva avere nel mondo. Il contact-tracing digitale è l’unica cosa che si può fare preventivamente prima che scoppi un focolaio perché con l’analisi dei dati raccolti è possibile risalire velocemente da dove è partito e da chi ne è venuto a contatto. Queste informazioni preziose possono essere utilizzate da subito ed effettuare cure profilattiche del caso.

Senza il contact-tracing non sarà mai possibile sapere da quando il virus è nell’aria, se è stato creato in laboratorio ed erroneamente sfuggito, se i contagiati guariti e dunque potenziali portatori sani continuano a diffondere il virus, e poi una buona dose di scetticismo con tutti questi vaccini che ci iniettiamo non ce la mettiamo! Sono, sempre, cure medicamentose che rafforzano sicuramente le nostre difese immunitarie però, per me, il dubbio è se si rafforzino pure le infezioni che vivendo in modo latente si ripresentino più virulenti di prima.

Mi sono spinto sicuramente più in la di quanto posso permettermi perché non sono un virologo, però da informatico posso sicuramente dire che il contact-tracing digitale è possibile applicarlo efficacemente senza starsi a preoccupare tanto della privacy che viene sicuramente dopo la salute delle masse.

A cura di Di Castro Luciano, dipendente di Sogei nella quale opera da 31 anni.