Questo il pensiero di Randall Stephenson CEO di AT&T

La regolamentazione di internet è al centro del dibattito fin dalla creazione della rete, anche prima che il termine “net neutrality” fosse coniato quindici anni fa.

Internet ha cambiato le nostre vite e si è sviluppato oltre ogni immaginazione. Tutto ciò è accaduto, in gran parte, con poche – ma spesso cruciali – leggi. Le autorità regolatrici che si sono succedute, sotto quatto differenti presidenti, hanno affrontato la questione con approcci sempre diversi. I tribunali hanno spesso ribaltato le decisioni normative e gli stessi legislatori hanno cambiato rotta rispetto ai loro predecessori. Alla luce di ciò, e considerando che internet è da sempre una questione spinosa per tutti, sono comprensibili confusione e preoccupazione quando le norme vengono nuovamente cambiate.

E’ giunto il momento che il Congresso venga a capo della questione e crei nuove leggi che regolino internet e tutelino il consumatore.

Fino ad allora, voglio chiarire che cosa ci si deve aspettare da AT&T.

AT&T è impegnata nella creazione di una rete internet aperta. Non blocchiamo i siti, non censuriamo i contenuti presenti online e non pregiudichiamo le prestazioni della rete basandoci solo sul contenuto.

Da oltre dieci anni siamo pubblicamente impegnati a rispettare questi principi e continueremo a farlo garantendo ai nostri clienti ciò che si aspettano da noi: una rete aperta.

Purtroppo l’impegno di una sola realtà non è sufficiente. E’ necessaria un’azione da parte del Congresso per redigere una vera e propria “Internet Bill of Rights” che si applichi a tutte le realtà che operano nel settore e che garantisca neutralità, trasparenza, apertura, non discriminazione e tutela della privacy per tutti gli utenti.

Una legislazione di questo tipo garantirebbe non solo la tutela dei diritti dei consumatori, ma anche un insieme di regole e norme per tutte le aziende in materia di siti web, contenuti, dispositivi e applicazioni. Molto presto le innovazioni tecnologiche come le auto a guida autonoma, gli interventi chirurgici da remoto e la realtà aumentata richiederanno performance sempre maggiori da parte di internet. Senza regole chiare sul funzionamento di internet, risulterà sempre più difficile soddisfare la domanda creata da queste nuove tecnologie.

Per questo motivo è nostra intenzione collaborare nei prossimi mesi con il Congresso, con le altre realtà che operano nel settore e con le associazioni dei consumatori alla creazione di una “Internet Bill of Rights” che garantisca a tutti gli utenti l’accesso e la disponibilità di internet in modo libero e aperto, incoraggiando per il futuro un investimento continuo per la nuova generazione di innovazioni nel campo di internet.

A cura di Randall Stephenson CEO di AT&T