I behavioral data e la loro analisi sono l’arma segreta per strategie di business vincenti

Behavioral e-commerce: i 3 comandamenti

Una crescita di 27 miliardi di euro nel 2018, che dovrebbero raggiungere i 31,5 miliardi nel 2019, con una crescita del 15%: queste le stime sul mercato dell’e-commerce in Italia presentate in occasione del Netcomm Forum. Diventa così sempre più di fondamentale importanza essere presenti online e raggiungere chiunque sia potenzialmente interessato al prodotto. Per avere successo però occorre agire nel modo corretto: entra in gioco il behavioral e-commerce, che sfrutta le potenzialità dei behavioral data.

Fanplayr ha individuato 3 regole per agire nel modo giusto superando la mancanza di consapevolezza. La prima regola è quella che i first party data hanno molto più valore di quelli di terze parti, la seconda è che esiste un’enorme differenza tra l’event-driven actionable intelligence e l’uso dei dati retrospettivi nei modelli predittivi, e la terza che la sperimentazione online deve essere legata ad un’ipotesi comportamentale misurabile e non deve essere semplicemente un tentativo di inviare differenti messaggi a profili di audience simili.

“Il punto di partenza dell’analisi dei behavioral data è permettere alle aziende di evitare la trappola degli A/B test, che porta solo a crescite piccole o addirittura nulle nelle vendite o nelle conversioni”, commenta Enrico Quaroni, VP Global Sales di Fanplayr.

Tra i merchant e i consumatori esiste quello che può essere definito come un behavioral awareness gap, che impedisce la transizione dal tradizionale negozio al dettaglio al commercio online. Questo divario mina il valore di molti marchi di vendita al dettaglio che dipendono sempre più dall’associazione con una grande esperienza di acquisto.

“Seguire queste tre regole chiave del behavioral e-commerce permette alle aziende di raggiungere tassi di crescita ben al di sopra della media in tutto il mondo”, conclude Quaroni. “Siamo solo all’inizio di una rivoluzione nei behavioral dati ma, se sfruttati bene, potranno portare enormi vantaggi ai player del business online.”